Benito Gennari, fondatore nel 1958 di bigiemme, oggi presidente della società milanese, ha festeggiato al Macef i 50 anni di attività

Bigiemme, una vita per il regalo

  Arredo e Design  

Dalle sue parole:  “ Era un giorno dell’autunno inoltrato del 1957 e, passeggiando nel centro di Milano, città in cui sono nato, osservavo le vetrine già addobbate con i regali per l’imminente Natale. Eravamo da poco usciti dalla terribile distruzione della guerra e le risorse erano ancora poche. Dovevamo ricostruire.

Esaminavo lo sforzo dei negozianti che cercavano di trasferire il messaggio d’amore che dovrebbe essere sottinteso al dono/regalo e che, tanto più nella circostanza di questa festività, dovrebbe costituire un’emozione per chi lo riceve e nel tempo stesso una manifestazione di solidarietà per chi lo consegna. Gli oggetti esposti, però, mi parevano inerti, banali, senza espressione.

Mi tornavano in mente con chiarezza i giorni di Natale quando, fanciullo, all’alba, in punta di piedi scendevo dal letto per entrare di nascosto nella grande sala da pranzo dove venivano posti i regali portati da…Babbo Natale. Rammentavo quanto fosse grande la mia felicità e la gioia di non sapere da quale iniziare.

Ebbene, questi ricordi mi dicevano che dovevo fare qualcosa.

Pensavo e riflettevo. Il dono/regalo è gioia  di vivere, sia il “do ut dem” (gli oggetti scelti per il desiderio di donare) che il “do ut des” (gli oggetti scelti per il desiderio di ricevere in cambio qualche cosa).

Ma qual è, nell’oggetto regalo, il valore d’uso? Tutti i rapporti umani si fondano sullo scambio e il rapporto pregnante è, per l’appunto, quello del dono. Che si chiama anche in altro modo: si chiama comunicazione. Il che significa mettere in comune valori condivisi.

Ecco allora che la mia fantasia mi ha portato a guardare in faccia colui che riceve un dono/regalo, e mi si è accesa una lampadina. La mia irrequietezza mi ha condotto al di là delle Alpi, per conoscere altre culture, altri costumi, altri stili di vita. Ho raccolto idee, ho importato i primi oggetti, ho messo all’opera  artigiani italiani che, da me istruiti, concepivano l’idea dell’oggetto/regalo, realizzandolo.

Così nel gennaio del 1958 iscrivevo all’Album degli Artigiani la Benito Gennari Milano, azienda per la produzione e la diffusione in Italia di oggetti, ornamenti e omaggi, che nel 1966 sarebbe in seguito divenuta Bigiemme srl,  iscritta alla Camera di Commercio di Milano come società distributrice di articoli da regalo, decorazioni d’interni, oggettistica per la casa e l’ufficio.

La storia

Al mio primo viaggio all’estero, nel 1958,  conosco a Parigi Monsieur Marcel Fournier, fondatore della Nouvelle Societé Agendas Mignon per la produzione di agende, rubriche, diari e articoli in pelle per la scrivania. Mi colpisce molto la scelta del marchio, che rappresenta l’incontro di una dama e un cavaliere, e il titolo delle agende: “rendez-vous”, appunto. La modernità di Marcel Fournier lo porta a realizzare l’Euroagenda,  la prima con i fogli inseriti in anelli , da lui chiamata l’agenda  de la vie moderne.

Proseguendo il viaggio verso il Nord Europa, e più precisamente la Svezia, scopro un nuovo stile d’arredamento, con tanto di soprammobili lavorati in teck. Belli, nuovi, dalla  linea molto pulita e molto divertenti. Una nuova cultura dell’arredamento. Decido subito di importarli.

Al mio rientro a Milano, contatto un’azienda artigiana di Firenze che produce articoli in pelle con i classici profili in oro. Per alcuni giorni nel laboratorio iniziamo una nuova produzione da abbinare alle agende piccola pelletteria Mignon. Grazie, Edgardo Rustioni, per l’ intelligenza, la pazienza e l’arte nel lavorare la pelle, che ci ha portato a presentare al mercato  nuovi oggetti per la gioia di donare a sé e agli altri.

Intanto, già dal 1959 presento le mie collezioni alla Fiera Campionaria di Milano. Poi, nei primi anni Sessanta nasceranno le due fiere specializzate del settore,  Chibicart e Macef, dove mi presenterò puntuale sin dall’esordio.

Verso la fine degli anni Sessanta incontro un altro imprenditore francese della regione dei Bassi Pirenei, Pierre Lansalot, che fabbrica mobili e oggettistica in stile rustico. Erano gli albori dei prodotti per l’arredamento della casa in stile spagnolo e con Pierre Lansalot ci sono stati diversi anni di collaborazione. Come logica conseguenza, Bigiemme si presenta al Salone del Mobile di Milano. Di più: all’ExpoCT68 riceve il diploma di merito con medaglia d’oro, per aver allestito in un’area istituzionale una Tavernetta in stile rustico.

Nel 1971 avviene il mio primo viaggio in Giappone, sotto la spinta delle aziende americane che lì fanno produrre gli  articoli-regalo di design a prezzi più favorevoli. E proprio in terra nipponica trovo oggetti nuovi che il mercato italiano ben recepisce. In seguito, mi rivolgo anche ad altri paesi dell’Estremo Oriente (come Hong Kong, Corea, Taiwan…) sinchè riesco a trovare oggetti che creino l’emozione del dono/regalo.

A metà degli anni Settanta ecco l’incontro con un prodotto che rimarrà nella collezione Bigiemme per vent’anni. Si tratta di porcellane per tavola, forno e cucina prodotte nella regione del Bercy, nel centro della Francia, e decorate con motivi legati al buon gusto culinario (cacciagione,  pesce,  carne, verdura, formaggi ecc.). Il tutto confezionato in cestini di paglia o cofanetti di legno che inneggiano al dono/regalo per il sorriso di chi li riceve. Il marchio è “L’Hirondelle” e, ovviamente, il logo è una rondine.

Arriviamo a cavallo degli anni Settanta-Ottanta, quando irrompe sul mercato l’immagine della celebre bambola Holly Hobby. Bigiemme, dopo aver ottenuto le relative licenze per l’Italia, fa produrre un’infinità di oggetti che sono stati distribuiti sul mercato e destinati alla clientela più

giovane. Nello stesso periodo le Edizioni Athena di Londra impongono la fotografia artistica sia a colori che in bianco nero su poster e biglietti auguri. Non c’è ragazzino che non ha appeso al muro della sua stanza un poster fotografico Athena… E’ in questo periodo che Bigiemme inaugura l’era del party, con l’immagine della celebre bambolina inglese e altri personaggi fra i quali Woofits, realizzato appositamente da designer inglesi. Nel frattempo a Londra incontro il danese John Svenningsen, fondatore della  Società Amscan (America/Scandinavia), che realizza, prima in Danimarca e successivamente negli Stati Uniti, tutto quanto è utile per decorare la tavola e l’ambiente con prodotti usa-e-getta, durante un party per ricordare anniversari, compleanni, Natale, Halloween, e ogni altra occasione della vita.

Negli anni Ottanta, al termine degli studi, entrano in Bigiemme i miei figli, Paolo e Claudio. Pian piano prendono le redini della conduzione quotidiana dell’azienda e in seguito anche della realizzazione e ricerca delle collezioni da vendere sul mercato italiano.

Verso la fine degli anni Ottanta, in compagnia di moglie e figli, attraverso l’Oceano e approdo negli Stati Uniti per solidificare il rapporto di fiducia che si è instaurato fra Amscan e Bigiemme, collaborazione diventata punto di forza dell’azienda.

Il viaggio negli USA, giocoforza,  porta a Bigiemme altri prodotti. Si consolida così il rapporto di collaborazione con la Grainware di Los Angeles, produttrice di articoli in cristal-acrilico per la tavola e l’ambiente. Con questa collezione Bigiemme, poichè gli oggetti si prestano anche all’arredamento delle barche, approda al Salone Nautico di Genova e  continua l’esposizione per cinque anni.

Nel frattempo, Benito Gennari non può rinunciare al suo mondo… e nel 1990 fonda, con alcuni colleghi, Assoregalo, associazione senza scopo di lucro per la difesa e l’immagine dell’articolo dono/regalo.

Nel 1991, alla scomparsa di mio padre Luigi, eredito l’associazione culturale Fondazione Gennari, creata nel 1947 nel verde dei boschi dell’Alta Brianza, a Caslino d’Erba ai piedi  del Monte Palanzone. Un momento che dura un lunghissimo istante prima di decidere di perseguire quella terribile e splendente eredità spirituale e culturale, ora rivolta in particolare ai giovani.

Ma ancora non sono soddisfatto. Dopo che i miei figli hanno preso le redini dell’azienda, all’interno della struttura decido per una nuova divisione, ‘il prestigio dell’eccellenza’, che raggruppi i marchi storici Mignon, Paris ‘ rendez-vous’ - Leathersmith of London ‘la tradizione inglese in carta azzurra’ (marchio acquisito nella metà degli anni Ottanta per la vendita in esclusiva in Italia di agende, notes, diari e piccola pelletteria) e il più recente Jan Petr Obr di Praga, ‘la secolare maestria dei cartai boemi nella lavorazione della carta a mano’.

La distribuzione, da sempre, è nei più qualificati punti vendita della cartoleria e dei negozi di tendenza.

Altre notizie… alla prossima generazione”.

Bigiemme srl, via Carpaccio 6/10, 20090, Trezzano sul Naviglio (MI) - tel 02 48441520 - fax 02 48441550 - www.bigiemme.net

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