Una straordinaria mostra alla Pinacoteca dei Maestri Antichi visitabile fino al 26 agosto 2012

Dresda: la Madonna Sistina, il capolavoro di Raffaello compie 500 anni

  Cultura e Spettacoli  

Un opera veramente rara e straordinaria disse, un giorno, Giorgio Vasari, padre della storia dell’Arte, parlando della Madonna Sistina. Julius Hübner la chiamò la Regina del cielo e delle donne. Anche se Raffaello avesse realizzato solo questo dipinto, scrisse Goethe, sarebbe bastato a renderlo immortale. Nell’estate del 1512 fu Papa Giulio II ad incaricare Raffaello, all’epoca nemmeno trentenne, a dipingere la Madonna Sistina per il convento di San Sisto, a Piacenza. Qui il quadro restò per più di due secoli, senza peraltro destare particolare attenzione. Solo quando, nel 1754, dopo ben due anni di trattative, Augusto III riuscì a portare la pala d’altare a Dresda, il capolavoro cominciò a far parlare di sé.

Divenuta, già a metà del XIX secolo, icona della storia dell’arte, la Madonna Sistina è, come la Monna Lisa di Leonardo da Vinci, una delle opere rinascimentali più famose al mondo.

Fino al 26 agosto 2012, con una straordinaria mostra temporanea, le Collezioni d’Arte Statali di Dresda festeggeranno i 500 anni dalla nascita di quest’opera.

Per la prima volta una mostra illustra, in modo cronologico, l’intera storia della Madonna Sistina, dalla sua realizzazione nel Rinascimento romano fino alla trasformazione in mito internazionale dei giorni nostri.

La parte centrale dell’esposizione presenta la Madonna Sistina nell’insieme di una serie di prestigiose opere di Raffaello e di suoi contemporanei. Fra i capolavori, esposti in prestito dai principali musei d’Europa, ritroviamo la Donna Velata (realizzata attorno al 1512/13) della Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze, la Madonna Aldobrandini o Madonna Garvagh (realizzata attorno al 1510) della National Gallery di Londra ed un bozzetto per un affresco della Cacciata di Eliodoro (realizzato attorno al 1512), della Pinacoteca Vaticana.

In altre sezioni della mostra è possibile scoprire di più sulla spettacolare acquisizione del dipinto per la Pinacoteca dei Maestri Antichi, seguirne la trasformazione in mito ed osservarne con attenzione il dettaglio dei due angioletti, presenti ai piedi della Madonna. Che, dopo essere stati ripresi come motivo artistico indipendente, intorno al 1800, hanno “fatto carriera” in tutto il mondo.

Per la prima volta, all’interno della mostra temporanea, la Madonna Sistina potrà essere ammirata in una nuova cornice. Questo “regalo di compleanno” delle Collezioni d’Arte Statali di Dresda per la Madonna Sistina sostituisce la cornice neorinascimentale, che dal 1956 cingeva il quadro. Non conoscendo la cornice originale, grazie ad un laborioso processo artigianale, è stata ricreata nella forma e nei materiale la cornice di un tabernacolo dell’Italia settentrionale realizzata da Werner Murrer Rahmen (Monaco di Baviera). La nuova cornice rispecchia l’origine sacrale del dipinto di Raffaello e, mettendo in rilievo l’effetto estetico di questo straordinario capolavoro, permette un nuovo incontro con la Madonna Sistina.

In occasione della mostra temporanea per i suoi 500 anni, la Madonna Sistina lascia la sua abituale collocazione, al piano superiore della Pinacoteca dei Maestri Antichi. Lo spazio nel è riempito con un’opera contemporanea di Katharina Gaensslers, che per diversi giorni ha osservato la Madonna Sistina da diverse prospettive, realizzando migliaia di fotografie che fissano i dettagli del quadro. Queste immagini sono state successivamente riunite, creando un enorme collage digitale, usato come base per realizzare un gobelin che ricopre tutta la parete occupata dal capolavoro di Raffaello. In questo modo l’opera d’arte tematizza l’assenza dell’originale, permettendo di gettare un nuovo sguardo su quel capolavoro della storia dell’arte.

Info: Pinacoteca dei Maestri Antichi (Gemäldegalerie Alte Meister) - palazzo dello Zwinger - Semperbau sullo Zwinger - www.skd.museum/sixtina.

(GS)

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