Il 21 settembre è stato inaugurato uno spazio per la comunità editoriale

Milano: Laboratorio Formentini per l’editoria

  Cultura e Spettacoli  

Lunedì 21 settembre 2015, in via Formentini 10 a Milano è stato inaugurato il Laboratorio Formentini per l’editoria, uno spazio per i protagonisti della filiera della lettura, per la valorizzazione del lavoro editoriale, dove saranno raccontate le storie del passato, si guarderà alle professioni del futuro, saranno ospitate le esperienze internazionali e promossa l’eccellenza culturale italiana nel mondo.

Il mondo dell’editoria ha il suo cuore a Milano. - ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. E proprio perché continui a pulsare, allargando sempre più le possibilità di sviluppo del settore e di crescita della lettura, il Comune ha messo a disposizione uno spazio che consentirà la presenza attiva di tutti i suoi attori e quindi la possibilità di condivisione e di espansione dei saperi, della tecnica e della creatività. Un percorso che raggiunge il doppio obiettivo di valorizzare uno spazio cittadino e di confermare il ruolo di Milano quale capitale italiana del libro e della lettura.

Gli spazi destinati a questo progetto, messi a disposizione dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, sono stati ristrutturati da Alterstudio Partners all’interno del progetto Copy in Milan, con la partecipazione di Mibact, Centro per il libro e la lettura, Maeci, Regione Lombardia e il sostegno di Fondazione Cariplo.

Gli spazi sono affidati alla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, istituzione da anni impegnata nella promozione della cultura editoriale, affinché li metta a disposizione del distretto culturale editoriale milanese.

L’apertura del Laboratorio Formentini per l’editoria è una nuova tappa nel percorso di Fondazione Mondadori a favore del lavoro editoriale - ha detto Luca Formenton, Presidente Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori - della sua memoria, con l’impegno nella conservazione e valorizzazione di archivi e biblioteche, nella formazione delle nuove generazioni, nella divulgazione della lettura in particolare con le scuole e nella promozione dell’editoria italiana nel mondo. A Fondazione Cariplo, che in questi anni ci ha stimolato a diventare sempre più una impresa editoriale, va un ringraziamento non formale.

Il Laboratorio sarà aperto a tutte le figure che fanno parte della filiera editoriale: editori, grafici e illustratori, traduttori, editor e agenti letterari potranno incontrare librai, bibliotecari, archivisti, docenti e lettori, che a loro volta potranno discorrere con scrittori, poeti, critici, esperti di diritto, tipografi … Un luogo aperto alle idee, a uno scambio che favorisca la formazione sia delle professioni tradizionali del mondo dell’editoria sia di quelle nuove, puntando alla qualità, facilitando il dialogo all’interno della filiera editoriale e comunicando con il contesto socio-territoriale di cui essa è parte integrante. L’obiettivo è dunque quello di creare e stimolare un sempre maggior interesse per il libro e per la lettura.

Con la cultura ci si nutre, per non usare un'altra espressione che fece scalpore. Ed è anzi più bello pensare al nutrirsi piuttosto che al mangiare. Le parole hanno un senso e quelle legate alla cultura ancora di più. - ha detto Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo - Il Laboratorio Formentini è una sorta di gemmazione di quella visione adottata da Fondazione Cariplo con il grande progetto Distretti Culturali. L'idea alla base è che la cultura possa generare sviluppo economico e personale; tanti progetti di Fondazione Cariplo hanno già dimostrato che si può. Sono sicuro che anche il Laboratorio Formentini riuscirà a dimostrarlo.

Gli spazi ospiteranno, quindi, incontri, mostre, seminari, momenti di formazione, reading e, in occasione di BOOKCITY 2015, diventeranno il polo delle professioni editoriali, accogliendo tutti i protagonisti di un’editoria aperta e consapevole.

A conferma del bisogno, in una città come Milano, di uno spazio di questo tipo sono da registrare l’entusiasmo e l’adesione diffusa di soggetti - grandi e piccoli, pubblici e privati - che hanno consentito di dare vita a un primo denso calendario di proposte ricco di stimoli e di nuovi contenuti, destinati a moltiplicarsi mano a mano che la città si approprierà di questo luogo: AITI - Associazione Italiana Traduttori e Interpreti, STRADE - Sindacato Traduttori Editoriali, AIE - Associazione Italiana Editori, Fondazione LIA - Libri Italiani Accessibili, Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, Mimaster Illustrazione, SPAZIO | POESIA, Babel Festival di letteratura e traduzione, InfoTech LawFirm, Librinnovando, Accademia del Silenzio …

Il Laboratorio Formentini sta ospitando tre diverse iniziative che ben riflettono i percorsi del distretto editoriale milanese.

La mostra “Milan, a place to read” - L’esposizione racconta, da un punto di vista storico, una inedita Milano editoriale restituendone una immagine troppo spesso trascurata. Dopo aver viaggiato in decine di capitali straniere grazie alla rete degli Istituti Italiani di Cultura, la mostra approda a Milano e propone un percorso narrativo della città in tre sezioni (La cerchia degli scrittori, L’arcipelago degli editori, Le piazze dei lettori), arricchite per l’occasione da una quarta (I ponti dei traduttori).

La mappa “Copy in Milan. Per un osservatorio del distretto editoriale milanese” - Una mappa, a cura di Giovanni Baule e Marco Quaggiotto, che fotografa il distretto editoriale milanese composto da 600 editori, 200 biblioteche e 280 librerie, in continuo aggiornamento grazie alle suggestioni derivanti dalle iniziative che si terranno proprio nel Laboratorio Formentini.

Il montaggio “A frutto della causa comune”. Tracce e frammenti di un percorso nelle carte di Roberto Cerati - Leggere è un’attività solitaria, ma il libro mobilita energie, stimola curiosità, crea relazioni. Roberto Cerati era un maestro nell’intrecciare rapporti, nell’essere il punto di intersezione di una rete senza centro, infaticabile e curioso coordinatore di esperienze diverse, sfiorando con discrezione e tatto inconfondibili anche la sfera personale. Qui, in questo rapido montaggio di brevi testi e messaggi inviati a lui da una cerchia di amici e conoscenti, si è voluto rivolgergli un cenno di gratitudine e affetto. Beneaugurante.

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