EXPOMILANO2015: il fiume Po ambasciatore di civiltà, cultura e sussidiarietà della tavola e dieta italiana

15 maggio 2012


Il progetto turistico-imprenditoriale UnPOperExPO®© punta a realizzare una rete unica di diverse istanze promozionali già attive o ideate dalle Province rivierasche del fiume Po e offre una proposta turistica “fuori fiera” per i visitatori di EXPOMILANO2015. UnPOperExPO propone una immagine propulsiva del Paese Italia attraverso sinergie concrete e imprenditoriali riguardanti il notevole patrimonio di cultura, arte, paesaggi che la Food Valley Padana e il Bacino del Po sono in grado di esprimere con le eccellenze enogastronomiche in totale sintonia con il tema di EXPOMILANO2015, in particolare presentando al Mondo una realtà costruita nei millenni che ha visto alimentazione e nutrizione essere forza della vita e energia di sussidiarietà.

L’evento EXPOMILANO2015 è visto come punto di partenza, un traguardo intermedio, perché le linee guida del progetto puntano a cogliere l’occasione per creare nuove imprese e occupazione giovanile, pe riqualificare e ristrutturare strumenti e strutture di aree e immobili pubblici , demaniali e privati lungo il fiume, per migliorare le infrastrutture viarie di accesso alla via d’acqua e di fruizione degli argini e delle aree golenali con dinamiche e opportunità di salvaguardia e sicurezza per chi vive e produce lungo il fiume Po e la fruibilità di servizi pubblici. UnPOperExPO vuole cogliere l’occasione contingente per creare un grande progetto nazionale e internazionale del “dopo EXPO”, come nuova meta turistica con uno sviluppo moderno, innovativo, tecnologico abbinato alla economia reale e produttiva “agraria” che è storia millenaria della Valle del Po. Il progetto rientra nel grande lavoro che l’associazione AIKAL sta facendo con iniziative improntate alla conoscenza di EXPOMILANO2015.

Già diverse le adesioni pervenute da Unaie, da Autorità di Bacino, da Agenzia Po, da comuni e province, da Regioni. In particolare Piacenza, la sua provincia, i comuni rivieraschi, la vicinanza con la sede di Expo, la storia che lega la città al suo fiume, assume una figura di snodo nevralgico, di punto intermedio, di espressione diretta del tema dell’evento Mondiale. Il progetto di Aikal punta su alcuni prodotti alimentari e nutrizionali tipici-storici del bacino del Po: dai salumi ai formaggi, dai vini effervescenti ai dolci, dalle coltivazioni orticole agli allevamenti animali. Ognuno con una sua storia, ognuno nato e sviluppato secondo logiche di massima attenzione, sicurezza, controllo al punto di arrivare ad ottenere come territorio la più alta percentuale e proporzione di alimenti e bevande certificate, riconosciute, garantite al più alto livello normativo. Parlare di Doc e Dop a Piacenza, come a Pavia, Parma, Alessandria, Cremona, Mantova, Vercelli, Torino, Treviso, Ferrara, Rovigo, Lodi, Reggio Emilia è normale; ed è giusto che chi verrà a visitare la Campionaria Mondiale, dopo essere stati a visitare il padiglione del proprio Paese, voglia toccare con mano le eccellenze, il patrimonio, la cultura, la storia dei grandi marchi che il bacino del Po esprime. L’Italia ha asset importanti, il Governo nazionale deve capire che turismo, arte, cultura, alimentazione sono i nostri gioielli, il nostro petrolio, le nostre miniere di oro e diamanti. Una sana economia fatta di rispetto e uso dei fondamentali è l’unico modo per uscire prima e bene da una crisi che è più di paura che reale, per cui le alchimie finanziarie e “derivate” salvano pochi soggetti, non il Paese. Piacenza può essere un grande esempio attraverso il progetto UnPOperExPO,  ha diverse opportunità sia di carattere logistico per essere punto di partenza e arrivo di percorsi e itinerari lungo gli argini ( sono 1000 chilometri di viabilità in totale lungo il fiume) ma anche come navigabilità breve di diporto e di servizio (il porto nascente a isola Serafini, o il canale Lombardo, o gli attracchi riqualificati) e come accessibilità diffusa tramite aree di sosta, uso della ferrovia metropolitana, la viabilità ordinaria (con supporti di guida digitale di Appstore, di Appvisit, di Appinfo). Piacenza è anche capitale assoluta dei grandi salumi, 3 riconoscimenti Dop noti e diffusi, ma che deve saper spiegare in termini di cultura, di scelte di vita, di ambiente attraverso il bagaglio che le corti e i possedimenti abbaziali, San Colombano, le via degli Abati, la via del sale, la via dei monasteri hanno sviluppato nei secoli attraverso la bonifica, la ricerca, la sperimentazione, gli allevamenti domestici, gli orti chiusi nei cortili. Bobbio, con i monasteri dipendenti, fu la patria della prima birra italiana.  La via del sale porta per forza alla scoperta della conservazione degli alimenti come garanzia di durata nel tempo, come fonte di energia lungo i percorsi e i viandanti della via Francigena, come nutrizione in periodi di crisi e malattie, la conoscenza e la formazione come solidarietà e sussidiarietà di vita per le popolazioni. Ma Piacenza è anche “grandi orticole”, basta pensare al pomodoro, l’oro rosso a tavola, un ortaggio dalle grandi qualità nutritive, di contenuti anche terapeutici, sussidio disintossicante, ideale per la dieta e per la salute. Anche i vini hanno una antica tradizione, fra la cultura della conservazione e quella della digeribilità, ovvero i vini frizzanti rossi, in sintonia con una nutrizione legata alla carne di maiale grassa.

Tanti spunti, tanti elementi che legano Piacenza all’ambiente del fiume, inteso come meta di svago, di tempo libero, di sport non agonistico o di grandi gare di motoscafi, inteso anche come passione per la pesca  a bilancino e i menù a base di pesce da acqua dolce, inteso come rivalutazione di un rapporto storico in chiave moderna per essere una meta turistica europea. Di 20 milioni di visitatori stranieri previsti nei 183 giorni di durata di EXPOMILANO2015, si presume che circa 3 milioni sono interessati al progetto legato al Po. In questo un grande aiuto viene dal partner Unaie, l’unione delle associazione di immigrati ed emigrati italiani nel mondo, che conta circa 40 milioni di contatti, aderenti, amici. Un potenziale  enorme bacino d’utenti. Inoltre il progetto UnPOperExPO intende contattare diversi operatori mondiali, linee aeree e agenzie turistiche proponendo pacchetti di ospitalità sul territorio legato a momenti, eventi, manifestazioni di grande interesse culturale. Il progetto non punta a vendere qualche bottiglia di vino o qualche salame in più, ma vuole creare imprese per i giovani, opportunità di lavoro, una nuova meta turistica italiana oltre al mare, alle Alpi. Ora occorre creare una Azienda di scopo con stakeholders in grado di mettere in piedi una delle tante opportunità che offre Piacenza, un solo brand, una scelta unica e difficile, ma forte che caratterizzi una leadership di tante altre offerte che sono integrative.                   

Ogni aggiornamento su: http://expo2015.aikal.eu - www.expo2015.aikal.eu;

Info: Aikal, associazione internazionale di imprese - www.aikal.eu; Unaie, unione associazioni italiani emigranti e immigrati - www.unaie.it