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Chiarimenti del Ministero Sviluppo Economico
Posta Elettronica Certificata (PEC)
La Posta Elettronica Certificata è lo strumento che consente di inviare e ricevere messaggi di testo e allegati con lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento. L’utilizzo della PEC non solo consente di lavorare e comunicare meglio, ma è anche un obbligo previsto dalla legge.
La Legge n. 2/2209, infatti, prevede l’obbligo della Posta Elettronica Certificata anche per i professionisti e le imprese: per i professionisti l’obbligo decorre dal novembre 2009, mentre per le nuove aziende dal novembre del 2008. Le imprese già esistenti, invece, debbono dotarsi di PEC entro il mese di novembre 2011.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con la circolare n. 3645/C del 3 novembre
I soggetti obbligati a iscrivere l’indirizzo di PEC nel Registro delle Imprese, quindi, sono le società semplici, di persone, di capitali, cooperative, in liquidazione e quelle estere che hanno una o più sedi secondarie in Italia. Inoltre – chiarisce il Ministero - sono tenute all’obbligo le società consortili, mentre non lo sono i consorzi.
Il mancato adempimento a tale obbligo comporta l’applicazione della sanzione prevista dall’art. 2630 cod. civ. in capo al legale rappresentante dell’impresa stessa:
La circolare precisa anche le modalità alternative per effettuare l’iscrizione nel Registro delle Imprese:
Il documento ministeriale ribadisce l’esenzione dell’iscrizione dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria.
La circolare esclude la non necessità di nuove comunicazioni al Registro Imprese in caso di semplice rinnovo con il gestore dell’indirizzo PEC già iscritto e non modificato.
L’impresa può comunicare al Registro la sua PEC, oppure quella dello studio professionale, che assiste l’impresa, oppure quella di un’altra società giuridicamente o economicamente collegata.
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