Nuova straordinaria mostra di Esperienza Italia: un viaggio nello stile italiano dal 1861 ad oggi, da Gabriele d’Annunzio agli esperimenti del futurismo, dalle dive del cinema ai grandi stilisti contemporanei

Moda in Italia. 150 anni di eleganza

  Cultura e Spettacoli  

Dal 17 settembre 2011 all’8 gennaio 2012 le Sale delle Arti della Reggia sabauda di Venaria,  eretta tra sei e settecento da Amedeo di Castellamonte alle porte di Torino, ospitano Moda in Italia. 150 anni di eleganza,  una mostra che celebra la moda come uno degli elementi principali dell’identità dell’Italia contemporanea e come simbolo nel mondo della sua creatività, eleganza, stile e capacità industriale.

Moda in Italia, sotto l’Alto Patronato del  Presidente della Repubblica, è un lungo ed affascinante viaggio nel tempo tra storia e immaginario, tra cinema, romanzo e attualità.

La prima sezione, realizzata con la direzione artistica di Gabriella Pescucci, costumista Premio Oscar nel 1994, distingue il periodo del Regno da quello della Repubblica. Durante il Regno (1861-1946), infatti, la moda italiana non si configurò come un carattere identitario nazionale né come fattore produttivo di rilevanza, ma diversi furono i tentativi di gettare le basi per una moda italiana: da quelli promossi dagli ambienti di corte ai progetti dei Futuristi fino ai tentativi autarchici del Fascismo. L’avvento della Repubblica (1946) corrispose, invece, alla nascita ed all’affermarsi di una moda italiana che fu scelta come elemento di rilancio e riscatto dell’Italia dopo la sconfitta nella seconda guerra mondiale. La fortuna di questa decisione, tale da generare negli anni Ottanta il fenomeno dell’Italian style e del cosiddetto Made in Italy, ha modificato fortemente l’immagine dell’Italia all’estero e ha reso la moda uno dei principali comparti dell’economia italiana. Per raccontare in modo chiaro e comprensibile la storia e consentirne una rapida contestualizzazione, l’allestimento ricorre ad un insieme di apparati visivi e sonori in costante dialogo con gli abiti esposti. La couture 50 e 70 stupisce per la sua vitalità plastica e per la vocazione alla ricerca.

La seconda sezione, realizzata con  la direzione artistica di Franca Sozzani, direttrice dal 1988 di Vogue, rappresenta, in modo emozionate e dinamico, la portata innovativa del nostro prêt-à-porter dai primordi degli anni 70 a oggi. Nell’Antico Teatro delle Commedie della Reggia, trasformato in un ambiente ispirato alle geometrie delle passerelle, sono presenti tutti i grandi protagonisti dell’Italian style. 

La mostra presenta abiti autentici, appartenuti a personaggi storici che, con il loro stile, hanno segnato il gusto di un’epoca (come gli opulenti velluti imprimé storicistici di Gabriele D’Annunzio e le “regine” d’Italia Eleonora Duse e Lina Cavalieri, i gilet futuristi in panno signées Depero e Balla), ma anche celebri abiti di scena come le splendide creazioni di Piero Tosi per il genio di Luchino Visconti (il bianco abito da ballo di Angelica, con crinolina, ne Il Gattopardo, interpretata da una giovanissima Claudia Cardinale, quello della tragica contessa Livia Serpieri di Senso, cui diede volto l’altera Alida Valli, e le vesti di Silvana Mangano per Morte a Venezia).

Il nucleo principale dell’esposizione, costituito dai quasi 200 abiti provenienti dalla prestigiosa collezione della Fondazione Tirelli Trappetti di Roma, e i prestiti di prestigiosi enti museali e collezioni private raccontano la storia della moda in Italia dal 1861 ad oggi, in un itinerario impreziosito dagli allestimenti di Michele De Lucchi, dal commento musicale,  da contributi video che spalancano lo spazio sullo sfondo, dalle acconciature e il trucco stilizzato della folla dei manichini, opera di Franco Curletto e da un percorso olfattivo realizzato da Laura Tonatto, che regala sensazioni di altri tempi evocando ricordi, atmosfere ed ambientazioni uniche.

Info, prenotazioni e visite guidate: Reggia di Venaria Reale - Piazza della Repubblica, Venaria Reale - tel.: +390114992333 - prenotazioni@lavenariareale.it - www.lavenariareale.it.  

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