La chat app è basata su emoji

Samsung Wemogee per comunicare attraverso le immagini

  Nuove Tecnologie  

Samsung Electronics Italia e Leo Burnett Italia hanno svilippato SamsungWemogee, la prima app gratuita di instant messaging, che permette ai pazienti colpiti da afasia di esprimere idee, attività ed emozioni con i propri familiari e amici.

Abbiamo creduto fortemente nel progetto Samsung Wemogee fin dalle prime fasi di sviluppo, e l’approvazione da parte dei nostri partner sulla reale efficienza dell’app per tutte le persone afasiche, ha rafforzato ancora di più in noi la convinzione sulla sua effettiva utilità sociale. - commenta Mario Levratto, head of marketing & external relations di Samsung Electronics Italia - Con questo progetto confermiamo la nostra vocazione nel mettere a disposizione della società tutto il nostro know-how tecnologico, perché la responsabilità sociale è uno dei valori cardine di Samsung, sia in Italia che a livello globale, e siamo coscienti di quanto la tecnologia possa essere un potente strumento di emancipazione e inclusione sociale.

L’afasia, lo ricordiamo, è la patologia, molto complessa, che comporta la perdita della capacità di comporre o comprendere il linguaggio. E’ un disturbo acquisito, dovuto a lesioni dell’area di Broca e dell’area di Wernicke, le parti del cervello deputate alla progettazione, all’ideazione e all’espressione linguistica. Le cause più frequenti dell’afasia sono di tipo traumatico, emorragico o ischemico: ben il 30% delle persone colpite da ictus cerebrali, infatti, sviluppano una forma di afasia. Questo disturbo può comportare la perdita della rete sociale e pesanti frustrazioni da un punto di vista emotivo.

Samsung Wemogee è un progetto che segna uno spartiacque nella relazione tra agenzia di pubblicità e cliente e che ci ha coinvolto sia professionalmente che emotivamente. - afferma Francesco Bozza Direttore Creativo Esecutivo di Leo Burnett Italia - Abbiamo la sensazione di aver contribuito a fare qualcosa di davvero grande..

L’app è stata sviluppata anche con la collaborazione del Dr. Elio Clemente Agostoni, Direttore del Dipartimento Neuroscienze presso l’Ospedale Niguarda di Milano, che ha seguito da vicino tutte le varie fasi di sviluppo scientifico di Samsung Wemogee.

Nel tradizionale trattamento dei disturbi del linguaggio, le immagini e i gesti hanno un ruolo fondamentale perché oltrepassano la barriera della verbalità. In questo senso, Samsung Wemogee rappresenta una vera e propria nuova metodologia di comunicazione.. - precisa Elio Clemente Agostoni - L’inserimento di risposte suggerite, di fronte a determinate domande, rappresenta un modello di interazione semplice, che agevola l’utilizzo da parte del paziente afasico limitando le sue possibilità di scelta e di conseguenza le possibilità di errore.

Samsung Wemogee, dotata di una interfaccia semplice e intuitiva, funziona come un traduttore testo-emoji e viceversa.

Il vocabolario dell’app, sviluppato in collaborazione con la Dr.sa Francesca Polini, Logopedista e Docente presso l’Università degli Studi di Milano, comprende una library di più di 140 frasi relative ai bisogni primari ed alla sfera affettiva con le frasi prevedibilmente più utili per le comunicazioni dei pazienti afasici. Queste frasi sono state poi tradotte in sequenze logiche di emoji e suddivise in 6 macro categorie di riferimento: vita quotidiana; mangiare e bere; sentimenti; aiuto, attività ludico-ricreative, ricorrenze e celebrazioni.

I pazienti afasici comprendono gli emoji perché rappresentano tutti gli aspetti delle emozioni. Il gesto, il disegno e tutta la mimica è perfettamente conservata in comprensione e spesso anche nella produzione. - aggiunge Francesca Polini - A questo fine è utile che ci sia un elenco ben definito di frasi, che devono essere riferite ai bisogni più immediati in modo che il paziente sia facilitato e che il supporto sia di aiuto alla comunicazione e che non mandi il paziente in uno stato di frustrazione.”.

Le persone afasiche possono così scegliere ciò che vogliono comunicare tra un panel di opzioni visive, inviando la sequenza di emoji selezionata al destinatario non afasico. La persona non afasica, ricevuto il messaggio in forma testuale, può rispondere utilizzando parole scritte. Il paziente afasico riceve la comunicazione in forma di emoji.

Allo sviluppo di Samsung Wemogee ha contribuito anche il Dottor Giuseppe Sciarrone, Consulente Neurochirurgo presso l’ospedale Humanitas Gavazzeni di Milano.

Il paziente afasico viene depauperato di tutta una serie di aspetti che riguardano non solo la sussistenza, ma anche la sfera affettiva. Questo naturalmente fa scaturire anche nelle persone che gli sono accanto una sorta di frustrazione e di impotenza, che porta il soggetto a chiudersi sempre di più in sé stesso. - aggiunge il Dottor Giuseppe Sciarrone - Samsung Wemogee è un’app estremamente innovativa perché attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva consente all’afasico, di non sollecitare in maniera eccessiva la rete ideativa del suo cervello, offrendo al tempo stesso la possibilità di avere un’interazione quasi fluente con le persone che lo circondano.

L’app è una chat di messaging a distanza, che può essere usata anche dalle persone affette da disturbi legati alla comunicazione verbale. Non solo … Samsung Wemogee può essere anche uno strumento di training in situazioni di compresenza, a supporto delle tradizionali metodologie di riabilitazione, grazie alla funzione display che permette di visualizzare su un unico dispositivo la frase selezionata, sia in forma emoji, sia in forma testuale.

La app è disponibile su Google Play Store per tutti i dispositivi Android (smartphone e tablet), AppStore per device iOS e Galaxy Apps di Samsung.

Info: www.wemogee.com - www.samsung.com

Giovanni Scotti

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