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Milano, Eataly: La piazza dei produttori
Da ieri, 16 febbraio, ogni mese, Eataly accoglie nei suoi spazi i piccoli produttori del territorio. i piccoli artigiani che portano il frutto del loro lavoro nei luoghi di vendita: è così possibile acquistare direttamente dalle loro mani ciò amiamo portare sulle nostre tavole, ascoltare le loro storie e la narrazione della loro arte.
Sul palco di Eataly Smeraldo, le piccole aziende lombarde, selezionate da Slow Food, propongono un momento di vendita alternativa ed esperienziale, momenti di didattica e degustazione che accompagnano i clienti alla scoperta delle materie prime.
Ogni settimana i produttori della Lombardia presentano eccellenze autoctone, che, per tradizione, nascono nella nostra regione. Una filiera diretta dal produttore al consumatore, senza alcun intermediario. Un mercato contadino che porta la campagna direttamente in città.
“La piazza dei produttori” per Eataly è un'occasione per trovare nuovi prodotti artigianali fuori dalla logica della grande distribuzione, piccole realtà da tutelare e diffondere in modo unico e alternativo. Un'occasione per tutti di scoprire, in uno stesso luogo, produttori capaci di proporre grandi sapori , figli di tradizioni coltivate e tramandate di generazione in generazione.
Da ieri, 16 febbraio, fino a domenica 19, si possono incontrare le seguenti aziende: la rovettese Cà di Lene (info@cadilene.it), con il suo mais rosso; Picchioni (www.picchioniandrea.it), che, in un fazzoletto di 10 ettari nella Valle Solinga, produce dall’800 vini; la pontremolese Testarolando (www.testarolando.com) che nei “testi” di ghisa produce il Testarolo; l’azienda Alessandro Rubis (www.facebook.com/Azienda-Agricola-Rubis-Alessandro-975787189202442/), che, nella Valle D’Astino, produce insaccati secondo gli usi bergamaschi; la FronteMura (www.frontemura.com), che, nel Parco dei Colli del Comune di Bergamo, produce vini dagli sviluppati profumi ed aromi; Il Tempio della Lumaca (www.facebook.com/iltempiodellalumaca/), che promuove un’allevamento zootecnico poco conosciuto, l’elicultura.
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