La guida è in italiano ed inglese

Massimo Ghidelli: Iseo Franciacorta, luoghi e ricette

  Cultura e Spettacoli  

Il libro di Massimo Ghidelli, poco più di centocinquanta pagine, pubblicato dalla “Compagnia della Stampa” di Roccafranca, nella versione bilingue dei testi in italiano e, simultaneamente, in un contestuale e funzionale raffronto, in inglese, aiuta a scoprire una bella zona dell'Italia - Iseo Franciacorta - e il “gusto” autentico di questi luoghi con un viaggio nel paesaggio, fra le cantine.

Probabilmente, dal 2016 il lago d'Iseo non sarà più lo stesso. L'installazione “The Floating Piers” dell'artista Christo Valdimirov Yavachev, infatti, ha focalizzato l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale su questo lago placido e burrascoso al tempo stesso, ricco di tradizioni ed estremamente moderno, sincero e intrigante, culla di tesori della classica arte italiana e ospite di una performance originale, rivoluzionaria.

Insieme al lago, anche la Franciacorta gioca la sua parte con un'offerta di qualità, stile e gusto che parte da un vino eccezionale, autentico ambasciatore dell'Italia nel mondo, per qualificare l'imprenditoria locale e l'intera regione Iseo-Franciacorta.

La lettura, piacevole, induce a recarsi in quei luoghi, visitarli, sperimentare e condividere le cose piacevoli che un tour nell'Italia riesce sempre a offrire.

Particolarmente interessante è l’ultimo capitolo intitolato “Interpretazioni in cucina”, che raccoglie, in modo pratico ed accattivante, raffinate ricette, come “Salame, cotechino e soppressa con i Verzolì”, “Bottatrici al forno con polenta”, “Coregone ripieno al forno con polenta”, “Tagliolini di persico”, “Trenette alla pescatora”, “Gnocchi di patate”, “Lumache alla bresciana con gli spinaci”, “Stinco al forno”, “Tagliatelle con sardine”, “Risotto con ragù di tinca e piselli”, “Spaghetti all’amatriciana di lago”, “Crema al croccante”, “Torta alta della zia”, “Da Sulzano a Montisola - Crema di yogurt di capra “Le frise” e olio di Montisola, crumble di sardine del lago di Iseo, tartare di trota con le sue uova affumicate”, “Mousse al cioccolato fondente”, vedano in agrodolce”, “Coregone di carpione”, “Filetto di coregone alle zucchine”, “Insalata di Luccio all’Olioextravergine DOP del Sebino”, “Ravioloni di tinca ripiena con burro di malga e formagella di Tremosine”, “La Patata viola, il Gambero Rosso e il Franciacorta”, “Filettini di maiale al ristretto di Franciacorta con spinacini dolci e pancetta croccante”, “Seitan al Rosso di Franciacorta”, “Malfatti di Tombea e borragine con pesto di aglio orsino”, “Manzo all’olio”, “Risotto ricordo del bosco”, “Tinca al forno di Clusane con polenta”, “Cappelletti al grano arso, coniglio e burro di acciughe”, “Trota marinata al caffè”, “Insalata tiepida di pollo bio, sarde essicate del Sebino, gelatina di salsa verde, pop-corn di pollo”, “Lavarello alla mugnaia, calamondino e toffee di cavolfiore”, “Spaghetti alle sarde di lago con finocchio, peperoni rossi e peperoncino piccante”.

Una delle ricette del libro è la “Tinca al forno”, che abbiamo potuto provare abbinata al Rosé 61 della Cantina Guido Berlucchi, preparata dallo chef stellato Stefano Cerveni del ristorante Due Colombe, ristorante al borgo Antico (nella foto con l’autore).

Lo chef Cerveni ha anche preparato un'altra ricetta del libro: la "Patata viola e gamberi", che abbiamo provato abbinata ad un Satin 61 sempre della Cantina Guido Berlucchi.

G. Scotti

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