Terapia nicotinica sostitutiva

L’Agenzia americana che controlla farmaci e alimenti, la famosa “FDA”, ha recentemente messo in guardia i medici sull’uso della vareniclina, il farmaco indicato come terapia di supporto alla cessazione del fumo, che agisce sui neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale. Risulta, infatti, che alcuni pazienti trattati abbiano riportato sintomi, quali umore depresso, idee suicide, comportamenti eccentrici ed eccessiva sonnolenza, entro alcuni giorni o settimane dall’inizio del trattamento con vareniclina.

L’FDA, che sta ricontrollando tutti i dati, ha comunicato che il ruolo della vareniclina in questi casi non è ancora del tutto chiarito, in quanto la sospensione del fumo di per sé può associarsi al peggioramento di malattie psichiatriche pre-esistenti. Tuttavia, alcuni dei casi osservati con vareniclina riguardavano anche soggetti che ancora fumavano e che non avevano diagnosi psichiatriche pre-esistenti.

Il “vizio del fumo” è considerato dagli esperti una delle dipendenze più difficili da vincere. Infatti, ad ogni boccata di fumo succedono cose davvero strane nel nostro cervello. La nicotina inalata agisce su recettori specifici stimolando l’attivazione del sistema che presiede alla sensazione di piacere e gratificazione.

Per chi ha deciso di smettere di fumare, in alternativa alle terapie farmacologiche che agiscono sui neurotrasmettitori centrali, ne esistono altre che utilizzano principi completamente diversi, tra queste quella più adottata e maggiormente consolidata è la Terapia Nicotinica Sostitutiva (TNS). Ma anche qui abbiamo qualche perplessità da risolvere. Prima tra tutte: come può una terapia per smettere di fumare avere come componente principale la nicotina?

Innanzitutto  è bene specificare che, per chi fuma, la nicotina non è la sostanza più nociva. Il fumo di tabacco è un aerosol micidiale di circa 4000 sostanze pericolose (nitrosamine, benzopirene, benzoantracene) tutte cancerogene, cioè che possono provocare tumore, studi clinici ci dicono invece che la nicotina non è tra queste.

La nicotina che viene rilasciata dalla TNS  è a rilascio controllato; in pratica, assumendo per bocca o per via transdermica la nicotina, secondo gli schemi e i dosaggi adeguati al singolo utente, si ottiene l’effetto di disassuefazione al fumo  senza i danni gravissimi delle altre sostanze cancerogene presenti nella sigaretta.

Per questo, scegliere il dosaggio giusto, è sicuramente una delle chiavi per riuscire a liberarsi dalla dipendenza al fumo.

Il livello della dipendenza però non è determinato esclusivamente dal numero di sigarette fumate, un indice importante ci viene dato anche da quanto tempo passa dal nostro risveglio alla prima sigaretta che fumiamo.

Meno tempo passa dal nostro risveglio alla prima sigaretta fumata, più la nostra dipendenza è forte.

I prodotti in commercio hanno diversi dosaggi, se la nostra dipendenza è alta la nostra scelta deve orientarsi su un prodotto con un dosaggio di nicotina forte che poi durante le settimane di terapia andrà via via scalando.

Quindi i forti fumatori, cioè quelli che fumano più di mezzo pacchetto al giorno e che accendono la  prima sigaretta entro mezz’ora dal risveglio, è consigliabile  inizino ad esempio con i cerotti al dosaggio più alto per poi passare a cerotti a dosaggio via via inferiore.

In commercio ci sono cerotti che non vanno tolti di notte e che rilasciano nicotina nell’arco di 24 ore, in questo modo si aumentano le possibilità di successo riuscendo a tenere sotto controllo il forte impulso di fumare che si ha appena svegli.

Anche la componente psicologica gioca un ruolo fondamentale nel percorso verso l’abbandono del vizio fumo.

Una soluzione simpatica ci viene offerta dal web: il sito www.grazienonfumopiu.it offre al suo interno diverse sezioni che possono essere utili nei momenti critici.

Oltre alle news, dove si possono trovare le notizie più recenti sul fumo, troviamo un sacco di consigli per fronteggiare le crisi d’astinenza.

Sicuramente la strada per abbandonare definitivamente la sigaretta non è semplice, per questo seguire dei percorsi sicuri e consolidati dall’esperienza, che non ci riservino sgradite sorprese, deve essere un incentivo a iniziare questa battaglia a favore della nostra salute.

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