Milano - Abu Dhabi Business Forum

19/05/2016


Ieri, mercoledì 18 maggio, l’Hotel Principe di Savoia in Piazza della Repubblica a Milano ha ospitato il primo “Milano - Abu Dhabi business forum”, organizzato e promosso da EFG Consulting, società di consulenza strategica per l’internazionalizzazione nel medioriente, fondata e presieduta dal Prof. Giovanni Bozzetti, referente unico per l’Italia della Camera di Commercio di Abu Dhabi.

Il forum ha rappresentato una concreta possibilità per le aziende italiane di mettersi in mostra ed aprirsi al mercato del golfo arabo con reciproci investimenti.

Oltre al Prof. Bozzetti sono intervenuti al forum i vertici della Camera di Commercio di Abu Dhabi - il Presidente S.E. Mohamed Thani Al Rumaithi, il Vicepresidente S.E. Ebraheem Mahmood Al Mahmood e il Direttore Generale S.E. Mohamed Helal Al Muhairi - a capo di una delegazione di oltre trenta tra i più importanti imprenditori locali, tra cui il CEO di Khalifa Fund, il CEO di Abu Dhabi Ports, il CEO di Media Zone Authority & Twofour54, il CEO di Abu Dhabi Tourism, i Chairmen di Gulf Oil Field Services e di Afhad Holdings. Significative anche le presenze di Emirates Global Aluminum, della Vice Chairperson dell’Abu Dhabi Businesswomen Council e di altri importanti gruppi industriali.

Hanno preso parte al forum oltre 200 le aziende italiane, come, ad esempio, Boscolo e Bulgari Hotel, le pizzerie milanesi Spontini, la prestigiosa gastronomia Peck, i Fratelli Rossetti, Brick’s, il gruppo Percassi, Banca Esperia, Popolare di Sondrio, il Fondo Quercus, Chateu D’Ax e Uno Più.

Gli Emirati Arabi Uniti e, in particolare l’emirato di Abu Dhabi - ha dichiarato Giovanni Bozzetti - stanno mostrando di essere un contesto di sviluppo per ben altri settori anche grazie al fatto di essere il principale hub logistico mondiale. La previsione di crescita dell’economia “non-oil” di Abu Dhabi è stimata fra il 6 e l’8 per cento per I prossimi 20 anni, per arrivare al 65% nel 2030.

Sette i settori di prevalente interesse per l’export italiano: real estate e costruzioni; trasporti e logistica; ospitalità e turismo; moda e gioielleria; design e arredo; ristorazione e gastronomia; media e entertainment per un mercato che, nel 2015, valeva 46 miliardi di dollari, con una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente.

Il prodotto italiano - ha aggiunto Bozzetti - gode di un largo prestigio in tutto il Paese e gli esportatori italiani possono sempre più guardare agli Emirati come un trampolino di lancio per la penetrazione commerciale in altri mercati del Golfo e del Medio Oriente oltre che del sub continente indiano.

Dopo il crollo del contributo del settore petrolifero all’economia nazionale, passato dal 55% nel 2013 al 51% nel 2014, oggi gli Emirati Arabi Uniti puntano ad una diversificazione delle attività economiche. Il settore immobiliare rappresenta la più alta percentuale di investimenti diretti esteri nell’emirato, seguito da quelli dell’industria manifatturiera e dell’acqua e della elettricità. Promettenti anche il comparto della moda e del turismo, in forte crescita, anche in vista di Expo Dubai 2020: ad Abu Dhabi sono in costruzione circa 150 alberghi 3 e 4 stelle.

La sicurezza nell’investire ad Abu Dhabi in particolare - ha concluso Bozzetti - è data anche dal fatto che l’emirato è sede di uno dei principali fondi sovrani a livello mondiale: ogni anno, circa il 70% di qualsiasi avanzo del bilancio statale viene devolto all’Abu Dhabi Investment Authority, il secondo più grande fondo sovrano al mondo, con 773 miliardi di asset a partire dal 2015 e investimenti diversificati. Negli ultimi 5 anni gli investimenti diretti esteri ad Abu Dhabi sono arrivati a circa 30 miliardi di dollari.