La vetrina del turismo viterbese

Si è chiusa a Tarquinia VisiTuscia

  In viaggio tra gusto e cultura  

I lusinghieri apprezzamenti degli operatori e la soddisfazione degli organizzatori sanciscono il grande successo della manifestazione.

Le aspettative non mancavano, ma il successo di questa 2^ edizione di VisiTuscia è andato ben oltre le più rosee aspettative. E’ questo il commento dell’Assessore Provinciale al Turismo, Angelo Cappelli che, a conclusione della manifestazione, sottolinea con grande soddisfazione i risultati dell’iniziativa, promossa dall’Assessorato al Turismo della Provincia e dalla Camera di Commercio di Viterbo, con il supporto dell’Enit-Agenzia e dell’Azienda di Promozione Turistica di Roma e Lazio, il patrocinio di Assotravel-Confindustria, Assoviaggi-Confesercenti e Fiavet-Confturismo e l’assistenza tecnica del CAT (Centro Sviluppo Imprese) di Viterbo. Significativo il contributo assicurato anche dalla Banca della Tuscia e dall’Università Agraria di Tarquinia.

L’iniziativa, conclusasi con l’educational tour riservato alla stampa e ai tour operator, ha vissuto il suo clou nella giornata di sabato quando, presso il Palazzo Comunale di Tarquinia, si è tenuto un vivacissimo workshop. Ed è stato proprio l’incontro fra gli operatori della domanda e dell’offerta che ha sancito il successo della manifestazione. Per tutta la giornata - ha detto Vincenzo Peparello, Presidente del CAT di Viterbo e Responsabile marketing del progetto VisiTuscia - 50 operatori della domanda, provenienti da 10 regioni italiane, e 140 operatori dell’offerta, rappresentative di oltre 200 aziende dell’intero mondo produttivo del turismo provinciale, hanno intessuto una fitta rete di incontri che nel prosieguo porteranno sicuramente ad accordi commerciali.

A stuzzicare la curiosità degli operatori le straordinarie potenzialità della provincia i cui prodotti spaziano dal culturale al congressuale, dall’ambiente all’enogastronomia, dal turismo religioso all’archeologia. Ed è stato proprio quest’ultimo segmento, in una città come Tarquinia, a farla da protagonista attirando l’attenzione dei molti operatori, i quali però non hanno neppure tralasciato di interessarsi alle strutture ricettive della località, allo sviluppo dell’agriturismo e, soprattutto, alla qualità dell’ambiente. Lo stesso Assessore Cappelli, nel corso della Conferenza Stampa di apertura, aveva sottolineato come la qualità della vita nella Tuscia, da sola, costituisce un prodotto turistico. La sostenibilità dell’ambiente va supportata con vigore e non può essere scissa dai beni architettonici

Numerosissimi gli argomenti affrontati, a cominciare dalla prossima realizzazione dell’aeroporto di Viterbo che dovrebbe rappresentare il volano per l’affermazione definitiva della Tuscia nel panorama del turismo nazionale e internazionale. Un aeroporto - ha precisato Claudio Mancini, Assessore al Turismo della Regione Lazio, presente alla manifestazione - che non deve essere considerato il terzo aeroporto della Regione, ma lo scalo low cost della Capitale, considerato che, subito dopo la sua apertura, quello di Ciampino sarà destinato ad un drastico ridimensionamento. Se tutti scommettono sull’importanza di questa struttura e sul ruolo che potrà giocare nello sviluppo economico del Viterbese, un monito è venuto dal Presidente della Camera di Commercio, Ferindo Palombella, secondo il quale occorrerà fare molta attenzione affinchè il nuovo aeroporto non finisca con il diventare luogo di passaggio per milioni di turisti, destinati verso la Capitale o altre destinazioni. Per convincerli a fermarsi, ha detto Palombella, sarà necessario predisporre da subito pacchetti turistici allettanti e presentare sui mercati internazionali proposte appetibili e concorrenziali

Grande soddisfazione è stata espressa anche da Vincenzo Peparello, secondo il quale i molti contatti intrattenuti dagli operatori si trasformeranno presto in contratti. Lo scorso anno - ha detto ancora il patron della manifestazione - da una indagine condotta dalla nostra organizzazione, il 50% dei partecipanti al workshop, ha concluso affari definiti “molto interessanti” e un altro 30% ha avviato “significative” relazioni commerciali. La media degli incontri (circa 50 per ogni operatore) risulta essere tra le più alte mai registrate in una borsa turistica a carattere regionale.

F.d.Scotti

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