Rolex è nota in tutto il mondo per le sue performance e la sua affidabilità

Rolex: la storia di un mito

  Moda  

Lunedì 19 febbraio, a Milano, la Società Svizzera, fondata nel 1883, ha ospitato, nei suoi locali, l’evento Rolex e la sua storia, tra mito e realtà, nel corso del quale Gianpaolo Marini, Amministratore Delegato di Rolex Italia e quinto CEO del Gruppo Rolex dal maggio 2011, ha raccontato la storia di Rolex, un marchio che ha 110 anni di vita e che opera nel nostro Paese da 70 anni.

Rolex SA è una società svizzera, con sede a Ginevra, controllata dalla Fondazione Hans Wilsdorf, ente di beneficienza e non-profit. La Rolex, secondo i documenti dell'epoca, non può essere venduta né scambiata sul mercato azionario.

La Rolex è il maggior produttore di cronometri certificati, costruiti tutti in Svizzera nei 4 siti produttivi realizzati fra il 2000 ed il 2006: più della metà della produzione di orologi certificati da Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres (COSC) appartiene al gruppo.

Da oltre un secolo, gli orologi da polso Rolex non sono solo precisi, eleganti ed affidabili, ma accompagnano anche esploratori e campioni in tutto il mondo, dalle vette delle montagne più alte alle più remote profondità oceaniche.

La storia di Rolex - ha detto GianpaoloMarini - è indissolubilmente legata allo spirito pionieristico del suo fondatore, Hans Wilsdorf.

La storia ha avuto inizio nel 1905, quando Hans Wilsdorf, a soli 24 anni, creò a Londra la Wilsdorf & Davis, un’azienda specializzata nella commercializzazione di orologi (importava in Inghilterra i meccanismi svizzeri prodotti da Hermann Aegler e li assemblava in lussuose casse create da Dennison ed altri gioiellieri dell'epoca che vendevano i primi orologi da polso personalizzandoli con il proprio marchio), immaginando … un segnatempo che potesse essere portato al polso.

Di seguito cerchiamo di sintetizzare le tappe principali del cammino tecnico, commerciale, iconografico di questo grande marchio dell’orologeria svizzera.

Il 2 luglio 1908, in Svizzera, Hans Wilsdorf registrò il suo primo orologio, dandogli un nome corto, semplice, facile da ricordare e da pronunciare in tutte le lingue e che potesse essere inserito armoniosamente sui quadranti e sui movimenti. La caratteristica corona a 5 punte, simbolo storico della casa, invece, fu introdotta solo nel 1925.

Ho provato a combinare tutte le lettere dell’alfabeto, in ogni modo possibile. Avevo così a disposizione qualche centinaio di nomi, ma nessuno mi piaceva. - raccontava Wilsdorf - Fino a quando una mattina, mentre viaggiavo sul piano superiore di un omnibus trainato da cavalli, lungo la via Cheapside nella City di Londra, uno spiritello mi ha sussurrato all’orecchio: Rolex.

Nel 1910, proprio un Rolex fu il primo orologio da polso che ricevette il certificato svizzero di precisione cronometrica, rilasciato dall’Official Watch Rating Centre di Bienna. Quattro anni più tardi, nel 1914, il britannico Kew Observatory conferì a un orologio da polso Rolex il certificato di precisione di classe “A”, un privilegio, che, fino ad allora, era rimasto appannaggio esclusivo dei cronometri marini.

Nel 1926 Rolex creò il primo orologio resistente all’acqua e alla polvere: Oyster, un segnatempo dotato di una cassa sigillata ermeticamente, in grado di offrire una protezione ottimale al movimento. Per dimostrare che l’orologio era effettivamente impermeabile nel 1927 un Rolex Oyster attraversò incolume il Canale della Manica al polso di una giovane nuotatrice inglese, Mercedes Gleitze. La traversata durò circa 15 ore, durante le quali l’orologio rimase in ottime condizioni.

Nel 1931, poi, Rolex brevettò il primo meccanismo a carica automatica al mondo con rotore Perpetual: una vera e propria opera d’arte, progenitore di tutti gli orologi automatici moderni.

Di primato in primato, arriviamo a dopo la seconda guerra mondiale, quando nel 1945 viene lanciato l’Oyster Perpetual Datejust, il primo cronometro da polso automatico impermeabile al mondo ad indicare la data all’interno di una finestrella posta sul quadrante. Il Datejust, dotato di un bracciale Jubilé appositamente creato per l’occasione, di grande eleganza e immediatamente riconoscibile per la lunetta zigrinata, rappresenta il pilastro portante della collezione Oyster. Nato come orologio maschile, nel decennio successivo al suo lancio si declina anche in diversi modelli femminili.

Agli inizi degli anni ’50, Rolex sviluppò orologi in grado di fungere da veri e propri strumenti professionali le cui funzioni andavano ben oltre la semplice indicazione dell’ora. Erano orologi creati guardando alle nuove attività professionali, come le immersioni di profondità, l’aviazione, l’alpinismo e l’esplorazione scientifica. Questi strumenti riscossero profondo entusiasmo e si affermarono come gli orologi delle imprese impossibili. La spedizione guidata da Sir John Hunt, che nel 1953 conquistò la vetta del Monte Everest, ad esempio, era equipaggiata con orologi Oyster Perpetual, che si trasforma, così, in un’icona. Nel 1953, poi, fu lanciato il Submariner, il primo orologio subacqueo impermeabile fino a una profondità di 100 metri, la cui lunetta girevole consente ai sub di tenere sotto controllo i tempi di immersione. Con lo sviluppo dei voli intercontinentali negli anni ’50, gli aerei di linea cominciarono a passare con sempre maggiore rapidità da un fuso orario all’altro. Divenne allora di primaria importanza conoscere simultaneamente l’ora di diversi luoghi del mondo. Erano gli inizi della cosiddetta “jet age”, l’epoca dei voli a lunga percorrenza, e Rolex rispose alla sfida del tempo con un nuovo modello: il GMT‑Master, nato per rispondere alle esigenze specifiche dei piloti di linea. La sua caratteristica distintiva è la lunetta bicolore che permette di distinguere le ore del giorno da quelle della notte.

Nel 1956 è nato l’Oyster Perpetual Day‑Date, il primo orologio da polso che indica la data e il giorno della settimana per esteso all’interno di una finestrella sul quadrante.

Arriviamo così al Milgauss, presentato nel 1956, creato per resistere ai campi magnetici fino a 1000 gauss e soddisfare le esigenze della comunità scientifica: una campana interna, realizzata in speciali leghe ferromagnetiche e composta di due parti, una avvitata al movimento e l’altra alla cassa, protegge il movimento del Milgauss dalle interferenze magnetiche.

Grazie ad una serie di test estremamente rigorosi compita nel corso degli anni ’50, Rolex riuscì a realizzare un orologio in grado di resistere alle condizioni esterne più estreme, incluse quelle del Challenger Deep, il punto più profondo della Fossa delle Marianne. Nel 1960, il batiscafo sperimentale Trieste si immerse con successo presso la Fossa delle Marianne, la depressione più profonda al mondo nota all’uomo. Guidato dal luogotenente Don Walsh, accompagnato da Jacques Piccard, il batiscafo Trieste ha stabilito un record nella storia delle immersioni oceaniche in profondità.

Nel 1963, fu lanciato il Cosmograph, un cronografo di nuova generazione, cui fu subito attribuito un nome iconico: Daytona. Robusto e impermeabile, concepito come strumento d’avanguardia a disposizione dei piloti di endurance, il Cosmograph Daytona presenta, sulla lunetta, una scala cronometrica destinata al rilevamento della velocità media.

Per celebrare il 50° anniversario dell’Oyster e rendere omaggio a chi ha il coraggio e la determinazione di affrontare le grandi sfide della società contemporanea, Rolex ha creato i Rolex Awards for Enterprise: una serie di premi destinati a sostenere progetti nuovi o in corso, realizzati in qualsiasi angolo della terra al fine di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali o di proteggere il patrimonio ambientale e culturale. I progetti premiati da Rolex toccano tutti gli aspetti della vita umana e migliorano le conoscenze o le condizioni di vita degli abitanti del pianeta.

Rolex continua la sua ricerca, svelando sempre nuovi ed innovativi modelli, come, ad esempio, l’Oyster Perpetual Sky‑Dweller, un capolavoro tecnologico destinato ai grandi viaggiatori. All’interno dell’imponente cassa di 42 mm, infatti, propone un secondo fuso orario tanto intuitivo da leggere quanto semplice da utilizzare e un calendario annuale particolarmente innovativo chiamato Saros, in riferimento all’omonimo fenomeno astronomico, cui si ispira, che richiede un’unica correzione della data all’anno. Per consentire di regolare le diverse funzioni con semplicità e rapidità, lo Sky‑Dweller prevede, inoltre, un’interfaccia innovativa: la lunetta girevole Ring Command.

Il 26 marzo 2012 il regista ed esploratore del National Geographic James Cameron è sceso nella Fossa delle Marianne, realizzando la più profonda immersione in solitaria di tutti i tempi, l’unica dopo quella compiuta dai due uomini del batiscafo Trieste nel 1960. Un solo passeggero ha partecipato a entrambi i viaggi: un orologio Rolex.

Dal 2013, infine, la Rolex è il cronometrista ufficiale della Formula 1.

Giovanni Scotti

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