Nelle sale il bellissimo film sul dramma umano della perdita del lavoro

Debito di ossigeno: un documentario di Giovanni Calamari

  Cultura e Spettacoli  

Il film del regista Giovanni Calamari “Debito di ossigeno” documenta la drammatica realtà che alcune famiglie italiane stanno vivendo, il dramma umano che ogni perdita del lavoro porta con sé ... Cosa accade quando una famiglia italiana del ceto medio perde il lavoro in piena crisi economica? Come sopravvive una ragazza madre che cerca di crescere il proprio figlio tra lavori precari? Il documentario racconta con grande sensibilità e precisione la fatica quotidiana di queste persone tra incertezze, rabbia e desiderio di cambiare il loro futuro.

Ho cominciato a lavorare al progetto nel 2007, quando già si parlava di nuove povertà anche con la crisi economica mondiale lontana.  – dice il regista Giovanni Calamari - Nel 2008 ho iscritto il progetto al Bando Cinema della Provincia di Milano ottenendo il finanziamento per poter realizzare il documentario. La produzione è durata due mesi, abbiamo lavorato con una troupe ridotta al minimo. Il mio metodo di lavoro consiste nell’immergersi nella realtà da filmare fino a diventare “invisibile” e ottenere una totale spontaneità dai personaggi filmati.

Da un lato, la storia di Daniele, 44 anni, ingegnere elettronico alla Motorola, che improvvisamente vede crollare le proprie certezze e teme di non poter più garantire alla moglie e al figlio lo stesso tenore di vita e dall’altro, la storia di Fulvia, madre single, lavoratrice precaria che di certezze non ne ha mai avute, ma che ora rischia di dover rinunciare anche alla propria orgogliosa indipendenza, sono due facce della stessa crisi d’identità che l’assenza improvvisa dell’occupazione produce. Una crisi destabilizzante che, inevitabilmente, incrina relazioni familiari ed equilibri personali.

In un momento come quello attuale, segnato da una profonda recessione economica e in cui un numero crescente di famiglie deve fare i conti per la prima volta con la povertà, Caritas Ambrosiana ha voluto sostenere, con il patrocinio, questo documentario che illumina anche gli aspetti più nascosti ed intimi di una situazione sociale sempre più pesante. Il racconto è una scheggia di verità nella falsificazione della realtà cui, purtroppo, i mezzi di comunicazione di massa ci hanno ormai abituato.

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