Il film, che uscirà il 12 settembre, è riconosciuto di Interesse Culturale Nazionale del Ministero per i beni e le Attività Culturali

Machan di Uberto Pasolini

  Cultura e Spettacoli  

Un gruppo di disperati, senza soldi e senza futuro, che vive in una bidonville a Colombo (Sri Lanka) ai margini della società trova in un torneo di palla a mano in Baviera la risposta alle loro preghiere, un biglietto di sola andata verso l’Occidente e la ricchezza che potrebbe risolvere tutti i loro problemi. Manoj e Stanley cercano di tirarsi su a vicenda dopo che la loro ultima richiesta di visto è stata respinta. Il barista Manoj è affranto poiché il suo sogno di vivere e lavorare nel magnifico Occidente continua ad essergli negato, mentre l’amico di una vita Stanley, venditore ambulante di frutta a Colombo, non ce la fa piu’ a tirare avanti, oberato da pesantissimi debiti, due zie pazze e un fratello minore che sta imboccando la strada del crimine. Con il morale a terra, i due scoprono per caso un bando di gara per partecipare ad un torneo di palla a mano in Baviera, che ai loro occhi appare come un dono del Cielo. E anche se nessuno di loro ha la più pallida idea di cosa sia la palla a mano, inviano in fretta e furia una scheda di ammissione fasulla e ben presto un variegato mix di amici e colleghi, creditori e poliziotti, vanno ad allargare le fila dell’improbabile Nazionale di Palla a Mano dello Sri Lanka. Pensando al torneo che li aspetta dall’altra parte del mondo, la squadra organizza delle caotiche sessioni di allenamento. Ma quando finalmente arriva il tanto agognato invito, le regole della palla a mano vengono immediatamente accantonate; il sogno di lasciarsi alle spalle la povertà e di cominciare una nuova vita prende il sopravvento mentre si dirigono tutti insieme verso l’ambasciata tedesca per ottenere il magico visto … Respinti una volta ancora! Chi aveva mai sentito parlare di una lettera del Ministero? E perché mai c’e bisogno del permesso del proprio governo quando sei stato invitato dal governo di un altro Paese? Potrebbe essere la fine del sogno … ma non si perdono d’animo e ricorrono a  Ruan, il maestro dei falsari e eclettico truffatore. L’ultima soluzione – piuttosto difficile da accettare per alcuni – è quella di includere nella squadra uno sparuto gruppo di stranieri bloccati nel Paese: finalmente, carte false alla mano, la squadra ormai al completo riesce ad ottenere il tanto agognato visto e dopo uno struggente addio ad amici e parenti, gli improbabili atleti sono finalmente in viaggio verso l’Occidente e il luminoso futuro che li attende.

Ma i piani di una veloce fuga al momento dello sbarco vengono mandati all’aria dal comitato di accoglienza che li aspetta all’aeroporto e da un improvviso cambiamento di programma, che fa sì che i nostri atleti si ritrovino in men che non si dica dentro ad uno stadio gremito di tifosi che non vedono l’ora di applaudire la Nazionale di Palla a Mano dello Sri Lanka!

70 a 0. E ora? Scapperanno prima dell’inevitabile arresto e dell’inglorioso ritorno a casa? O combatteranno fino alla fine per difendere il loro orgoglio personale e nazionale, a costo di mettere a rischio la realizzazione del loro sogno?

Il cast, composto, prevalentemente, da attori alla prima esperienza cinematografica o da non professionisti, è stato messo insieme dopo diverse settimane di ricerche e prove sotto la guida attenta di Damayanthi Fonseca, una delle maggiori attrici del Paese, ed in esso si ritrovano le diverse componenti etniche, religiose e culturali che formano la variegata popolazione dello Sri Lanka.

L’impulso di realizzare Machan – ha detto Uberto Pasolini – nasce dalla scoperta di un fatto realmente accaduto ed assolutamente assurdo, che mi ha fatto venire voglia di affrontare la questione delle politiche sull’immigrazione dell’Occidente in maniera non didattica, ma piuttosto umoristica.

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