Dal 15 marzo può essere acquistato il dvd del film “La marcia dei pinguini””di Luc Jacquet

La marcia dei pinguini

  Cultura e Spettacoli  

Dal 15 marzo può essere acquistato il dvd del film “La marcia dei pinguini””di Luc Jacquet, che, con un elegante e divertente equilibrio tra il documentario scientifico vero e proprio e il film di narrazione, con la voce narrante di Fiorello (che ogni tanto, con un riuscito falsetto, diventa la voce dei pinguini nati da poco), ci racconta l’avventura vissuta ogni anno dai pinguini “imperatore” in Antartide, che, a migliaia, mettendosi in fila, percorrono decine di chilometri di fredda banchisa per raggiungere il luogo dell’accoppiamento: assistiamo al corteggiamento danzante, alla deposizione dell’uovo ed al suo affidamento al papà, che lo cova e lo protegge per due mesi con il calore del suo corpo, alla ricerca del cibo da parte della futura madre, che si dirige stremata verso l´oceano.

I piccoli nascono, crescono, muovono i primi passi e, una volta cresciuti, si immergono anche loro nel freddo oceano dell’Antartide. Per quattro anni non si saprà più nulla di loro.

Tre i formati disponibili distribuiti dalla Medusa Home Entertainment: VHS, Dvd Easy collection e Speciale 2Dvd.

Consigliamo l’acquisto dell’Edizione speciale perché oltre al disco con il film (86 min) contiene anche un secondo disco con documentari sull´Antartide, sulle peripezie degli operatori, un dietro le quinte con Fiorello ed una galleria fotografica.

I documentari documentano la bellezza raggelante ed avvolgente dei paesaggi dell’Antartide, ma anche i vari momenti affrontati dall’autore e dagli operatori in condizioni climatiche e ambientali proibitive tra venti a centocinquanta chilometri all´ora, gelo in agguato costante e predatori affamati.

Pensate che sono rimasti in Antartide un anno, hanno girato 120 ore di immagini (il tempo dello svernamento, del ciclo di un pinguino), senza vedere mai il girato. La pellicola e gli uomini non hanno mai lasciato il luogo delle riprese prima della fine della storia, e dopo c’è voluto un altro anno per rimetterci le mani.

Giovanni Scotti

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