La mostra può essere visitata fino al 28 settembre 2014

Milano, Villa Necchi Campiglio: Mostri a Venezia, fotografie di Gianni Berengo Gardin

  Cultura e Spettacoli  

A Milano, negli ambienti del piano terreno di Villa Necchi Campiglio, in via Mozart 14; fino al 28 settembre si può visitare la mostra “Mostri a Venezia”, in cui esposte .27 fotografie del grande fotografo, che ha documentato con i suoi scatti l’invasione delle mega navi passeggeri in Laguna:

La mostra - dice Gianni Berengo Gardin - è nello stesso momento un atto di denuncia ed un atto d’amore verso la mia città di adozione.

Proprio l’amore ha spinto Berengo Gardin, oggi ottantatreenne, ad appostarsi alle prime luci del mattino per scattare - tra il 2012 e il 2014 - le trecento immagini in bianco e nero dalle quali ha poi selezionato le 27 dell’esposizione. Bastava svegliarsi all’alba per avere davanti a sé - e nell’obiettivo - lo spettacolo terrificante dei colossi delle crociere nel Canale della Giudecca, a Venezia.

La rassegna mostra come il passaggio delle grandi navi passeggeri aggredisca un equilibrio ambientale già fragile, e alle fondamenta di Venezia faccia danni che noi non vediamo, ma che sono potenzialmente gravissimi. Sono immagini fuori scala, forti, un po’ assurde, che sembrano artificiali, modificate con Photoshop. E invece sono pura e semplice realtà.

Davanti agli occhi dei visitatori sfilano palazzi viaggianti (alti come un palazzo di 22 piani, lunghi 2 volte Piazza San Marco, larghi come una autostrada a 10 corsie) che oscurano la bellezza della città sull'acqua con la prepotenza del loro carico. A bordo, sui ponti sciamano turisti desiderosi di portare a casa un spicchio di Venezia da una prospettiva insolita.

La mostra, di grande impatto, fa riflettere su questi mostri: quotidianamente minacciano Venezia, con i loro “inchini” fanno tremare più volte al giorno i suoi preziosi monumenti, con i loro volumi producono onde e correnti sottomarine che logorano le delicate fondamenta della città, con i loro motori inquinano l’aria.

Le fotografie costituiscono un reportage duro, severo, rigoroso: un lavoro di testimonianza, ma soprattutto di denuncia da parte di uno dei più grandi fotografi italiani, Gianni Berengo Gardin che ha vissuto a lungo a Venezia, città di suo padre. Un lavoro che equivale a una presa di posizione netta, che il fotografo sente come un dovere civile.

Non è un caso, quindi, che la mostra si svolga in una sede del FAI - Fondo Ambiente Italiano, per dire che gli inchini di oggi non sono un gesto d'amore, ma rischiano di tramutarsi nel bacio della morte per Venezia.

La mostra, realizzata in collaborazione tra il FAI - Fondo Ambiente Italiano, la Fondazione Forma per la Fotografia e Contrasto, è senza didascalie: Mi è parso - ha precisato il fotografo - che il messaggio fosse già chiarissimo così.

Un messaggio che possiamo riprendere partecipando al sondaggio on line "I luoghi del cuore" e segnando come luogo del proprio cuore, da tutelate, il Canale della Giudecca.

G. S.

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