Disegni inediti della collezione Liliana Betti

Fellini e la sua musa

  Cultura e Spettacoli  

Fino al 20 ottobre 2008, all’interno delle sale settecentesche del Comune di Adro, si può visitare la mostra Fellini e la sua Musa, che ha ottenuto il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Fondazione Federico Fellini e Teatro Filodrammatici di Milano.

A dieci anni dalla scomparsa, Adro rende così omaggio a Liliana Betti (1937-1998), illustre scrittrice, una fra le più importanti figure del cinema italiano del novecento, legata a Federico Fellini da un lungo sodalizio professionale ed umano. La Betti, infatti, collaborò col grande regista affiancandolo sul set – prima come segretaria di produzione e poi come assistente alla regia – in occasione della lavorazione di quasi tutti i suoi capolavori: Giulietta degli spiriti (1965), Fellini Satyricon (1969), Amarcord (1973), Casanova (1976), La città delle donne (1980). Liliana Betti ha anche firmato come sceneggiatrice molte celebri pellicole, fra le quali le due ultime opere di Marco Ferreri, La carne (1991) e Diario di un vizio (1993).

Oggetto dell’esposizione è un corpus di oltre 100 disegni, in bianco e nero e a colori, tutte opere autografe e per la maggior parte inedite, di Federico Fellini, finora custodite nella collezione privata di Liliana Betti. I disegni in mostra, caratterizzati da un humour grafico paradossale e grottesco, offrono uno spaccato formidabile del mondo intimo di Fellini e di una stagione importante del nostro cinema e del nostro costume. Enrico Ghezzi, nel suo testo introduttivo, afferma: I quasi centocinquanta disegni e disegnini, omaggi o messaggi o fili di fumo spediti o dati a una sua collaboratrice fondamentale (Liliana Betti, anche se vorrebbe voglia qui di deformarla fellinianamente in ‘ligliana’), o lasciati immagino su un tavolino e da essa ricuperati o salvati, non sono meno affascinanti e illuminanti della trama fantastica dei disegni di quell’autoenciclopedia onirica di Fellini che è il Libro dei Sogni”.

La mostra, resa possibile grazie a Giuseppe Betti, fratello di Liliana, che ha messo a disposizione la sua collezione di disegni di Federico Fellini e curata da Enrico Ghezzi e Domenico Montalto, è allestita a Palazzo Bargnani Dandolo, via T. Dandolo, 55, oggi sede del Municipio di Adro, accogliente e laboriosa località di Franciacorta.

In occasione dell’inaugurazione, avvenuta lo scorso 12 luglio il Sindaco di Adro, Danilo Oscar Lancini, ha ringraziato Giuseppe Betti per aver permesso la realizzazione della mostra: È con orgoglio che l’Amministrazione di Adro propone al pubblico una mostra di disegni di Federico Fellini che intende ricordare Liliana Betti, illustre personalità adrense, nel decennale della sua scomparsa. Questo importante evento culturale è in grado di richiamare l’attenzione su un territorio storicamente insigne della provincia lombarda – ha sottolineato inoltre il Sindaco. La mostra intende ricordare questa donna straordinaria e promuovere un patrimonio artistico, ma anche un’idea nuova e un’immagine della Franciacorta quale realtà culturale legata non solo alla tradizione e all’eccellenza enogastronomica e turistica, ma anche alle ricerche che caratterizzano la modernità, specchio di una terra che è da sempre, per vocazione geografica, crocevia di cultura e di attualità”. A dicembre, con ogni probabilità - ha concluso il Sindaco – una sezione della mostra sarà ospitata nella sede storica del Teatro Filodrammatici dietro Piazza Scala, a Milano”.  Fabrizio Visconti e Tommaso Amadio, codirettori del Teatro hanno espresso la volontà di connotare la Sala come luogo di sostegno e promozione dell’arte in genere, per lo sviluppo di un dibattito culturale interdisciplinare.

L’allestimento della mostra, a cura di Francesca Bianucci, Chiara Cinelli, Giancarlo Rubagotti e Luigi Tedeschi, si caratterizza – come evidenziato da Francesca Bianucci – per una semplicità tesa a dar risalto alla lieve incisività dei disegni di Fellini. Due i colori predominanti, il bianco e il nero, in una cornice settecentesca che dialoga armoniosamente con quanto esposto. In mostra, inoltre, sarà proiettato a ciclo continuo un film raro del 1974, scritto da Liliana Betti, dal titolo Diario segreto di Amarcord: E’ il racconto della costruzione del film Amarcord, dei suoi retroscena e del rapporto di Fellini con i suoi attori e collaboratori. Straordinarie le immagini che ritraggono la mano del regista che disegna il volto di un personaggio creato dalla sua fervida immaginazione e che, pochi istanti dopo, vediamo in carne ed ossa sulla scena.

Il catalogo della mostra, edito da Edizioni Skira, ha scritti inediti di Liliana Betti, saggi di Enrico Ghezzi e Domenico Montalto, contributi di Gianfranco Angelucci, Giovanna Bentivoglio, Manuel De Sica, Tonino Guerra, Norma Giacchero, Nino Marino.

Ulteriori informazioni: Luogo: Sale Municipali di Palazzo Bargnani Dandolo - Via Tullio Dandolo, 55 Adro (Brescia) - Durata: dal 13 luglio al 19 ottobre 2008 - Orari: tutti i giorni dalle h. 16.00 alle h 19.30 - sabato e domenica dalle h. 10.00 alle h. 22.00, chiuso il lunedì.

Giovanni Scotti

 

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