Simpef: non sottovalutate la naturale ingenuità dei vostri figli

20/10/2017


Domani, sabato 21 ottobre, dalle 9.30 all3 18.00, a Milano, presso l’Auditorium Testori, in Piazza Città di Lombardia 1, si svolgerà il sesto Convegno Nazionale del Sindacato Medici Pediatri di Famiglia (SiMPeF) dal titolo Il Pediatra di Famiglia tra presente e futuro - Qualità delle cure in età pediatrica: un progetto da sostenere e difendere, che non tratterrà solo aspetti sindacale e professionali (ci sarà anche una postazione ENPAM), ma avrà anche un momento formativo, approfondendo luci ed ombre dei fenomeni del cyberbullismo e della dipendenza dalla tecnologia tra bambini e adolescenti.

Il cyberbullismo, lo ricordiamo, è la forma di bullismo attuato attraverso la rete, con l’invio di messaggi offensivi, immagini umilianti diffuse via mail, chat o sui social network. A differenza di quanto avviene nel bullismo tradizionale,in questo caso la prepotenza è indiretta, mai faccia a faccia tra la vittima e il bullo. Il cyberbullismo può essere potenzialmente più dannoso del bullismo per la rapidità di diffusione e la possibilità di raggiungere un numero molto più elevato di spettatori.

Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale adolescenza, il 98% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni possiede uno smartphone personale e il 30% ha avuto modo di utilizzare uno smartphone già a partire dai 18/24 mesi di età. Già intorno ai 9 anni, poi, viene usato il primo cellulare, vi è il primo accesso ad internet e viene aperto il primo profilo social.

Il fenomeno, di per sé non deve preoccupare, sta nella normale evoluzione delle cose. - ha detto Rinaldo Missaglia, Segretario generale del Sindacato medici pediatri di famiglia - Deve, però, cambiare l’attenzione che i genitori dedicano ai propri figli, circa l’accesso alle tecnologie. Infatti, l’evoluzione tecnologica porta con sé una serie di problematiche e pericoli che hanno come bersaglio i più giovani, facili prede per la naturale ingenuità di questa età. I genitori devono essere consapevoli che il proprio bambino o la bambina, quando usa un cellulare o un computer, può andare su Internet, accedere alle chat, rischiare incontri potenzialmente pericolosi,.

L’argomento sarà affrontato con i colleghi psichiatri infantili e gli esperti del Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni della Polizia di Stato, non solo per inquadrare il fenomeno e conoscerlo così meglio, ma anche per poter sensibilizzare i genitori che troppo spesso mostrano scarsa consapevolezza di tutto ciò.

Al di là dei chiari problemi di bambini e adolescenti che subiscono abusi, infatti, cresce il disagio psicologico e questo lo misuriamo nel crescente numero di casi che vediamo nei nostri ambulatori. - ha aggiunto Monica de Angelis, Direttore scientifico del Dipartimento formazione SiMPeF - Per questo, abbiamo deciso di dedicare una delle sessioni principali del nostro convegno nazionale al tema cyberbullismo e dipendenza dalla tecnologia.

Tra le competenze dei Medici Pediatri di Famiglia, infatti, rientra anche il ruolo di educatori e consiglieri per i genitori.

Secondo il Rapporto Istat sul bullismo tra i giovanissimi, pubblicato lo scorso anno, tra i ragazzi e gli adolescenti che usano il cellulare o navigano su Internet, il 5,9 per cento ha denunciato di avere subìto atti di cyberbullismo, con le ragazze vittime più frequenti: 7,1 per cento rispetto al 4,6 per cento dei ragazzi.

Questo fenomeno, come quello della dipendenza da tecnologia, è fortemente connaturato al fatto che quella dei millennials è la prima generazione che cresce in una società nella quale è naturale essere sempre connessi (social network addiction, dipendenza da connessione, aggiornamento e controllo del proprio profilo, friendship addiction, spasmodica ricerca di nuove amicizie virtuali, alla dipendenza da videogioco, vamping, ossia il trascorrere numerose ore notturne sui social media a parlare e giocare).

L’effetto sulle età più precoci dell’uso e dipendenza dal cellulare e dal computer è sottovalutato dai genitori, che spesso inconsapevolmente lo avallano e sostengono.- ha aggiunto Cinzia Bressi, professore associato di psichiatria all’Università degli Studi di Milano e Vice-Presidente del Centro Mafalda OggiDomani for Children Adolescents - Non solo è dimostrato che non vi sono miglioramenti nelle performance con tali strumenti, ma al contrario esistono elevati rischi di disagio psicologico per una dipendenza che può divenire totale.

Domani, nel corso del convegno, sarà presentato anche il caso di un ragazzo autistico, oggi sedicenne, che, proprio grazie a Facebook, è riuscito a stabilire un contatto e un rapporto con il mondo esterno.

Info, programma, cretifi formativi: www.simpef.it.