Dal 2 al 19 ottobre 2014 RG PRODUZIONI presenta uno spettacolo di Edoardo Sylos Labini liberamente tratto dall’omonimo saggio di Massimo Fini, con la drammaturgia di Angelo Crespi

Teatro Manzoni: Nerone, duemila anni di calunnie

  Cultura e Spettacoli  

“Nerone, duemila anni di calunnie” è il titolo del nuovo spettacolo interpretato e scritto da Edoardo Sylos Labini con Angelo Crespi. Dopo il successo ottenuto con la pièce dedica a Gabriele d’Annunzio, l’attore si lancia in una nuova sfida interpretando l’imperatore «incendiario» Nerone. Lo spettacolo, nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco, è liberamente tratto dal saggio di Massimo Fini “Nerone - Duemila anni di calunnie”.

Nessun personaggio storico ha mai goduto di così cattiva stampa come Nerone. Alcuni autori cristiani ritennero che fosse addirittura l’Anticristo. - scrive Massimo Fini - In realtà è certo che questo imperatore chitarrista, cantante, poeta, attore, scrittore, curioso di scienza e di tecnica, fu un unicum nella storia dell’Impero Romano. Le élite economiche e intellettuali del tempo non lo capirono, oppure lo capirono fin troppo bene e per questo lo osteggiarono ferocemente costringendolo, alla fine, al suicidio.

Sullo sfondo di una Roma bruciata da un incendio, di cui Nerone sarà ingiustamente accusato di essere il mandante, lo spettacolo tenterà di svelare chi era davvero questo controverso imperatore, rispondendo ad alcuni quesiti ancora oggi irrisolti. Nerone era davvero quel pazzo megalomane precursore antesignano della moderna politica spettacolo? Da dove arrivava quel malore esistenziale che lo spingeva a primeggiare su tutti? A chi voleva piacere quando cantava o recitava i versi in greco? Cosa c'era dietro al consiglio del suo precettore Seneca, o all’ossessiva presenza della madre Agrippina? La scena si apre tra i marmi della Domus Aurea dove Nerone, tormentato dal fantasma della madre, rivive le presenze più importanti della sua vita. Una tempesta di sentimenti, passioni, intrighi, paure e riflessioni tragiche, dall’avvincente amore per la bellissima e ambiziosa Poppea all’allucinazione del matricidio, fino ai dissapori con la classe patrizia e politica, dapprima adorante e compiacente, poi golpista e sanguinaria. Un avvincente contrasto tra un ambiente pubblico della corte neroniana tra feste, ricevimenti e musiche frenetiche scandite da un mimo-DJ e un coro di giovani artisti e musicisti, e uno privato dove, nel buio, nascono complotti di senatori preoccupati per la loro sorte e per quella dell’impero, e inconfessabili segreti da nascondere sotto le lenzuola. Intrighi politici del passato che sembrano ripercorrere vicende moderne ed attuali.

In scena con Nerone, interpretato da Edoardo Sylos Labini, Sebastiano Tringali (Seneca), Dajana Roncione (Poppea), Giancarlo Condè (Fenio Rufo), Gualtiero Scola (Otone) e con la partecipazione nel ruolo di Agrippina di Fiorella Rubino. Il DJ e mimo Paul Vallery, autore delle musiche originali, insieme alla corte, interpretata dagli allievi attori di Adiacademy (la prima Accademia professionale d'Arte Drammatica di Monza), farà invece rivivere le sonorità e le stravaganti atmosfere della Domus Aurea.

L’allestimento e i costumi sono invece affidati all’estro di Marta Crisolini Malatesta, il disegno luci è curato da Pietro Sperduti. La drammaturgia è di Angelo Crespi.

La tournée teatrale: 20 novembre 2014, Monza, Teatro Manzoni; 21/22 novembre 2014, Busto Arsizio, Teatro Sociale; 25/27 novembre 2014, Pavia, Teatro Fraschini; 28 novembre 2014, Como, Teatro Sociale; 29 novembre 2014, Mantova, Teatro Ariston; 30 novembre 2014 Bardonecchia; 3/5 dicembre 2014, Firenze, Teatro Goldoni; 9/10 dicembre 2014, Reggio Calabria, Teatro Cilea; 11 dicembre 2014, Catanzaro, Teatro Politeama.

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