Findomestic: il welfare casalingo pesa sui consumi

04/12/2015


Mercoledì 2 dicembre, a Milano, è stata presentata la ventiduesima edizione dell’Osservatorio Findomestic, che, quest’anno, ha preso in esame due grandi temi: l’invecchiamento della popolazione e l’aumento degli stranieri nel nostro Paese e, conseguentemente valutato le loro implicazioni su stili di vita e consumi e le percezioni connesse.

Per quanto concerne il tema dell’invecchiamento della popolazione, l'Osservatorio Findomestic ha riscontrato che, negli ultimi 40 anni, gli over "65enni" sono più che raddoppiati: mentre nel 1971 erano 6 milioni, ora sono ben 13milioni, rappresentando il 21,7% della popolazione e, secondo le proiezioni, nel 2050 saranno il 33%. Per questo, secondo il 67% degli italiani ci saranno difficoltà a pagare le pensioni a tutti, si avrà una società che spenderà di più in assistenza sociale e sanità pubblica e meno produttiva. Il 34% delle famiglie italiane, vale dire una famiglia su tre, ha un anziano con necessità di assistenza giornaliera o parziale e, nel 77% dei casi ad occuparsene sono soprattutto i figli nel 50% delle situazioni, le badanti (21%), il coniuge (16%), altri parenti (14%), o la casa di riposo (13%). Dall’indagine risulta che la spesa media mensile per nucleo famigliare dedicata all'assistenza degli anziani è di 689 euro, una spesa che vale mediamente il 38% del budget famigliare. Per il 43% degli intervistati i costi arrivano ad assorbire fino al 50% del reddito (nel caso di importi pari a 1400 euro). In questa economia di scambio gli anziani svolgono un ruolo attivo dal momento che il 31% degli italiani over 65 dà una mano in famiglia ai figli e ai nipoti: il 71% si occupa dei nipoti, mentre il 31% aiuta direttamente i figli. Il loro contributo medio mensile stimato è di circa 385 euro per nucleo famigliare. Gli anziani, quindi, non sono solo un fattore di assorbimento di risorse economiche, un peso, ma costituiscono anche una preziosa risorsa: per quasi una famiglia su cinque, infatti, essi rappresentano un aiuto importante (19%). Il 77% del campione crede che la società non riconosca il valore delle persone che sono avanti negli anni. Secondo l'Osservatorio di Findomestic la attuale “silver generation”, supportata da una politica di generoso welfare sociale, lascerà il posto ai senior di domani, che sono piuttosto una “bronze generation”, con una prospettiva di vita estremamente ansiogena per il peggioramento radicale del welfare, con meno figli e meno supporti di oggi, particolarmente orientata a ricercare e a mantenere una connessione con le nuove generazioni.

Per quanto concerne il tema degli stranieri residenti nel nostro Paese, il dato sorprendente della ricerca dell'Osservatorio Findomestic è che solo un quinto degli italiani sa quantificare la presenza degli stranieri in Italia e ben 4/5 ne sovrastima il numero che è di 5.000.000 nel 2015, vale a dire l'8% della popolazione totale. Per il 42% degli intervistati parlare di "immigrati" evoca pensieri che spaziano nella sfera della diffidenza, mentre nel 61% fa pensare all'area positiva dell'arricchimento/risorsa e a quella delle difficoltà che i migranti incontrano nel loro inserimento e alle motivazioni che li hanno spinti alla fuga dai paesi di origine. Le principali conseguenze della loro presenza sono considerate l'emergere di una società multietnica e multiculturale, in parte meno sicura, ma che certamente fa più figli.

Secondo il 53% del campione l'aumento dell'età media e i flussi migratori porteranno cambiamenti negli stili di consumo: l'invecchiamento della popolazione impatterà, in particolare, su generi alimentari, sistemi di pagamento e sul settore del tempo libero, mentre l'aumento degli stranieri impatterà su cibo e bevande, abbigliamento e casa.

Nel corso della conferenza stampa è stata anche presentata la tradizionale analisi dei mercati dei beni durevoli: il 2015 ci restituisce uno scenario dei consumi positivo. Il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori, e l'aumento del potere di acquisto, alimentato dalla bassa inflazione hanno sostenuto la ripresa della spesa delle famiglie italiane che ha portato per il 2015 ad un incremento dei consumi totali stimato nell'ordine dell'1,0%, con il comparto dei beni durevoli caratterizzato ancora una volta dalla dinamica più vivace (+7,0%).

Info: www.osservatoriofindomestic.it