FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 1, 7 gennaio 2016

In viaggio tra gusto e cultura, Itinerari italiani

Bergamo: turismo enogastronomico: il Circuito Città d’Arte a convegno
Enogastronomia come motore per il turismo: se ne è discusso al convegno del Turismo Culturale Europeo

Presso l’Università degli studi di Bergamo, è tornato l’appuntamento con il convegno del Turismo Culturale Europeo, organizzato da Circuito Città d’Arte della Pianura Padana, Comune di Bergamo e Università di Bergamo.

Nel solco tracciato da Expo 2015 si è discusso di “Food and Wine come motivazioni di viaggio: opportunità e sfide”, ovvero dell’importanza dell’enogastronomia come elemento culturale dell’esperienza di viaggio. Il convegno vuole essere non solo un momento di riflessione su quanto è stato fatto, ma anche il punto di partenza per prossime iniziative.

Dalla teoria - scenari e linguaggi, profilo del turista “foodie” - per passare alle buone pratiche e allo studio di esempi nazionali e internazionali.

Poi le proposte concrete per la comunicazione efficace del territorio, per il collegamento con le città d’arte, per il coinvolgimento degli altri settori del Made in Italy: moda, agroalimentare, industria.

Un parterre internazionale di relatori ha animato la giornata: Roberta Garibaldi, docente di Marketing Turistico; John Mulcahy, responsabile del turismo enogastronomico di Failte Ireland; Cinzia Scaffidi, vicepresidente di Slow Food Italia; Rosalia Pont, destination manager della Catalogna, solo per citarne alcuni tra i tanti.

In mattinata, gli Assessori del Circuito Città D’Arte sono stati i protagonisti di una tavola rotonda, moderata da Patrizio Romano di Radio Number One.

Occasione per conoscere le esperienze di turismo “food&wine” delle città d’arte.

Numerosi gli spunti: si è appena conclusa a Cremona la Festa del Torrone, l’evento che raccoglie turisti in città per una settimana intera ed è l’occasione per celebrare le glorie cremonesi, non solo alimentari.

Tra le prime città ad inaugurare le Strade del Gusto, Cremona punta a coniugare intrattenimento ed enogastronomia con “Le Quattro Stagioni”, eventi domenicali da maggio a dicembre nel centro cittadino. A Piacenza, in ottobre, era stata la volta di OroRosso, l’evento dedicato al pomodoro che ha coinvolto, oltre ai turisti, anche ristoratori e industria.

La forte tradizione agraria del piacentino sarà sempre più parte integrante del panorama enogastronomico e culturale, con iniziative che valorizzeranno le numerose produzioni DOP e DOC qui presenti.

Per Lodi le iniziative spaziano dalla Rassegna enogastronomica del Lodigiano al know-how prodotto all’interno del Parco Tecnologico Padano, dove le produzioni alimentari vengono studiate, elaborate e innovate.

A Bergamo il turista gourmet potrà apprezzare la produzione di mais tradizionale, avviata presso l’Orto Botanico di Astino. In abbinamento con la nuova tendenza del cicloturismo, i complessi del monastero di Astino e quello di Valmarina saranno presto uniti da una pista ciclopedonale.

A Brescia la tradizione culinaria riunisce tutti i diversi ambienti del territorio: prodotti di campagna come formaggi, polenta e cacciagione; di lago come carpe, anguille e tinche: delle valli, con i vigneti del Franciacorta e dei vini del Garda.

A Pavia è possibile seguire la Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepo Pavese oppure costruire un itinerario ad hoc dedicato al riso. Monza che pure vanta come piatto locale il “risotto alla monzese”, cucinato con la tipica luganega, si concentra invece sul cibo nell’arte, per attrarre turisti interessati al tema: la rinnovata Cappella di Teodolinda permette di leggere negli affreschi la cucina longobarda, come mai prima era stato possibile.

Infine Parma, capitale della food valley italiana: con il Club di Prodotto “Parma nel cuore del Gusto” la città e la sua provincia vogliono intercettare i flussi turistici interessati alle numerose eccellenze del territorio tra le quali ricordiamo il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto Crudo. Proprio oggi, inoltre, si avranno notizie della sua candidatura a Città Creativa della Gastronomia per l’Unesco.

Carlo Abbà, presidente del Circuito Città d’Arte della pianura Padana così riassume lo spirito del convegno: Dobbiamo renderci conto che l’enogastronomia è ormai un fatto culturale: mangiare i prodotti del territorio, bere i vini della tradizione locale sono ormai parte integrante dell’esperienza di viaggio. Festival e sagre non sono più visti come feste solo paesane ma come strumenti del destination management: emozioni in più, insomma, per arricchire il bagaglio dei buoni ricordi.

Nelle città del Circuito pasta, salumi, conserve e dolci costituiscono già uno spunto di viaggio: fili rossi che uniscono i territori, nel nome di una tradizione conosciuta in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.circuitocittadarte.it

Il Circuito Città d’Arte della Pianura Padana è un’associazione fondata nel 1997 da città appartenenti a tre diverse regioni dell'Italia settentrionale, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Attualmente aderiscono al Circuito 10 città - Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Modena, Monza, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia - tutte legate, oltre che dal territorio, da denominatori comuni: centri storici a misura d’uomo che si affiancano a luoghi di grande interesse naturalistico, cucine prelibate con gustose varianti locali e una vita culturale vivace con eventi musicali, letterari, teatrali, artistici e cinematografici di valore internazionale. Obiettivo del Circuito è incrementare il turismo nelle città aderenti all’associazione e fornire ai turisti un sistema di informazioni snello e veloce per conoscere le principali attrattive delle città e una serie di itinerari personalizzati.

Info: www.circuitocittadarte.it