FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 11, 7 ottobre 2009

Cultura e Spettacoli, Mostre e Musei

Una mostra dedicata ad Amedeo Modigliani
A Milano, dal 30 settembre al 20 novembre 2009, il Museo Fondazione Luciana Matalon (Foro Buonaparte 67) ospita una mostra dedicata ad Amedeo Modigliani, che approfondisce la conoscenza di uno degli artisti più importanti e originali del Novecento

L’iniziativa, dal titolo Modigliani, una storia segreta, curata da Massimo Riposati e organizzata in collaborazione con il Modigliani Institut Archives Legales Paris-Rome, presieduto da Christian Parisot, ruota attorno a un’opera che viene presentata per la prima volta nel capoluogo lombardo.

Si tratta del dipinto a olio Jeune femme à la guimpe blanche che ritrae Simone Thiroux, giovane donna medico che, nell’inverno del 1916, ebbe una fugace relazione con l’artista livornese e da cui nacque un figlio, Gérald, mai riconosciuto dal padre. Di questo episodio della vita di Modì non si ha quasi traccia nella sua biografia. Per Simone e Gérald non ci fu spazio nella sua complicata esistenza; in quegli anni l’artista, infatti, incontrò la donna più importante della sua vita, Jeanne Hebuterne, da cui avrà, nel 1918, la figlia Jeanne. Simone ebbe un’esistenza sfortunata; morirà giovanissima di tubercolosi nel 1921, l’anno seguente alla scomparsa del pittore, e il suo corpo fu donato alla medicina per studi anatomici. La sorte non arrise nemmeno al piccolo Gérald, perché fu adottato da una coppia francese che poco dopo si separò. Sconvolto dal nuovo dolore, si ritirò in convento dove prese i voti e di lui non si seppe più nulla.

Un’importante sezione della mostra è dedicata a undici disegni inediti appartenuti al livornese Aristide Sommati (1881-1969), che frequentava, alla fine del 1800, la scuola di pittura di Guglielmo Micheli nella villa Baciocchi, avendo come compagni di studio Gino Romiti, Benvenuto Benvenuti, Manlio Martinelli, Renato Natali, Llewellyn Lloyd, Oscar Ghiglia, Lando Bartoli oltre lo stesso Amedeo Modigliani. Con Modigliani nacque un’immediata simpatia. È l’amico e compagno col quale “Dedo” aveva più rapporti, almeno fino a quando non partirà per Venezia, nel 1903, e fu il primo degli amici di Modigliani ad apprezzarlo come artista, soprattutto negli anni giovanili, anche quando veniva deriso, con l’acuto ma non per questo meno feroce sarcasmo tipico dei toscani. Fu proprio questo apprezzamento per l’amico che spinse Aristide ad acquistare moltissima della produzione giovanile di Modigliani, perlomeno quella che non bruciava per usare la cenere per disegnare le ombre, o che distruggeva perché non soddisfatto.

Come ricorda Francesca Ramacciotti, nipote di Sommati, nel suo testo in catalogo: Mia madre e i suoi fratelli hanno sempre affermato di aver avuto appesi in casa più di un quadro di Modigliani, fra questi una “marina”, a cui proposito mia madre ricordava che Aristide avesse narrato un aneddoto. Si erano recati entrambi, penso in Versilia, o a Marina di Pisa, a dipingere en plein air. Aristide si era lamentato che la sua opera fosse ben più modesta di quella dell’amico. E allora Modigliani, alzando le spalle, avesse detto “Ti piace di più? Allora facciamo a cambio!” E avesse dato a mio nonno il proprio dipinto, in cambio del suo. Quanto ai disegni, Alberto Zampieri, pittore e restauratore, già presidente del Gruppo Labronico, affermava “Sommati ne aveva un pacco così di disegni di Modigliani”, allargando al massimo il pollice l’indice della mano.

Completano il percorso espositivo lettere e fotografie di familiari e amici che documentano l’aspetto più intimo della vita di Modigliani. Sullo sfondo, una Parigi di inizio secolo, allora capitale della pittura di avanguardia europea e lontana dalle lacerazioni della Grande Guerra, dove Modigliani sviluppò un proprio personale linguaggio figurativo, in bilico tra innovazione e classicità e che ha saputo aprire nuove strade alle generazioni future di artisti.

Ulteriori informazioni: MODIGLIANI, una storia segreta - Milano, Museo Fondazione Luciana Matalon - Foro Buonaparte 67 - 30 settembre - 20 novembre 2009 - Catalogo: Edizioni Carte Segrete - tel. 02. 45471179/ - www.fondazionematalon.org - fineart@fondazionematalon.org.