FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 7, 20 maggio 2009

In viaggio tra gusto e cultura, Itinerari italiani

Grado, l’isola regina dell’ospitalità
Progetto “albergo diffusoâ€Â

L’Albergo Diffuso è di fatto la terza via del turismo sostenibile, una formula nella quale l´Italia è pioniera e sulla quale le regioni più attente all´ambiente e alle richieste di nicchia stanno puntando molto. Si tratta di un sistema innovativo di ospitalità turistica, basato sul coinvolgimento delle istituzioni e delle popolazioni locali, che offre al turista di Grado l’opportunità unica di diventare per alcuni giorni e a tutti gli effetti, un cittadino onorario della Laguna di Grado: piccolo gioiello scelto per la bellezza delle proprie architetture e dell’ambiente che lo circonda dove la vita scorre ancora secondo ritmi ed abitudini antiche. Ha una funzione fondamentale per il recupero di patrimoni (ambienti, costruzioni e sistemi connessi) che permettono sia immediatamente che nel lungo periodo il miglioramento della qualità della vita e del prodotto, offrendo la possibilità d’integrazione del reddito soprattutto per i privati coinvolti.

 La Laguna di Grado offre ricchezza e fascino naturale di grande effetto, che appare anche nella sua magica e silente natura. Innumerevoli sono i pregi della laguna, indelebili le sensazioni che effondono.

Rovine di tempi lontani si integrano fino a confondersi, testimoni di un passato di grandi opere e di dura lotta che parlano di uomini del presente, incitandoli a proseguire: la via intrapresa che porterà Grado e la sua laguna ad affermarsi come “meta ricercata” di un’altra fetta del turismo internazionale.

Il progetto “Ospitalità originale in Laguna” rappresenta per Grado il sistema di promozione del territorio più adatto per valorizzare la laguna, le sue valli da pesca e i suoi casoni. La proposta si pone come obiettivo la “sopravvivenza” dei casoni, tipiche abitazioni coperte di paglia e canne presenti sugli isolotti lagunari. Queste abitazioni rappresentano l’emblema del rapporto dei gradesi con la laguna ed offrono la possibilità di dar vita ad una vacanza semplice, piacevole e salutare, a contatto con la natura, con le tradizioni più radicate e soprattutto alla scoperta di intensi rapporti umani. Sentirsi cittadini della Laguna di Grado con le sue Valli da pesca sarà il souvenir più ricco di chi rientrando da una vacanza trascorsa in un albergo della zona sarà riassorbito dalla routine.

Il progetto coinvolge 3 valli da pesca della Laguna di Grado (Ghebo Vacche, Isola di Anfora, Valle Mezzano) dislocate nei pressi di Anfora ad una distanza massima di un km una dall’altra. Un’unica reception a Porto san Vito in città avrà la funzione di ricevere le prenotazione e portare gli ospiti nel casone da loro prenotato e verranno creati 60 posti letto in un ambiente unico nel suo genere.

Una prima parte delle strutture sarà pronta per l’estate 2009 e potrà, da subito, accogliere le richieste di quella nicchia di turisti esigenti alla ricerca di un’oasi inconsueta di benessere e relax.

La parola chiave del progetto è “sostenibilità”, intesa come conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale ed è direttamente proporzionale alla qualità riferita ai servizi alberghieri e paralberghieri offerti.

Ulteriori informazioni: www.grado.info.

Il progetto, primo in Europa di ospitalità in Laguna, si pone l’obiettivo di dar vita ad una nuova forma di alloggio per fornire concretamente una spinta al turismo di Grado, e soprattutto per offrire ai piccoli centri (le isole della laguna) la possibilità di condividere, con altre persone, le meraviglie territorio.

Si tratta, quindi, di un processo complesso teso a sviluppare il territorio attraverso il turismo declinandone le risorse in maniera non convenzionale.

Attraverso il progetto “Ospitalità originale in Laguna” il partenariato intende organizzare itinerari per far conoscere e comprendere la storia della laguna di Grado, nonché visite guidate con percorsi naturalistici utili per apprezzare il territorio, per scoprire le attività artigianali e per comprendere la vita dei pescatori, condividerne usi e costumi, imparare a cucinare e gustare le specialità gastronomiche.