“Il segno Alfa”, la mostra allestita alla Triennale di Milano racconta l’Alfa Romeo, l’automobile che per un secolo parla agli italiani (e non solo) di modernità. Infatti è esempio di tecnologia, stile, innovazione, e di prestazione che da un lato si nutre del sogno e dall’altro affonda le radici nella quotidianità.
Curata da Francesco Casetti in occasione del centenario di fondazione della casa milanese (il 24 giugno del 1910 uscì dallo stabilimento del Portello di Milano il primo modello,
In mostra saranno inoltre presenti nove video con scene da film e da documentari in cui automobili Alfa Romeo sono inserite in situazioni di vita, film conosciuti o meno noti che lo spettatore potrà riscoprire attraverso rapidi frammenti, e manifesti pubblicitari Alfa Romeo che evocano sia atmosfere da sogno sia scene di vita quotidiana. Il rapporto con un secolo di storia italiana è costante e ben evidenziato. La mostra é accompagnata da una cronologia ragionata, composta da Peppino Ortoleva, storico di media e del costume, destinata ad accentuare i contatti tra le vetture e la storia politica, sociale e culturale del Paese e da prime pagine del Corriere della Sera con riferimenti a eventi politici o sociali cruciali per il decennio in questione. Completano il percorso una selezione di opere d’arte a testimoniare lo spirito di 100 anni di creatività Italiana, la stessa immagine guida della mostra è una rielaborazione grafica di un disegno inedito di Fortunato Depero con un’automobile in velocità.
Una musica di sfondo composta da Giovanni Albini accompagna il visitatore nel percorso che parte dai modelli più antichi – quelli nati prima della Grande Guerra – per passare alle fortunate vetture di Vittorio Jano (progettista dal 1923) ai bolidi da corsa, alla Giulietta del 1954 che portava le famiglie in vacanza; alla Giulia, che l’immaginario associa ancora alle auto di Polizia e Carabinieri; al mitico Duetto, il modello di maggior successo internazionale nato nel 1966 (vedi il film Il Laureato) e poi quelle auto che hanno sognificato innovazione: come
Info: www.triennale.org.
Versione stampabileTorna