Diabete e salute orale: una relazione pericolosa, sconosciuta a 6 pazienti su 10

10/05/2018


Ieri, 9 maggio, a Milano, l’Associazione italiana diabetici (Fand) e l’Accademia italiana di odontoiatria protesica (Aiop) hanno presentato una interessante indagine sulla salute orale della persona con diabete, ed un decalogo, annunciando anche l’avvio della campagna Il diabete e i miei denti, che prevede la diffusione di materiale divulgativo sui siti web di Fand e Aiop e in tutte le sedi di Fand, incontri formativi sul territorio con la partecipazione dei dentisti Aiop e consulenze telefoniche gratuite fornite dagli odontoiatri ai soci Fand.

L’indagine, condotta fra ottobre 2017 e gennaio 2018 su 270 uomini e donne con diabete, di età superiore a 30 anni, dall’Associazione Italiana Diabetici (FAND) e l’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (AIOP) ha fotografato il livello di consapevolezza dei diabetici circa l’impatto che la malattia ha sulla bocca e i denti, analizzando i disturbi più comuni, i comportamenti adottati e il rapporto con il dentista.

Le ‘relazioni pericolose’ fra diabete e bocca, dimostrate dalla scienza, sono sconosciute a ben 6 italiani su 10: solo il 42% dei pazienti diabetici è consapevole del legame e il 49% non ha mai ricevuto informazioni sul tema. Eppure, il 28,5% definisce “problematica” la propria salute orale, il 76% ha perso uno o più denti naturali (il 10% tutti) e molti hanno sperimentato sanguinamenti (43%), retrazioni gengivali (27,4%), secchezza delle fauci (35,6%), alitosi (25,6%) e ulcere (20,4%).

Albino Bottazzo, presidente dell’associazione pazienti, ha ricordato che già nel 2012 il Piano nazionale diabete aveva introdotto le patologie del cavo orale tra le aree prioritarie su cui intervenire. Ora, i dati della ricerca confermano quanto sia urgente avviare una campagna educazionale che affronti l’argomento in modo organico e scientifico.

Dalla ricerca risulta che l’82% dei diabetici non ha da tempo un dentista di fiducia, il 36% ci va appena ogni 2 anni o anche più raramente e soltanto il 24,5% lo fa ogni 6 mesi. Invertire il trend è cruciale. - hanno sottolineano gli esperti - Attraverso l’esame del cavo orale, infatti, uno specialista attento può intercettare segni di pre-diabete e contribuire a diagnosticare precocemente la patologia.

In base alle risposte degli intervistati, le complicanze più frequenti del diabete riguardano occhi (76%), piedi (65,6%) e cuore (63,7%); quelle che interessano denti e gengive sono le meno citate (42,2%) e quasi un paziente su 4 ritiene che i diabetici non necessitino di controlli più frequenti dal dentista. Il 76,3% si lava i denti a fine pasto, però solo uno su 4 usa spesso il filo interdentale e soltanto uno su 5 esamina con cura il cavo orale.

La ricerca - ha commentato Paolo Vigolo, presidente di Aiop - svela una sostanziale mancanza degli strumenti cognitivi indispensabili alla persona diabetica per preservare nel tempo l’integrità della bocca. L’odontoiatra deve contribuire a colmare queste lacune, spiegando, per esempio, che le persone con diabete presentano scarsa resistenza ai batteri e ridotta salivazione, specie in assenza di un buon controllo glicemico. Ciò le rende più vulnerabili a secchezza delle fauci, infezioni orali, micosi, infiammazioni gengivali, parodontite: condizioni che a loro volta possono innalzare la glicemia. Un circolo vizioso che tuttavia non compromette la possibilità di cura. - ha precisato Vigolo - Al paziente va detto che i suoi denti si possono curare con le stesse probabilità di successo che ha la popolazione generale, purché ci si rechi regolarmente dall’odontoiatra. Se il diabete è ben compensato, infatti, si possono inserire con buoni risultati anche gli impianti dentali.

Secondo la ricerca, fra i diabetici che hanno perso dei denti, il 22,3% non li ha reintegrati con protesi e il 27,7% ne ha rimpiazzati solo alcuni.

La mancata sostituzione peggiora la funzione masticatoria e può compromettere la capacità di alimentarsi correttamente, fondamentale per il controllo glicemico. - ha precisato Costanza Micarelli, consigliere Aiop - Non solo: una bocca sana con una masticazione efficiente è essenziale per prevenire diverse patologie sistemiche e rallentare alcune forme di decadimento cognitivo legato all’età.

Il bisogno di sapere è tanto, ma, conferma l’indagine, il 13% si affida a stampa e web e il 5,8% a parenti e amici, con il rischio di incorrere in fake news e informazioni non certificate..

Proprio per aiutare le persone con diabete a prendersi cura della propria salute orale e, al tempo stesso, migliorare la loro relazione con il dentista di fiducia, l’AIOP ha stilato uno specifico decalogo:

1

Il paziente diabetico ha fattori di rischio più alti per l’insorgenza di patologie orali e parodontali, ma può curarle efficacemente se diagnosticate per tempo

2

E’ fondamentale che il diabetico controlli adeguatamente le infezioni orali: i denti irrimediabilmente compromessi da carie o parodontite devono essere estratti e possono essere sostituiti da impianti, in un piano di trattamento che assicuri una buona funzione masticatoria

3

In caso di terapie odontoiatriche, il dentista deve spiegare al paziente nei dettagli il piano di trattamento, il numero di interventi necessari e il risultato atteso, e deve sapere qual è il suo grado di controllo della glicemia e dei fattori di rischio

4

Il diabetico portatore di protesi fissa può avere un rischio di infezioni ancora più elevato se le sue protesi non sono eseguite correttamente e quindi favoriscono l’accumulo di placca batterica

5

I materiali protesici non sono tutti uguali: chiedete al vostro dentista quale utilizzerà e fatevi consegnare il certificato di conformità protesico e il certificato implantare

6

La persona con diabete va frequentemente incontro anche ad altri disturbi, come la ridotta produzione di saliva. Chiedete al vostro dentista consigli alimentari o farmacologici, per contenere l’aumento dell’acidità e mantenere le mucose ben idratate

7

Il paziente diabetico può sviluppare lesioni delle mucose orali: è fondamentale che le protesi sia fisse che rimovibili non presentino zone che irritano le mucose

8

La persona diabetica è più suscettibile alle infezioni da funghi. L’igiene orale e l’igiene delle protesi devono essere curate con la massima attenzione

9

Per tutti i pazienti, ma in particolare per i diabetici, è necessario che il dentista controlli in modo regolare e sistematico tutto il cavo orale, registrando eventuali variazioni dello stato di salute

10

Il paziente diabetico può fare anestesia normalmente e inserire impianti, se la glicemia è ben controllata

Info, decalogo, opuscolo “Il diabete e i miei denti”: www.aiop.com - www.fand.it