Non solo torri, palazzi, abbazie, monasteri e conventi, costruiti da francescani e benedettini, ma anche un’ottima gastronomia

Ascoli: uno scrigno di tesori fuori dagli itinerari

  In viaggio tra gusto e cultura  

Nella parte meridionale delle Marche, Ascoli Piceno, che sembra il “gheriglio di una noce”, è facilmente percorribile a piedi, ed è sempre più attiva dal punto di vista turistico, aperta sia al mercato nazionale sia a quello internazionale.

Piceno Tour, Confindustria e Camera di commercio Ascoli Piceno hanno organizzato un interessante tour per scoprire questa destinazione.

Ascoli, vero e proprio gioiello architettonico ed artistico, caratterizzato da un’armonica convivenza di vari strati storici (impianto ortogonale romano, riconversione medievale, rinascita quattro-cinquecentesca), è nota come la “città di travertino”, il principale materiale utilizzato nella costruzione dei suoi vari edifici: lo ritroviamo, infatti, nella cinquantina superstite delle 200 torri medievali, nelle semplici abitazioni e nei palazzi del potere, nelle chiese ed anche nella pavimentazione delle piazze.

Il centro storico della città è diviso in sestieri. I quartieri storici sono Porta Maggiore, che identifica il punto d’accesso più ad est della città, Piazzarola, Sant’Emidio, Porta Romana, vicinissimo a Porta Gemina, che identifica il punto d’accesso più ad ovest della città, Porte Solestà e Porta Tufila - il cui passato rivive, a metà luglio e nella prima domenica di agosto, nella Quintana, la rievocazione storica con cortei e tornei cavallereschi che si conclude nel Campo Giochi dello Squarcia, dove viene acclamato il cavaliere del sestiere, che vince la giostra dell’assalto al moro,

Il centro della città, chiusa da ben tre lati dalle acque del fiume Tronto e del Torrente Castellano, è la Piazza del Popolo, il luogo di raccolta degli ascolani: dominata da un lato, in tutta la sua maestosità, dal Palazzo dei Capitani del Popolo, in fondo dalla chiesa di San Francesco, capolavoro gotico, con il porticato e le logge e dallo storico Caffè Meletti.

Il Palazzo dei Capitani, da sette secoli fulcro del potere civile ascolano, risale al 1200 / 1300, quando inglobò tre piccoli palazzi ed una torre gentilizia trasformata in campanile. Sede dei governanti della città, il Palazzo è stato anche la “dimora” del Re di Napoli, degli Sforza, del Papa e di vari podestà. Dal 1860 il palazzo è di proprietà dello Stato ed oggi è la sede del consiglio comunale di Ascoli. Nel Palazzo, aperto al pubblico, si possono visitare il cortile rinascimentale, la sala della Ragione e quella degli Stemmi. Nella parte sotterranea, poi, ci sono anche i resti archeologici che risalgono al periodo romano ed a quello medievale.

Altro importante monumento di Piazza del Popolo è la Chiesa di San Francesco, costruita in onore di San Francesco, che, nel 1215, si fermò ad Ascoli per diversi mesi, coinvolgendo 30 ascolani che indossarono il saio e diedero vita all’Ordine dei Frati minori conventuali. La chiesa, costruita a partire dal 1258 si affaccia non solo sulla piazza, ma anche sulla via del Trivio. La chiesa, un grandioso esemplare di arte gotica, al suo interno è semplice e scura. Bella e ricca di fascino è la Loggia dei Mercanti, posta di lato rispetto alla chiesa, costruita grazie alle donazioni della Corporazione della Lana, che ospita una colorato mercato di frutta e verdura.

Concludendo il giro di Piazza del Popolo si arriva al Caffè Meletti, uno dei caffè storici d’Italia, ricco di affreschi e sale in stile Liberty: risale al 1905 e, nel corso degli anni, è stato un ritrovo di pittori, registi, scrittori, politici ed imprenditori. Il caffè è la casa della storica Anisetta Meletti, un liquore tipico di Ascoli a base di anice, che risale al 1870 da un’idea di Silvio Meletti. Un consiglio: gustatelo “con la mosca”, aggiungendo nel bicchiere un chicco di caffè. Qui si può gustare anche l’oliva fritta all’ascolana, una ricetta nata alla fine del 1700, come piatto di recupero, e dal 2006 tutelata con la denominazione di origine protetta (DOP).

Lasciata la Piazza del Popolo, con pochi passi, si può raggiungere Piazza Arringo o dell’Arengo, la seconda piazza, per importanza e magnificenza, di Ascoli. Più grande dell’altra, ma ugualmente ben proporzionata, la piazza deve il suo nome alle arringhe del popolo, che si svolgevano proprio qui, sotto un vecchio olmo. In questa piazza si possono ammirare il Duomo di Sant’Emidio, dedicato al patrono della città, il Battistero di San Giovanni, raro esempio di arte romanica in Italia, il Palazzo dell’Arengo, sede della Pinacoteca e del Comune di Ascoli, ed il Palazzo Episcopale con il Museo Diocesano.

La Cattedrale della città è dedicata a Sant’Emidio, protettore dal terremoto, che è stato il primo vescovo e patrono di Ascoli Piceno. L’edificio, costruito sui resti di un’antica Basilica romana, assunse i caratteri che oggi vediamo, con la facciata di Cola dell’Amatrice e le torri romaniche, nel XI secolo. Nella cripta, la tomba del santo è circondata da 8 scene che riassumono la sua vita.

Sempre in piazza Arringo, nel Palazzo Episcopale, consigliamo di visitare il Museo Diocesano e la Pinacoteca Civica, che ospita opere dal 1400 a oggi e molte esposizioni temporanee. Nella Pinacoteca si possono ammirare alcuni quadri di Carlo Crivelli, grande pittore veneziano del 1400, alcune opere di Cola dell’Amatrice (La salita al Calvario,1527), di Tiziano (San Francesco riceve le stigmate, XVI sec.), di Guido Reni (Annunciazione, 1575) e diversi altri maestri.

Consigliamo, poi, di raggiungere Piazza Ventidio Basso, per anni trascurata, ma che oggi, dopo un profondo restyling, si offre in tutta la sua bellezza: l’antico mercato manifatturiero della città è stato il cuore di Ascoli medievale, ingresso naturale in città per chi arriva dal ponte di Porta Solestà. Qui troneggiano la Chiesa di S. Pietro Martire e, al centro della piazza, quella dei Ss. Vincenzo e Anastasio, un vero e proprio capolavoro, da non perdere.

Fuori dal centro storico ascolano, dopo una breve passeggiata, sempre in piano, si può arrivare al Teatro Romano, uno dei pochi teatri antichi all’aperto che l’Italia può vantare. Il sito, affascinante e pieno di storia e di arte, è nato sui resti di un vecchio teatro italico dei Piceni ed è tornato alla luce grazie agli scavi archeologici effettuati nel 1900. D’estate il teatro ospita una rassegna teatrale marchigiana, dedicata proprio ai teatri antichi della regione.

Uno dei luoghi più romantici e magici di tutta la città, però, è la Rua delle Stelle, sentiero che unisce il ponte di Porta Solestà a Porta Romana, che permette di raggiungere l’antica Chiesa di Santa Maria delle Stelle, oggi sconsacrata. Il suo nome risale all’aspetto della rua nell’antichità che, costeggiando le mura di cinta di Ascoli, erano merlate.

Chi vuole approfondire la conoscenza del patrono della città deve visitare anche il Tempietto di Sant’Emidio.

Dove dormire in città: Palazzo dei Mercanti, situata nel centro storico in Corso Trento e Trieste 35, Ascoli, tel 0736256044, info@palazzodeimercanti.it, www.palazzodeimercanti.it. La dimora storica, 18 camere, è nata sulle spoglie di un’antica costruzione, che, nei secoli, ha ospitato il monastero delle monache di Sant’Egidio. Offre anche uno spazio benessere; - Residenza Cento Torri, via Costanzo mazzoni 4/6, Ascoli tel 0736255123, info@centotorri.com, www.centotorri.com. L’hotel boutique, 14 camere, nasce dalle scuderie di un antico palazzo nobiliare del ‘700 e dalla vecchia osteria della famiglia Tassi;

Dove mangiare in città: CI-BO SENDUICCERI’, Corso Trento e Trieste 27, Ascoli, se si vogliono provare ottimi panini gourmet - con carne, pesce, vegani o vegetariani - a pranzo o a cena (Info: www.senduicceri.com); DESCO, via Vidacilio 10, tel 0736250757, info@ildescoristorante.it, www.ildescoristorante.it.

Prodotti del territorio: olio extravergine di oliva biologico, tipico della provincia picena, prodotto, ad esempio, dalla Azienda Agrituristica Conca d’Oro di Alessandro Alessandrini, valle Chifenti 142, Appignano del Tronto, tel 073686326, griturismo@concadoro.com, www.concadoro.com. L’azienda coltiva 13.000 piante delle varietà Leccino, Pendolino, Frantoio ed Oliva Tenera Ascolana ed estrae l’olio con il frantoio aziendale; - vini rossi e bianchi, come quelli prodotti, a coltivazione rigorosamente biologica, dall’Agriturismo Il Sapore della Luna, Contrada Spiagge 23, Monteprandone, tel 073562141, info@cantinailsaporedellaluna.it, www.cantinailsaporedellaluna.it.

Info, eventi, pacchetti di visita della città e dei dintorni: Piceno Tour, Corso Mazzini 196, Ascoli, tel 0736251700, www.picenotour.it

Giovanni Scotti

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