Il cartellone prende avvio come di consueto al rientro dalle vacanze pasquali per concludersi a fine giugno, e si suddivide in due ampie sezioni

Lugano, Palazzo dei Congressi: Lugano Festival

  Cultura e Spettacoli  

La prima, dal 4 aprile al 30 maggio, si articola in 9 appuntamenti e vede protagonista la musica sinfonica, con direttori e solisti del calibro di Mikhail Pletnev, Gidon Kremer, Yuri Temirkanov, Neville Marriner, Ivan Fischer.

Dal 9 al 28 giugno si snoda la seconda, intensissima parte, l’irrinunciabile appuntamento con Martha Argerich e i suoi amici musicisti, giovani talenti ed artisti famosi, nel progetto che da anni fa ormai di Lugano una delle capitali europee della musica, calamitando pubblico da molti Paesi. Regina è come sempre la musica da camera, che permette di creare ogni volta nuove sinergie fra maestri dalla carriera lunga e consolidata  – un nome per tutti, quello del violoncellista Mischa Maisky – e la nuova generazione delle stelle di domani.

Nella prima parte del Lugano Festival svetta la serata di gala, con l’Orchestra Nazionale Russa diretta dal carismatico Pletnev, ed un solista d’eccezione, Gidon Kremer, uno dei maggiori violinisti viventi, impegnato nel Concerto n. 2 di Shostakovich, in cui sarà possibile apprezzare la cifra caratteristica di questo eclettico artista, che unisce rigore ed acuta intelligenza analitica ad una straordinaria poesia del suono.

L’albo dei solisti vede quest’anno una certa prevalenza del violino: oltre al grande Kremer, si potranno ascoltare la giovane e brillante virtuosa tedesca Viviane Hagner ed il suo collega lituano Julian Rachlin. Altre presenze di prim’ordine, il pianista russo Boris Berezovski, vincitore nel 1990 del prestigioso Concorso Ciaikovskij, e l’estroso violoncellista inglese Steven Isserlis.

Le orchestre ospiti rappresentano alcune delle maggiori istituzioni storiche d’Europa, come la City of Birmingham Symphony Orchestra, la Rundfunk Sinfonieorchester di Berlino, l’Orchestra Nazionale Russa, la Filarmonica Ceca e quella di San Pietroburgo, la Budapest Festival Orchestra.

L’Orchestra della Svizzera Italiana, la padrona di casa del Festival, sale sul palco in due serate, diretta da due veterani della bacchetta come Alain Lombard e Sir Neville Marriner.

Non manca un appuntamento con gli strumenti d’epoca dei Barocchisti di Lugano, fondati e diretti da Diego Fasolis, cui si unirà il Coro della Radio Svizzera Italiana.  Due compagini che, grazie all’energia del loro direttore, si sono negli ultimi anni sempre più imposte a livello internazionale.

La programmazione 2008 ruota intorno a tre grandi poli: la musica russa fra Otto e Novecento, con autori quali Ciaikovskij, Prokofiev, Shostakovich, Rachmaninov; la tradizione mitteleuropea, che privilegia quest’anno soprattutto i tedeschi, da Beethoven a Brahms, da Mahler a Strauss, da Wagner a Schumann, con una gioiosa puntata nella musica ceca di Smetana e Dvorak; la scuola inglese di Vaughan-Williams ed Elgar. La serata barocca è dedicata ad Haendel, genio del Settecento che fa da ponte tra la nativa Germania e l’Inghilterra, sua patria d’adozione.

Alcuni dei concerti saranno trasmessi in diretta sulla Rete Due della RTSI.

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Lugano Festival, in collaborazione con la Città di Lugano e con Lugano Turismo, con il sostegno di Repubblica e Cantone Ticino, Municipio di Lugano, RTSI e FOSI, Casinò di Lugano.

Lugano Festival gode inoltre del sostegno di UBS e BSI e di un folto team di sponsor, che con il loro contributo rendono possibili i diversi appuntamenti.

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