Il bellissimo film del regista iraniano Asghar Farhadi ha ricevuto l’Orso d’Oro a Berlino 2011

Una separazione (Jodaeiye Nader az Simin)

  Cultura e Spettacoli  

I coniugi Nader (Peyman Moadi) e Simin (Leila Hatami) hanno ottenuto il visto per lasciare l’Iran con la loro figlia undicenne, ma Nader, il marito, si rifiuta di partire e abbandonare il padre affetto da Alzheimer. La moglie, Simin, intende chiedere il divorzio per partire lo stesso con la figlia Termeh (Sarina Farhadi)  e, nel frattempo, torna a vivere da sua madre, mentre la figlia resta col padre. Nader deve assumere una giovane donna con una figlia di cinque anni, Razieh (Sareh Bayat), che possa prendersi cura del padre mentre lui lavora, ma non sa che la donna, molto religiosa, non solo è incinta, ma sta anche lavorando senza il permesso del marito. Un giorno, in cui Razieh si è assentata senza permesso, lasciando l’anziano legato al letto, in un alterco Nader la fa cadere per le scale e … lei perde il bambino. Ben presto Nader si troverà coinvolto in una rete di bugie, manipolazioni e confronti, mentre la sua separazione va avanti e sua figlia deve scegliere da che parte stare e quale futuro avere ...

Le protagoniste positive del film sono le donne: Sareh Bayat, Sarina Farhadi e Leila Hatami, che hanno ricevuto l’Orso d’Argento alla Migliore Interpretazione Femminile. Donne con i loro conflitti interiori, con il peso di una condizione femminile in una società maschilista e teocratica. Ma anche donne che manifestano ricorrono, di continuo, alla razionalità per far fronte alle difficoltà di ogni giorno. La badante, ad esempio, telefona all’ufficio preposto ai comportamenti conformi alla religione per sapere se possa o non possa cambiare i pantaloni del pigiama al vecchio ottantenne che si è orinato addosso.

A Berlino 2011 hanno ricevuto l’Orso d’Argento alla Migliore Interpretazione Maschile anche gli uomini: Peyman Moadi, Babak Karimi (giudice) e Ali-Asghar Shahbazi (padre di Nader). Uomini che si aggrappano a preconcetti e non percepiscono la realtà in modo lucido.

Il film di Asghar Farhad sarà nei nostri cinema dal 21 ottobre.

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