Una grande mostra a Venaria Reale

Gesù. Il corpo, il volto nell’arte

  Cultura e Spettacoli  

Sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica fino al 1° agosto 2010, la mostra è promossa e organizzata dal Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale con il patrocinio di: Pontificio Consiglio della Cultura, Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della CEI, Comitato per l’Ostensione della Sindone in collaborazione con Arcidiocesi di Torino, Servizio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per il Progetto culturale, Associazione Sant’Anselmo - Imago Veritatis.

In concomitanza con l’Ostensione della Sacra Sindone che si tiene a Torino fino al 23 maggio 2010, il Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale ha organizzato e promosso Gesù. Il corpo, il volto nell’arte, mostra internazionale aperta lo scorso 1° aprile e visitabile per un periodo espositivo di quattro mesi, fino al 1° agosto.

Curatore della mostra è Mons. Timothy Verdon, professore di Storia dell’arte presso la Stanford University di Firenze, Canonico del Capitolo della Cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze, tra i massimi conoscitori di arte sacra. E’ coadiuvato da un Comitato scientifico composto da Lucetta Scaraffia (Università La Sapienza, Roma), Michele Bacci (Università di Siena), Andrea Longhi (Politecnico di Torino), Andrea Gianni (Associazione Sant’Anselmo, Milano). Alla cura della mostra partecipano anche Mons. Giuseppe Ghiberti, vice presidente del Comitato per l’Ostensione della Sindone, in rappresentanza dell’Arcidiocesi di Torino, e Silvia Ghisotti, responsabile dell’Ufficio Conservazione Beni Mobili, in rappresentanza del Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale. L’iniziativa gode dell’appoggio dell’Arcivescovo di Torino, S.E. il Cardinale Severino Poletto, e del Segretario di Stato del Vaticano, S.E. il Cardinale Tarcisio Bertone. Il progetto scientifico è sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali tramite la Soprintendenza per i Beni Storico- artistici ed etnoantropologici del Piemonte.

Per il prestito delle opere sono state coinvolte numerose collezioni ecclesiastiche e le più importanti istituzioni museali italiane e straniere come i Musei Vaticani, la Pinacoteca di Brera, la Galleria Estense di Modena, gli Uffizi, Palazzo Pitti, il Museo dell’Opera del Duomo e il Museo del Bargello di Firenze, la Pinacoteca Capitolina di Roma, i Musei Regionali di Messina e Trapani e, per Torino, la Galleria Sabauda, il Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama, la Pinacoteca Albertina e il Museo di Antichità.

Composta di opere di pittura e scultura dal paleocristiano al barocco, la mostra si pone in parallelo all’evento religioso dell’Ostensione, mettendo in luce l’ampia prospettiva culturale a cui esso fa parte. Mentre a Torino i pellegrini pregheranno davanti al telo che, secondo la tradizione, avvolse le spoglie di Gesù conservandone l’impronta, la mostra alla Venaria Reale permetterà di riscoprire la centralità del corpo nel pensiero europeo nonché d’interrogarsi sul legame tra corpo umano e identità divina implicito nei culti della Sindone e della Veronica; inviterà infine a meditare il pathos che la morale giudeo-cristiana da sempre associa all’immolazione corporea a servizio di altri. Le opere esposte verranno organizzate in un percorso inteso a suggerire sia l’ampiezza del concetto cristiano “Corpo di Cristo”, sia gli esiti funzionali di questo concetto nel rito. Le singole tappe del percorso, corrispondenti alle interconnesse sezioni della mostra, sono: I. Il corpo e la persona; II. Dio prende un corpo; III. L’uomo Gesù; IV. Un corpo dato per amore; V. Il corpo risorto; VI. Il corpo mistico; VII. Il corpo sacramentale. L’intera mostra è introdotta da un breve percorso storico-artistico, inteso a ricordare alcuni passaggi fondamentali per la rappresentazione del corpo nell’arte occidentale: l’assimilazione paleocristiana del naturalismo grecoromano antico; la spiritualizzazione bizantina del corpo; la nuova enfasi umana nell’ambito del primo francescanesimo e la riscoperta del corpo classicamente bello nel “proto-rinascimento” del XIII secolo (Timothy Verdon).

La mostra comprende oltre 180 opere tra dipinti, sculture, arazzi, affreschi staccati, miniature, suppellettili, oreficerie e paramenti sacri che spaziano dall’età paleocristiana al barocco, con una serie di autentici capolavori di Cerano, Correggio, Luca della Robbia, Guercino, Filippino Lippi, Lorenzo Lotto, Andrea Mantegna, Hans Memling, Tintoretto, Paolo Veronese, Rogier van der Weyden tra i quali spiccano: l’Imbalsamazione di Cristo di Giovanni Bellini, la Trinità con Cristo morto di Ludovico Carracci, il grande Crocifisso d’argento di Antonio del Pollaiolo, il Sacrificio di Isacco di Donatello, il Cristo portacroce di Giorgione, il Cristo risorto di Rubens e lo splendido Crocifisso ligneo di Michelangelo proveniente dalla chiesa fiorentina di Santo Spirito.

La sede della mostra è la restaurata Scuderia Grande realizzata da Filippo Juvarra tra il 1722 e il 1729. Le amplissime dimensioni dell’ambiente, lungo 143 m, largo 12 e alto 15, con una superficie espositiva di 1.700 mq, ne fanno una sede espositiva d’eccellenza per le Grandi Mostre della Venaria Reale.

L’ambiente parallelo della Citroniera, di dimensioni ancora maggiori, un tempo utilizzata come serra per gli agrumi, è destinata ai servizi di accoglienza per il pubblico.

L’allestimento, a cura dell’architetto Massimo Venegoni, differenzia le singole sezioni in cui la mostra si sviluppa, articolando un percorso che il visitatore sperimenta come unitario, ma al contempo vario ed affascinante, all’interno dell’architettura settecentesca in un dialogo armonioso tra linguaggio storico e contemporaneo.

Il progetto propone di organizzare il senso di visita facendo accedere il pubblico alla mostra attraversando la manica della Citroniera, utilizzando quindi questo grande e scenografico spazio non solo per ospitare i servizi ma per offrire un’introduzione alle tematiche stesse della mostra.

Info: www.lavenariareale.it, www.ticketone.it, numero di tel. +39 011 4992333.

Catalogo della mostra: Silvana Editoriale.

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