Tra memoria e futuro una rievocazione non rituale di oltre quarant’anni di storia industriale italiana

Le novanta edizioni di Macef

  Arredo e Design  

Le Novanta edizioni di Macef, che rappresentano quasi cinquant’anni di storia industriale italiana, saranno simboleggiate da un marchio e una speciale identità visiva. Il progetto, affidato a studio Fragile, intende mettere al centro delle iniziative di questo “speciale” Macef il prodotto e le sue qualità. Nasce così un oggetto dalla forma originale, una figura attraverso la quale sarà declinata l’originale segnaletica di una mostra che intende parlare al pubblico attraverso la voce e l’immagine delle aziende che ne sono le protagoniste. In questa ottica saranno realizzati i “portali” dei singoli padiglioni, composti dai nomi e dagli oggetti-simbolo delle aziende espositrici. Per l’occasione i due padiglioni 1/3 e 2/4, dedicati a Tavola e cucina, saranno armonizzati in un’area unica, resa omogenea nell’architettura.

La novantesima edizione sarà presentata e raccontata da due mostre, una dedicata alla storia – attraverso Macef – dell’industria italiana del casalingo, Storie del quotidiano, che a partire dagli anni Sessanta ha conquistato i mercati attraverso intuizioni geniali e prodotti di successo, che sono diventati simboli, come la caffettiera Moka Express e la pentola a pressione; l’altra mostra – si chiama Valori plastici - è un doveroso omaggio alla plastica, materiale che è nato dentro Macef e che, attraverso la fiera, si è poi diffuso nelle case di tutti. Una mostra importante per i significati storici che comporta e al tempo stesso per le prospettive di ulteriore sviluppo che le materie plastiche tuttora sembrano in grado di costruirsi, in campi addirittura paradossali come quello dello smaltimento, dei risparmi energetici o dell’ecologia. Non è quindi un caso che alla mostra prenda parte, fra gli altri, anche la Kartell, l’azienda di Noviglio, alle porte di Milano, che è stata la prima in Italia a introdurre i materiali plastici (il moplen…) nella catena produttiva e a concepire con essi prodotti di squisita fattura e di grandissimo design, che tuttora la proiettano ai vertici internazionali.

In questo contesto, che sarà collocato nel padiglione 1-2-3-4, si svolgeranno, nella giornata introduttiva, le premiazioni delle aziende “storiche” di Macef che, nonostante siano trascorsi tanti anni, sono numerose sul mercato e presenti in manifestazione. Insieme ad esse, aziende considerate ormai ugualmente “storiche”, che magari sono state fondate dopo la nascita di Macef e che, però, si sono poi rivelate nel tempo dei fantastici “compagni di viaggio” della manifestazione. La cerimonia, con la presenza del Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, si è svolgerà nella mattinata del giorno 27 gennaio.

Macef non rinuncia, inoltre, all’appuntamento con il Macef Design Award, il premio di design dedicato al fondatore della manifestazione, il Cavaliere del Lavoro Massimo Martini, un evento che, in occasione della Novantesima edizione, assume un particolare valore simbolico. Anche quest’anno, il Premio sarà riservato ai giovani progettisti creativi al di sotto dei 35 anni di età. Esso sarà gemellato con l’iniziativa Creazioni Giovani, giunta alla quarta edizione, realizzata con la collaborazione di Artex, Centro per la promozione dell’artigianato artistico, rivolta alle scuole d’arte, ai designer e ai progettisti che, oltre alla mera attività progettuale al servizio delle imprese, realizzano anche una sia pur limitata attività di produzioni proprie, tale da accostarli all’artigianato di qualità.

Meno eventi rispetto allo scorso Settembre ma più “organici”; Macef è noto nel mondo per essere una mostra business oriented, e intende restare fedele al compito che gli assegna, da sempre, il mercato e che distingue la mostra nel panorama internazionale. Stiamo lavorando agli eventi della Novantesima edizione – commenta Marco Serioli, direttore Esecutivo di Rassegne, la società del Gruppo Fiera Milano che organizza la manifestazione – con l’obiettivo di una celebrazione non retorica, che guardi ai tanti anni straordinari che ci hanno condotto fin qua e che al tempo stesso sia il nostro impegno per il presente e per il futuro. Perché il mercato non si arresta, non si ferma alle celebrazioni ma pretende sempre la rinnovata attenzione dei prodotti e dei produttori, degli addetti alla distribuzione e inevitabilmente anche del mondo fieristico.

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