Confindustria Digitale, partner del Governo per la crescita

13 dicembre 2011


L’economia digitale è la chiave per riavviare la crescita. - ha detto Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale - La nuova Federazione sarà soggetto attivo per promuovere il grande cambiamento che l’Ict può indurre nel Paese. Al Governo e alla Regioni proponiamo un piano d’azione per raggiungere in Italia entro il 2013 gli obiettivi dell’agenda digitale europea.

L’affermazione è stata fatta nel corso della presentazione odierna alla stampa di Confindustria Digitale, la nuova federazione che raggruppa sotto un’unica rappresentanza industriale la filiera dell’Ict. La Federazione, infatti, è costituita da Assotelecomunicazioni-Asstel, l’associazione delle imprese di Telecomunicazioni, Assinform in rappresentanza  dell’Information Technology, Anitec che riunisce i produttori di tecnologie e servizi di Ict e Consumer Electronics, Aiip associazione degli Internet Provider, Assocontact, l’associazione delle imprese di contact center in outsourcing. Ad essa fanno capo imprese per un totale di oltre 250.000 addetti che realizzano un fatturato annuo che supera i 70 miliardi di euro.

dell’incontro in cui è stato eletto il Consiglio l’organo che affiancherà Stefano Parisi alla guida.

Oltre a Parisi e ai due vicepresidenti, Paolo Angelucci (presidente Assinform) e Cristiano Radaelli (presidente Anitec), il Consiglio direttivo di Confindustria Digitale vede, per i prossimi due anni, la partecipazione dei vertici dei principali gruppi internazionali e aziende nazionali del settore dell’Ict, per un totale di 30 consiglieri. Sono membri del Consiglio: Fabio Benasso, ad Accenture; Paolo Nuti, Presidente Aiip; Gianluca Baini, ad Alcatel-Lucent Italia; Alberto Tripi, Presidente Almaviva; Luca D’Ambrosio, presidente Assocontact; Corrado Sciolla, ad Bt Italia; David Bevilacqua, ad e vicepresidente corporate Cisco Systems; Paolo Aielli, ad Elsag Datamat; Rosario Amodeo, vice presidente esecutivo Engineering Ingegneria Informatica; Cesare Avenia, Presidente Asstel; Carlo D’Asaro Biondo, presidente Seemea Google Italia; Paolo Castellacci, presidente Gruppo Sesa; Vincenzo Novari, ad H3G; Alessandra Brambilla, vicepresidente e general manager HP Italiana; Roberto Loiola, vicepresidente Huawei Technologies Italia; Nicola Ciniero, presidente Ibm Italia; Alberto Trondoli, ad Metroweb; Pietro Scott Jovane, presidente e ad Microsoft Italy; Luigi Freguia, ad Oracle Italia; Tatiana Rizzante, ad Reply; Carlo Tagliaferri, presidente e ad Selta; Antonio Caroppo, ad Sielte; Laura Cioli, Chief Operating Officer Sky Italia; Salvatore Paparelli, ad Sony Italia; Oscar Cicchetti responsabile Strategy Telecom Italia; Renato Soru, ad Tiscali; Patrizio Mapelli, ad Value Team; Paolo Bertoluzzo, ad Vodafone Omnitel; Ossama Bessada, ad Wind Telecomunicazioni; Alessandro Zucchetti, presidente Zucchetti.

Confindustria Digitale si propone come partner del Governo e delle Regioni per promuovere in Italia l’economia digitale, passaggio fondamentale  affinché il Paese riprenda la via della crescita e dello sviluppo.- ha proseguito Parisi - Al percorso per raggiungere entro il 2013 l’equilibrio di bilancio va, perciò, affiancato un piano d’azione che, entro 24 mesi, traduca in misure concrete l’Agenda digitale, portando l’Italia in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea.

Il piano dovrà accelerare lo switch off delle funzioni pubbliche dalla carta al web completando il programma e-Gov 2012; puntare sull’e-commerce per far crescere le capacità competitive delle imprese del Made in Italy; promuovere il venture capital e le start up nel campo dell’innovazione digitale; definire un efficace quadro regolatorio e normativo, principalmente su privacy e diritto d’autore; attuare i progetti di Smart City; coprire il digital divide nei distretti industriali con la fibra ottica e nelle aree residenziali con l’Lte. Confindustria Digitale è direttamente coinvolta nella definizione e realizzazione del piano e nei prossimi  giorni si propone di incontrare il Governo per illustrare le proposte e le iniziative che intende intraprendere.

Non andremo a chiedere soldi pubblici, - ha affermato il presidente Parisi - ma a proporci come soggetti attivi del grande cambiamento che l’Ict può indurre nel Paese e a offrire tutta la nostra collaborazione affinché lo sviluppo del digitale diventi una priorità anche del programma di governo, investendo le istituzioni centrali e quelle locali fino al più piccolo dei comuni italiani.