Senza farmaci, contro la nausea da viaggio

P6 nausea control Sea-Band

  Bellezza e Benessere  

Nausea: una pessima compagna di viaggio. Mal d’auto, mal di mare, mal d’aria sono pessimi compagni di viaggio, il cui nome scientifico è cinetosi. Il disturbo, come dice il suo nome, è legato alla cinetica e cioè al movimento.

Un conflitto sensoriale. - Il corpo umano è “programmato” per sopportare senza conseguenze solo determinate velocità e accelerazioni, che non sono certo quelle della macchina né tanto meno quelle di un aereo. Allo stesso modo, è fatto per camminare sulla terraferma, dove la stabilità del suolo e la presenza di punti fissi cui riferirsi sono fondamentali per non mandare in tilt il suo senso dell’equilibrio. Ecco perché, nelle situazioni di accelerazione troppo intensa o discontinua o di sbalzi che si subiscono passivamente quando si è trasportati, si soffre di cinetosi. Anche osservare un’immagine in movimento può essere sufficiente a scatenarla. Questo disturbo, infatti, è una sorta di “conflitto” tra quello che gli occhi vedono e le informazioni che l’organo dell’equilibrio manda al cervello. Il concetto base del conflitto sensoriale è molto semplice: in pratica, il nostro organismo viene “confuso” da una serie di stimoli sensoriali che non si aspetta in quanto discordanti fra loro. I principali attori di questo conflitto sono il sistema vestibolare attivato dal movimento e quelli somato-sensoriale e visivo responsabili del mantenimento dell’equilibrio.

I momenti critici per chi viaggia. - Il mal d’auto compare soprattutto quando ci sono curve e si va incontro a continui cambi di velocità e direzione, ma non quando la strada è dritta e la velocità è costante. In aereo, si soffre nelle fasi di decollo e atterraggio e non durante la fase di crociera, a meno che non si verifichino cambi repentini di quota e turbolenze (“vuoti d’aria”). In nave, la cinetosi è particolarmente frequente, specie se c’è onda lunga, in quanto si è sottoposti a stimoli continui. A soffrire di cinetosi sono più le donne che gli uomini, soprattutto quelle in età compresa tra i 40 e i 50 anni, e i bambini dai 2 ai 12 anni. I sintomi sono un’elevata sudorazione, senso di nausea, con crisi di vomito vero e proprio, spossatezza, debolezza, malessere diffuso. A volte, possono verificarsi tachicardia e abbassamento della pressione arteriosa, responsabili di momentanei svenimenti. Tutto torna, però, alla norma quando cessa la causa che ha scatenato la sintomatologia.

Agopuntura e acupressione del punto p6: le cure naturali contro la nausea. - Secondo la medicina tradizionale cinese tutto, nell’universo, è energia. E questa energia circola anche nel corpo umano, lungo vie di scorrimento preferenziali chiamate Meridiani, in corrispondenza dei quali si trovano i punti di agopuntura, luogo di affioramento dell’energia e dove essa può essere “manipolata” allo scopo di riattivarne il corretto scorrimento. Per la medicina tradizionale cinese, infatti, qualunque malattia è dovuta a un’alterazione della normale circolazione energetica. L’agopuntura e l’acupressione sono due tecniche di cura antichissime (risalgono a 8-10.000 anni fa’), di origine cinese, il cui obiettivo è quello di ripristinare il corretto scorrimento dell’energia, tonificandola quando è in difetto o disperdendola quando è in eccesso. L’unica differenza tra queste due tecniche è data dagli strumenti utilizzati: mentre l’agopuntura utilizza piccoli aghi da inserire in punti specifici del corpo in base all’alterazione energetica riscontrata, l’acupressione si basa su una pressione costante e prolungata sui punto agopunturistici, effettuata con le dita della mano.

Per vincere la nausea, basta stimolare il punto P6. - Fra le migliaia di punti, solo poche decine sono realmente utilizzati nella pratica dell’agopuntura e dell’acupressione e risultano coincidenti fra i vari ricercatori nel trattamento di una stessa patologia. Fra questi, uno dei più importanti è il punto P6 del Meridiano dei Vasi Sanguigni, considerato il punto elettivo per la nausea, gli stati di vertigine, il vomito, nonché regolatore delle distonie digestive e della pressione sanguigna per la sua azione antivagale. Il punto P6 è indicato anche nella terapia delle sindromi ansiose e dell’insonnia, nei confronti delle quali si rivela assai efficace. La regolazione della funzione peristaltica dell’esofago e dello stomaco e l’effetto ansiolitico-sedativo, entrambi esaurientemente documentati dalla letteratura medica, fanno sì che il punto P6 trovi un’indicazione specifica nella terapia delle varie forme di nausea, fra cui le cinetosi, situazioni nelle quali entrano in gioco sia un’alterazione della normale peristalsi gastrica, sia fattori psico-emotivi.

Anche la nausea gravidica si combatte stimolando il punto P6. - Come dimostrano i numerosi studi clinici condotti in tutto il mondo, il punto P6 si è dimostrato efficace, non solo nella terapia delle cinetosi, ma anche nel trattamento di molti altri tipi di nausea: nausea gravidica, nausea post-operatoria da anestesia, nausea cui è soggetto chi soffre di artrosi o chi si sottopone a trattamenti chemioterapici. In particolare, la nausea che spesso accompagna il primo trimestre di gravidanza (circa il 50% delle donne ne sono soggette) può rappresentare per la futura mamma un vero e proprio problema e influire negativamente sul suo benessere psico-fisico. Inoltre, in gravidanza, è sempre sconsigliabile assumere farmaci. Ecco perché, fra le terapie non farmacologiche per il trattamento della nausea gravidica, anche in Italia si stanno diffondendo sempre più l’agopuntura (introdotta dal Servizio Sanitario Nazionale nel tariffario delle prestazioni erogabili in convenzione) e l’acupressione, e cioè la pressione prolungata sul punto P6, da utilizzare sia in abbinamento con l’agopuntura, sia come unica terapia alternativa.

L’acupressione piu’ efficace del punto p6 grazie a due speciali bracciali clinicamente testati (p6 nausea control sea-band). - La pressione prolungata e costante sul punto P6 effettuata con le dita (acupressione) può presentare qualche problema di ordine pratico. Infatti, l’acupressione sul punto P6 (che si trova sulla superficie interna dell’avambraccio, poco meno di tre dita traverse al di sopra della piega di flessione del polso) richiede l’impiego di entrambe le mani e la conseguente interruzione di ogni attività per tutta la durata dell’operazione. Inoltre, l’acupressione, per essere efficace in condizioni di forte nausea e vomito, deve essere ripetuta più volte e per un certo periodo di tempo (20-30 minuti, cioè 10-15 minuti per lato), soprattutto all’insorgere della sintomatologia. I marinai cinesi, spesso sofferenti di cinetosi dovute alle forti perturbazioni dell’oceano, non potendo ovviamente interrompere le loro mansioni per auto-stimolarsi il punto P6, idearono un ingegnoso metodo di acupressione, ottenuto tramite il posizionamento di una pietruzza, tenuta ferma sul punto P6 da una striscia di cuoio. In tal modo, era loro possibile svolgere senza alcun impedimento le mansioni di bordo e, al contempo, avvalersi di una efficace terapia contro il mal di mare. In seguito, l’acupressione del punto P6 venne sostituita dapprima da rudimentali fasce elastiche, sull’esempio di quelle anticamente usate dai marinai cinesi, e, successivamente, grazie alla ricerca di un gruppo di medici statunitensi, da materiali più moderni e funzionali (fasce di tessuto elasticizzato), che hanno la proprietà di esercitare una pressione duratura, costante e graduata sul punto P6. Nasceva così P6 Nausea Control® Sea Band®, il “Metodo di Controllo” di tutte le più diffuse forme di nausea.

P6 Nausea Control SEA-BAND: gli unici bracciali clinicamente testati. - Numerosi test clinici condotti sia all’estero che in Italia hanno confermato che i bracciali P6 Nausea Control SEA-BAND esercitano una pressione calibrata e continuativa sul punto P6, riproducendo i benefici effetti dell’acupressione nel controllo della nausea, nelle più disparate situazioni. La nausea, infatti, non è imputabile solo alle cinetosi, ma può essere determinata anche da molti altri fattori. Basti pensare, ad esempio, alla nausea gravidica, alla nausea post-operatoria da anestesia e a quella, accompagnata da vertigini, cui sono spesso soggetti coloro che soffrono di artrosi cervicale.

P6 NAUSEA CONTROL SEA-BAND: PER SCONFIGGERE LA NAUSEA, SENZA FARMACI. - Il metodo P6 Nausea Control SEA-BAND è composto da due piccoli bracciali, realizzati in uno speciale tessuto elasticizzato, che presentano nella parte interna un bottoncino “a cupola”, assolutamente inerte (bottone premente o “pressore”), in grado di esercitare una pressione calibrata sul punto P6 di ciascun avambraccio, riproducendo così, in modo continuativo, gli effetti benefici dell’acupressione. Indossando P6 Nausea Control SEA-BAND su entrambi i polsi si deve avere solo l’accortezza di far coincidere il bottone premente con il punto P6. Tale punto si trova al centro della superficie interna dell’avambraccio, tra due tendini che decorrono paralleli, a circa tre dita traverse dalla piega di flessione del polso. Per reperirlo con precisione si appoggiano l’indice, il medio e l’anulare trasversalmente sull’interno del polso, facendo in modo che l’estremità dell’anulare sia posizionata sulla piega flessoria del polso più vicina alla mano (la misurazione deve essere effettuata dal soggetto interessato). Il punto P6 si trova sotto l’indice, fra i tendini dei muscoli flessore radiale del carpo e palmare lungo. L’azione anti-nausea ottenuta mediante acupressione è rapida (2-5 minuti dal momento in cui i bracciali vengono indossati), efficace, sicura e, soprattutto, assolutamente priva di effetti collaterali indesiderati. P6 Nausea Control SEA-BAND, quindi, non è un farmaco e non interagisce con alcuna terapia farmacologica. Ecco perché, non avendo alcuna controindicazione, è indicato per tutti e, in particolare, per i bambini e per le donne in gravidanza.

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