Myself: vincere in edicola si può

21 dicembre 2011


Il mensile femminile di Condé Nast, Myself, diretto da Valeria Corbetta, è uscito il 25 ottobre con 322mila copie per il primo numero e già 280mila copie vendute del secondo, in edicola dal 1° dicembre. A queste cifre bisogna aggiungere anche le 6.500 copie distribuite in abbonamento. I dati, sorprendenti, dimostrano come puntare sulla carta e sull’edicola possa ancora rappresentare una strategia su cui puntare, insieme alla qualità del prodotto.

Il successo di Myself ci ha stupito. - ha detto Giampaolo Grandi, presidente di Condé Nast - Myself ha colmato un vuoto in edicola, andando incontro alle esigenze di un mercato molto ampio sprovvisto di un giornale di riferimento. Nonostante il mercato non favorevole abbiamo deciso di sfidarlo creando un giornale attuale, per le donne di oggi. I lettori ci hanno premiato e prevediamo una chiusura d‘anno molto positiva, oltre le nostre previsioni. Myself ha individuato un segmento di donne padrone della loro vita, che hanno una forte opinione di sé e vogliono un giornale con cui instaurare un dialogo alla pari.

Myself da ai bisogni delle donne una risposta possibile in maniera chiara, semplice, complice. – ha proseguito Carlo Verdelli - È un giornale che sorride e che vuole andare controcorrente, rimontando la crisi invece di subirla: Myself racconta il mondo in modo positivo, fa sognare ma non solo.

Al successo di Myself ha contribuito anche l‘imponente campagna pubblicitaria che ha accompagnato il lancio. Gli investimenti per la promozione sul punto vendita - edicole, GDO, aeroporti e stazioni - per i primi due numeri sono stati pari a mezzo milione di euro, mentre due milioni sono stati investiti nella campagna televisiva. Il supporto promozionale a Myself durerà anche per tutto il 2012 con una campagna televisiva che prevede investimenti pari a 1,8 milioni di euro e attività sul punto vendita per 1 milione di euro. Il mensile, che su una foliazione totale di 288 pagine ne conta 140 di pubblicità, si è distinto anche per la distribuzione omogenea degli inserzionisti: forte la moda con il 40%, segue con il 30% il settore beauty e molto bene il cosiddetto extrasettore con il 30%, suddiviso tra arredo, tecnologia, food e altri mercati.

La raccolta pubblicitaria del primo numero ha decisamente superato le aspettative. - commenta Fedele Usai, senior vice president advertising and branded solutions di Condé Nast - Myself si è subito distinto da altri mensili femminili per una composizione pubblicitaria molto allargata e uniformemente distribuita, a testimonianza della varietà dell‘audience di Myself. Prevediamo di continuare a sostenere con impegno il giornale anche nei prossimi mesi, con un piano di investimento importante che includerà tutti i mezzi.

La piattaforma Style.it, rinnovata nei contenuti e nello stile, poi, permette ai lettori di interagire direttamente con il mondo Myself.

La parola chiave è conversazione: il successo di Myself ruota intorno all‘esigenza di un pubblico diverso, fatto di donne italiane contemporanee, figure versatili che amano l‘approccio democratico del magazine, le storie quotidiane che propone e lo scelgono come interlocutore privilegiato per le loro questioni: dalla famiglia al lavoro al tempo libero. Myself ascolta, dialoga: è un brand contemporaneo, che ha successo in edicola. - ha proseguito Fedele Usai - I brand partner riconoscono in Myself l‘autorevolezza della porta accanto.