L’azienda ha festeggiato l’anniversario al Teatro alla Scala di Milano

Riso Gallo: 160 anni di chicchi ricchi di fantasia

  Food and beverage  

Lunedì 3 ottobre, davanti al gotha della ristorazione, dell’imprenditoria e della cultura riunita nel tempio dell’Opera milanese, il Teatro alla Scala, Riso Gallo, l’azienda risicola della Lomellina, che, da 160 anni, attraverso 6 generazioni, un chicco dopo l’altro, allieta le tavole degli italiani con “Chicchiricchi di fantasia” ha festeggiato il suo traguardo con una conferenza stampa nel Ridotto ed una cena di gala per appassionati gourmet del risotto.

Durante la conferenza stampa sono stati presentati: la decima edizione della Guida Gallo “I Risotti dei migliori ristoranti del mondo”; il francobollo celebrativo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico; i vincitori del concorso “Risotto dell’Anno”.

La storia dell’azienda è iniziata nel 1856, quando Giobatta Preve, commerciante in Sudamerica da anni, intuisce che è il momento di tornare in Italia e si stabilisce a Genova, dove poi apre lo stabilimento di Sampierdarena che lavora risone importato e lo esporta oltre Oceano, in Argentina, dove qualche anno dopo sarà acquisito uno stabilimento a Buenos Aires.

Stante il diffuso analfabetismo l’azienda decise di identificare le differenti qualità di riso con i disegni di animali. La giraffa, l'aquila, l'elefante, il leone campeggiavano sui sacchi di riso, mentre il gallo individuava la migliore qualità. Nel momento in cui si passò alla confezione in scatola, poi, venne scelto il gallo che diventa, così, simbolo e marchio dell'azienda.

L’azienda, attualmente è ubicata a Robbio Lomellina, nel cuore del Pavese, oggi è leader di mercato con una quota del 22% a valore, fattura più di cento milioni di euro all’anno e lavora più di un milione di quintali di riso. Sei generazioni, di padre in figlio, si tramandano il know-how con l’obiettivo di diffondere la cultura del riso e di accrescere il business trovando nuove strade per migliorare sempre di più il prodotto.

La storia del Riso Gallo è diventata anche un libro scritto dal giornalista Gianni De Felice, "160 anni di chicchiricchi", una storia di avventure di una grande famiglia tra due Paesi, Italia e Argentina, e del riso, un alimento semplice e maestoso al tempo stesso. Un «diario» di famiglia, dove avventura, intraprendenza, passione, attaccamento al lavoro e profondo rispetto per i dipendenti, il prodotto e il consumatore sono protagonisti indiscussi.

Come anticipato, durante la conferenza stampa è stato effettuato l’annullo speciale del francobollo celebrativo del 160° anniversario aziendale emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ha scelto Riso Gallo come una delle eccellenze del sistema produttivo ed economico italiano

Festeggiare i nostri 160 con questa emissione filatelica è momento di orgoglio e soddisfazione per la nostra azienda, da sempre protagonista delle tavole degli italiani - ha commentato Mario Preve, Presidente di Riso Gallo - Per noi questo è un compleanno speciale che celebriamo con l’entusiasmo che da sempre ci contraddistingue. Oggi siamo tra le aziende simbolo dell’eccellenza del Made in Italy nel mondo, grazie alla passione e alla dedizione che ci hanno guidato in un mercato complesso come quello del riso e che ancora oggi ci permettono di guardare al futuro con lo stesso spirito di 160 anni fa.

Il francobollo, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, fa parte della serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, è autoadesivo, tirato in ottocentomila esemplari mentre i fogli sono da ventotto. La vignetta, realizzata da Anna Maria Maresca, riproduce, sullo sfondo, il marchio antico, affiancato dal logo attuale; in primo piano spiccano, a sinistra, un particolare della fabbrica ligure del 1856 e, a destra, una ciotola del prodotto con una spiga.

Sono stati infine proclamati i vincitori del concorso “Risotto dell’Anno”, l’iniziativa dedicata ai talenti emergenti della ristorazione dai 18 ai 26 anni. Quest’anno, per la prima volta, hanno partecipato anche agli allievi dell’ultimo anno degli Istituti Alberghieri. Primo classificato è risultato il giovane cileno Sergio Daniel Porras Salazar, che ha preparato il giovane cileno Sergio Daniel Porras Salazar, studente presso l’Istituto di Istruzione Superiore Giovanni Giolitti di Torino, che ha realizzato la ricetta “Risotto con burrata, trota affumicata, uova di trota e scorza di limone candita” preparato con il Gran Riserva Carnaroli. Il secondo classificato è stato Pietro Cacciatori, in servizio presso Ristorante Albergaccio di Castellina in Chianti, che ha proposto la ricetta “Risotto mantecato al pecorino di fossa, spezie del Panpepato, soppressata e limone”. Il terzo premio è stato assegnato a Timis Gabriel studente presso l’Istituto Statale per l’Enogastronomia e l’Accoglienza Turistica “Carlo Porta” di Milano, ha proposto la ricetta “Risotto agli scampi con crema al limone e pistacchi”.

Info: www.risogallo.it

Giovanni Scotti

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