La ricostruzione storica di uno dei tratti più antichi e affascinanti di Milano. Dalla realizzazione del primo tratto navigabile, che risale alla seconda metà del XII secolo, fino ai geniali progetti di Leonardo sul sistema di chiuse per ovviare al problema del dislivello, per arrivare al recente "progettoparco della Martesana".

“Omaggio ai Navigli - L’acqua e la città”: un volume di Massimiliano Finazzer Flory

  Cultura e Spettacoli  

Il libro è nato in occasione della mostra “La nuova greenway di Milano. Il rinnovamento verde nell’area dei Navigli”, tenuta a Milano, in piazza San Fedele, tra maggio e giugno 2006, promossa dal Gruppo Statuto con il patrocinio del Comune di Milano.

Con questa iniziativa si è voluto ripensare al rapporto tra acqua e verde, tra acqua e natura per riaccendere nuovi interessi e valori intorno a uno spazio cittadino simbolico e vitale.

Con un ricco apparato storico-iconografico, la città viene qui riletta anche attraverso le categorie della soglia e della metamorfosi: codificando, da una parte, in termini di memoria “ciò che è stato” e, dall’altra, rilanciando in termini di futuro, suggestioni e pensieri sulle architetture, sulla storia, i volti e le voci delle persone che animano e vivono i Navigli.

Nella presentazione di Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, leggiamo  “Di Milano i Navigli sono i simboli, unitamente al Duomo, alla Scala e alla Galleria. Essi sono “canali” di comunicazione culturale, non soltanto opera di ingegneria idraulica. I Navigli mostrano i segni di una profonda evoluzione territoriale e urbana. [...] Luogo di bellezza perduta e irrisarcibile, i Navigli possono, tuttavia, sopportare progetti di trasformazione urbana compatibili con il mantenimento della loro identità. Serve, ora, soprattutto, avere un diverso coraggio. Anche per ritrovare gli stimoli di un’estetica baudelairiana che “una città formicolante e piena di sogni” come Milano non teme. Occorre percepire non solo lo spirito ma anche il senso del tempo. Saper guardare, vivere, ascoltare Milano scevri da vizi ideologici. Proprio negli ultimi anni, nel mondo dell’arte contemporanea e del cinema, gli artisti sono tornati a guardare con interesse ai Navigli, luogo di produttive contraddizioni. Per questo va colta la sfida che pongono i Navigli alle istituzioni: coniugare creativamente le logiche della modernità con i valori della tradizione, per la città e con la città

Il libro in brossura è edito da Skira, nella collana Architettura, ha 112 pagine e 50 bicromie.

Giovanni Scotti

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