Milano: 38esimo Congresso nazionale della Società italiana di cardiologia interventistica

09/10/2017


Da domani, martedì 10, a venerdì, 13 ottobre, a Milano, presso il MICO, si svolgerà il 38esimo Congresso nazionale della Società italiana di cardiologia interventistica (GISE) in cui saranno celebrate due innovazioni tecnologiche che hanno rivoluzionato la cura delle malattie cardiache: l’angioplastica coronarica o PCI (percutaneous coronary intervention), che compie 40 anni, e la sostituzione pervia transcatetere della valvola aortica o TAVI (transcatheter aortic valve implant), che ne festeggia 15.

Il primo intervento di angioplastica, infatti, è stato eseguito in Italia nel 1981 e in quell’anno è nato anche il registro dei dati di attività GISE, vale a dire il Rapporto annuale che raccoglie e analizza gli esami diagnostici, gli interventi coronarici, vascolari e strutturali che vengono eseguiti nei centri di emodinamica italiani.

La TAVI, invece, messa a punto nel 2002 è stata impiegata in Italia per la prima volta nel 2007. La procedura è in rapida e continua evoluzione, tanto che poco più di un mese fa le Società Europee di Cardiologia e di Chirurgia cardio-toracica (ESC ed EACTS) hanno aggiornato le linee guida per il trattamento delle malattie valvolari cardiache, raccomandando l’estensione della TAVI ai pazienti con stenosi aortica a rischio intermedio, mentre sino ad oggi era riservata alle persone non operabili o a rischio elevato per l’intervento di cardiochirurgia.

Si tratta di due procedure salvavita che, per ragioni diverse, hanno cambiato il mestiere del cardiologo, contribuendo a sviluppare un nuovo profilo professionale la cui attività e le cui competenze sono sempre in maggiore espansione: il cardiologo interventista. - ha spiegato Giuseppe Musumeci, Presidente GISE - Dal punto di vista del paziente, l’angioplastica ha abbattuto la mortalità causata da infarto del miocardio di oltre il 20 per cento, salvando 1 vita ogni cinque persone colpite, grazie alla possibilità di fare nello stesso momento diagnosi e trattamento. - ha proseguito Musumeci - La TAVI permette di intervenire in caso di stenosi aortica, ossia il restringimento dell’apertura della valvola che impedisce un corretto flusso del sangue dal cuore all’aorta, in maniera minimamente invasiva, e, soprattutto, in quei pazienti nei quali per le più svariate ragioni non è possibile un intervento classico di cardiochirurgia.

Nel corso del congresso saranno presentati i dati del Registro di attività Gise che attestano che l’Italia è all’avanguardia in Europa nell’angioplastica salva-infarto, mentre è in ritardo nelle procedure più innovative, frenata da ragioni amministrative.

Disponiamo di uno straordinario database che valuta oltre 353mila interventi di diagnosi e cura effettuati in 266 centri. Una raccolta sistematizzata, che GISE mette a disposizione di chi amministra la sanità, perché il nostro obiettivo finale è di contribuire all’appropriatezza e alla qualità delle cure, attraverso l’ottimizzazione di tutte le risorse disponibili. - ha detto Sergio Berti, Presidente della Fondazione GISE - L’obiettivo che GISE si propone è di contribuire a un nuovo modello di welfare sanitario condiviso con tutti gli attori con i quali i clinici si confrontano ogni giorno: i pazienti, gli amministratori, i decisori politici. Un progetto ambizioso, che poggia le basi sulla consapevolezza di un quadro più che positivo, dal punto di vista clinico, dell’offerta ai cittadini.

Info, programma del congresso. Società italiana di cardiologia interventistica (GISE) - www.gise.it