Nella centralissima Piazza del Popolo di Ascoli Piceno, dal 1907 è uno dei luoghi più visitati da appassionati e turisti

Ascoli: il Caffè Meletti

  Food and beverage  

Il Caffè Meletti, uno dei 150 caffè storici italiani, ubicato ad Ascoli nella centralissima piazza del Popolo, accanto al Palazzo dei Capitani, è stato inaugurato il 18 maggio 1907 per volontà di Silvio Meletti, l’industriale di liquori noto per la produzione dell’Anisetta Meletti, che, due anni prima aveva rilevato la palazzina realizzata tra il 1881 e il 1884 per ospitare gli uffici della Posta e del Telegrafo, come testimoniano gli affreschi del sottoportico, che alludono alle funzioni postali.

Grazie all’opera dell’ingegner Enrico Cesari e del pittore decoratore Pio Nardini, che hanno salvato la facciata del palazzo, che, ancora oggi, si integra nel contesto urbanistico della piazza con portico ad arcate e finestre rinascimentali, il Caffè Meletti è una rara espressione dello stile Liberty nelle Marche, caratterizzato dalla ricchezza degli arredi, dallo splendore degli ornamenti e dalla raffinatezza delle pitture, che, ancora oggi, rendono unica l’atmosfera del locale.

Nel 1981 il Caffè Meletti è stato dichiarato dal Ministero dei beni culturali e ambientali Locale di interesse storico e artistico per la coerenza che lo lega alle strutture in un tutto inscindibile, per l’unitarietà, essendo rimasto, salvo qualche piccola variante, nello stato originario, per l’eleganza delle linee e del decoro che ne fanno un raro documento di stile liberty nella regione marchigiana, e perché luogo preferenziale di incontro socio-culturale che ha rivestito in passato e che oggi continua a mantenere, tanto da essere soprannominato il Senato.

Visitato, nel 1908 e nel 1910, da Re Vittorio Emanuele per acquistare l’Anisetta Meletti, il Caffè Meletti fu decretato “Fornitore della Real Casa”. Qui, Mascagni avrebbe iniziato a scrivere l’opera “Lodoletta”. Guttuso vi progettò la rivista “L’Orsa Maggiore”. Nel caffè sono passati, tra gli altri, Stuparich, Zandonai, Badoglio, Sartre, Hemingway e Trilussa che, goloso dell’Anisetta Meletti, scrisse Quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti

Dopo una chiusura che ne ha messo a rischio la continuità, nel 1996 il Caffè Meletti è stato acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che lo ha restituito alla città nel 1998, dopo un’attenta opera di restauro conservativo. I successivi adeguamenti strutturali e tecnologici, conclusi nel novembre 2011, hanno riportato il bar e il ristorante al prestigio e al fascino di un tempo.

Il Caffè Meletti è il luogo ideale dove trascorrere ogni momento della giornata in un ambiente ricco di storia, fascino ed eleganza.

L'ambiente interno e le decorazioni estetiche del Caffè Meletti rispondono al gusto liberty: ancora oggi sono presenti ed utilizzati gli originali arredi lignei lavorati ed intagliati. Vi sono, inoltre, grandi specchi a parete, divani rivestiti di velluto verde, piccoli tavoli rotondi con piano di marmo di Carrara e piede in pesante ghisa.

Nel soffitto della sala del piano terra, dipinto da Pio Nardini con la tecnica dell'affresco, tra il 1906 ed il 1907, troviamo putti tra rami di anice.

La giornata può iniziare nel Caffè assaporando le migliori tradizioni di pasticcera artigianale offerte dalle eccellenze del territorio. Per la pausa pranzo c’è il menu soft lunch, in alternativa ai piatti della tradizione da gustare, in estate, all’esterno, in Piazza del Popolo o, durante l’inverno, nella sala ristorante del primo e del secondo piano, con la terrazza, che si affaccia sulla splendida Piazza del Popolo, vero e prorio cuore pulsante della città di Ascoli. Il pomeriggio è il momento ideale per il gelato bio prodotto nei laboratori del Caffè, o per sorseggiare un tè con la biscotteria dei forni locali. Ogni momento della giornata, poi, è giusto per accompagnare i cocktail dei barman del Caffè con le deliziose olive ripiene ascolane di produzione propria, secondo l’antica ricetta originale. Infine, la cena, in sala o all’aperto, permette di gustare i piatti dello Chef marchigiano Roberto Di Sante, che, a seconda delle stagioni, propone un rinnovamento creativo dei piatti della tradizione locale, attraverso l’uso di materie prime freschissime e selezionate: l’uovo con tartufo e sale nero di carbone, la zuppetta di ceci sultano con anice stellato, i maccheroncini di Campofilone agli asparagi selvatici, le tagliatelle con guanciale, fave e piselli, il baccalà, il maialino da latte su letto di Anisetta, la brace, il fritto misto all’ascolana. Particolarmente ricca è la selezione di cantine locali.

Come già detto, l’edificio delle Poste e Telegrafi fu acquistato dalla famiglia Meletti, proprietaria della Ditta Silvio Meletti, nata nel lontano 1870 grazie all’operosità e l’ingegno del fondatore, Silvio Meletti, che lasciò gli studi per aiutare la madre nel lavoro: la madre gestiva un piccolo negozio, dove vendeva anche un distillato di anice fatto in casa, e Silvio Meletti, appassionatosi, ha realizzato nel 1870 una nuova ricetta, utilizzata anche oggi dai discendenti. La famiglia Meletti, giunta alla quinta generazione, è ancora l’unica proprietaria dell’azienda.

E’ nata così l’Anisetta Meletti, realizzata con l’anice verde (pimpinella anisum): un tipo di anice proprio dell’area del Mediterraneo, che, nella zona dell’Ascolano, ha particolari caratteristiche aromatiche grazie alle proprietà dei terreni argillosi. L’anice, particolarmente profumato, viene lavorato tramite distillazione discontinua a bagnomaria. Al distillato ottenuto viene, poi, aggiunta la parte “aromatica”, rappresentata dalla distillazione di altri aromi come frutti, semi e fiori, scelti e lavorati con cura.

Un prodotto, presto apprezzato dalla clientela, che all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1878 ottenne una Menzione Onorevole. L’Anisetta Meletti vinse medaglie d’oro anche nelle esposizioni di Ostenda, Torino e Atene e ad altri premi ancora a Parigi nel 1900, a Napoli, Roma, Milano, a Bruxelles nel 1910. Nel 1918 Silvio Meletti divenne il primo Cavaliere del Lavoro della città di Ascoli Piceno.

Un prodotto ... che si trova in tutto il mondo.

Info: Caffè Meletti - Piazza del Popolo 2, 63100, Ascoli Piceno - tel +390736255559 - www.caffemeletti.it

Giovanni Scotti

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