La nuova frontiera della salute e della farmacologia con i risultati della ricerca scientifica italiana nel settore dei “bassi dosaggi”: medicine efficaci e senza effetti collaterali

Una ricerca GUNA Editore: la low dose medicine

  Salute  

Medici, ricercatori ed esperti si sono confrontati a Milano in una conferenza stampa - organizzata da GUNA Editore - sui risultati della ricerca scientifica italiana nel settore dei “bassi dosaggi”: medicine efficaci e senza effetti collaterali

Medici, ricercatori ed esperti hanno illustrato, in una conferenza stampa organizzata da GUNA Editore - divisione editoriale di GUNA S.p.a., azienda leader in Italia nel settore della produzione e distribuzione di farmaci di origine biologico-naturale - i risultati ottenuti negli studi sulla Low Dose Medicine.

Durante la conferenza stampa sono stati portati alla luce i risultati della ricerca scientifica italiana in questo settore, sono stati spiegati i meccanismi d’azione dei medicinali low dose e sono stati illustrati gli sviluppi che, da queste ricerche, stanno scaturendo in termini di cura per molte patologie. L’incontro, moderato da Silvia Rosa Brusin - giornalista scientifico e conduttrice di RAI - TG Leonardo - nel corso della mattinata ha dato inoltre ampio spazio al pubblico presente che ha potuto rivolgere domande di approfondimento ai relatori, tra i quali (in ordine alfabetico): Sergio Bernasconi, Medico, Professore Ordinario di Clinica Pediatrica, Università di Parma; Leonello Milani, Medico specialista in Neurologia, direttore rivista “La Medicina Biologica”; Alessandro Perra, Direttore Scientifico di GUNA Spa; Paolo Roberti di Sarsina, Medico, Coordinatore Master “Sistemi Sanitari” Università Bicocca; Cesare Santi, Medico, Presidente AMIOT - Associazione Medica Italiana di Omotossicologia; Riccardo Torta, Neuroscienziato, Dipartimento di Psicooncologia, Ospedale Molinette di Torino.

Durante l’evento si è discusso di un’innovativa classe di farmaci - autorizzati dal Ministero della Salute - efficaci e senza effetti collaterali, nati appunto dalla ricerca sulla Low Dose Medicine, di cui GUNA è stata pioniere fin dagli anni ‘90.

La Low Dose Medicine - come hanno evidenziato i relatori - si è infatti sviluppata nei primi anni ’90, in Italia, come un nuovo trend, insieme farmacologico e, più in generale, medico. Applicando tecniche farmaceutiche innovative si è riusciti a scendere notevolmente nel grado di concentrazione delle preparazioni di citochine, ormoni, neuropeptidi osservando - dapprima con lavori di ricerca di base su cellule o modelli animali, e poi in trial clinici - che i bassissimi dosaggi producevano gli stessi effetti biologici e dunque terapeutici senza gli effetti collaterali ascrivibili alle alte dosi. Cinque anni di ricerca scientifica nel campo della Low Dose Medicine hanno dimostrato la validità dell'approccio concettuale e l'efficacia e la sicurezza dell'intervento terapeutico basato sulla somministrazione orale di dosi basse di “molecole messaggere”. Possiamo affermare che oggi la letteratura scientifica sostiene l’approccio terapeutico della Low Dose Medicine, e che essa non è più e solo una teoria scientifica ma può rappresentare la base per un nuovo paradigma medico e terapeutico.

Questo tipo di terapie - che si stanno sempre più affermando con il nome di ‘Low Dose Medicine/Medicina dei bassi dosaggi’ - stimolano le funzioni fisiologiche dell’organismo - ha dichiarato Alessandro Perra, Direttore scientifico di GUNA - regolando per esempio la risposta immunitaria o endocrina del paziente, con tempi d'azione spesso molto rapidi e, soprattutto, senza effetti collaterali.

Le autorevolissime testimonianze portate oggi da specialisti e medici di chiara fama - aggiunge Alessandro Pizzoccaro, Presidente del CdA di GUNA - confermano l’efficacia di questo paradigma di cura, e dovrebbero far riflettere anche le istituzioni sulla possibilità di migliorare gli indici di salute della popolazione riducendo significativamente i costi per effetti iatrogeni a carico del Servizio Sanitario Nazionale, dal momento che sono centinaia di migliaia all’anno i ricoveri per effetti collaterali di farmaci in commercio. Gli studi scientifici finora pubblicati ci danno ragione: siamo probabilmente - conclude Pizzoccaro - all’alba di una nuova era e a un radicale cambio di paradigma terapeutico.

Ricordiamo inoltre che GUNA Editore ha anche presentato alcuni mesi fa la VII edizione del libro “Low Dose Medicine. Omeopatia ed Omotossicologia. Le prove scientifiche”, con l’obiettivo di illustrare e far conoscere l’efficacia terapeutica dei medicinali non convenzionali sia agli addetti ai lavori più critici, sia a coloro che vogliono documentarsi su un argomento di stretta attualità e di interesse sempre maggiore, come confermano gli 11 milioni di italiani che utilizzano con successo farmaci non convenzionali per curare e prevenire malattie, e soprattutto i 20.000 medici iscritti all’Albo che - con un saggio atteggiamento ‘complementare’ - li prescrivono.

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