Bormio candidata come Gastronomic Resort of the Year

20/09/2016


Il prossimo 27 ottobre a Londra, nel prestigioso spazio del Battersea Evolution, saranno annunciati i vincitori del premio “World Snow Awards 2016” , istituito dalla rivista inglese Telegraph Ski and Snowboard. la più venduta rivista inglese dedicata allo sci che, da cinque anni, premia i top performer delle vacanze bianche a livello mondiale.

Quet’anno nella sezione “Gastronomic Resort of the Year”, nella cinquina delle migliori destinazioni di montagna per l’offerta gastronomica figura anche la località valtellinese di Bormio, situata a 1.225 metri di altitudine, in un ampio anfiteatro naturale al centro delle Alp: un paradiso per gli amanti dello sport (180 chilometri di piste di sci alpino, nordico e snowboard, con possibilità in estate di sciare sul ghiacciaio del Passo dello Stelvio, ed oltre 600 chilometri di tracciati da percorrere con la propria mountain bike, a piedi o a cavallo, il campo da golf di nove buche, il palazzo del ghiaccio, la pista di curling), della natura, dell’arte e della cultura. Senza dimenticare le calde acque termali dei centri di Bormio Terme, Bagni Nuovi e Bagni Vecchi conosciute fin dai tempi degli antichi Romani.

Concorrenti diretti della località italiana sono i centri invernali dii Park City e Steamboat (Usa), Whistler Blackcomb (Canada) e Saint Martin de Belleville (Francia).

Bormio si è guadagnata la nomination grazie a specialità uniche, figlie di una montagna davvero generosa: il latte degli alti pascoli, i saporiti formaggi come il morbido Scimudin e il Casera, perfetto mescolato alla polenta durante la cottura e letteralmente strepitoso con il miele, i salumi e gli insaccati, come la bresaola, i salamini di cervo, la slinziga (sorta di bresaola prodotta in pezzature più piccole e dal sapore più deciso), i pizzoccheri fatti a mano, gli sciatt, le salsicce ai ferri, le costine di maiale e i salmì di cacciagione con polenta taragna, la mènéstra de mak (zuppa d’orzo), il taroz (purè di patate e fagiolini, con formaggi) e la bisciola, il panettoncino valtellinese farcito con uva sultanina, noci e fichi secchi.

Dalle alte quote arrivano anche le profumate erbe alpine - come l’achillea moscata, le bacche di ginepro, l’assenzio e le radici di genziana - la cui infusione in botti di rovere è alla base del famoso Amaro Bràulio, prodotto bormino al 100%, creato 140 anni fa dal farmacista Francesco Peloni, o la Taneda, il digestivo fatto con gli omonimi fiori che si raccolgono nei prati a oltre 2.000 metri di altitudine.

Altri prodotti completamente “made in Bormio” sono le deliziose caramelle Brielli prodotte nel piccolo stabilimento in centro paese.

Sempre in tema di gastronomia bormina, non si può dimenticare la stella Michelin dello chef Antonio Borruso del Ristorante Umami, che propone una stimolante rivisitazione della tradizione culinaria locale, come, ad esempio, il pizzocchero sferico con insalatina di verza e grano saraceno croccante.

Info: www.bormio.eu - info@bormio.eu