Un viaggio alla scoperta delle tante varietà di whisky

26/10/2021


Il whisky è uno dei liquori più consumati al mondo, in tutte le sue varietà.

Negli Stati Uniti si consuma meno di mezza bottiglia all'anno a testa; i francesi ne bevono due e mezzo ma i campioni sono gli abitanti di Singapore, che consumano quasi 13 bottiglie all'anno pro capite di whisky, quasi il doppio del secondo Paese che consuma più scotch, ovvero la Lettonia.

Anche in Italia il consumo di questo distillato è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, grazie in particolare alla moda del whisky torbato ed alla forte spinta data dall’e-commerce.

Le enoteche online come DiemmeVini sono, infatti, il punto di riferimento per i consumatori di whisky dalle nostre parti, dato che permettono di trovare facilmente e farsi recapitare a casa nel giro di 24 ore sia bottiglie rare introvabili altrove che etichette commerciali a prezzi concorrenziali.

A livello globale il 2021 si preannuncia essere un anno record per il mercato secondario dei whisky scozzesi single malt. Se le proiezioni attuali verranno rispettate, si prevede che il mercato raggiungerà i 102 milioni di dollari di vendite prima della fine di dicembre, il che stabilirebbe un nuovo record dato che rappresenterebbe un aumento del 30% rispetto al 2019, quando il mercato di questo distillato registrò 79,6 milioni di dollari di vendite.

La Giornata Mondiale del Whisky si celebra ogni anno il terzo sabato di maggio, ma i mesi più fruttiferi per questo liquore sono quelli che precedono il Natale, da ottobre a dicembre, quando le vendite fanno registrare un vero e proprio boom.

Il whisky è una bevanda che si ottiene dalla distillazione di cereali come frumento, orzo, malto, segale o mais e tradizionalmente viene invecchiato in botti di legno. Come accade con molte altre bevande, come ad esempio il gin, ogni whisky ha un processo di elaborazione speciale, in base all'origine, al gusto, alla fermentazione e all'invecchiamento.

Di seguito presentiamo alcune differenze tra le principali tipologie di whisky, a partire dall’ortografia.

Il whisky senza la "e", infatti, è quello scozzese, conosciuto anche come scotch e reso celebre da molte scene cinematografiche, mentre la scrittura “whiskey” è irlandese e americana, anche se negli Stati Uniti questo distillato viene spesso conosciuto come bourbon.

Le differenze etimologiche sono legate al luogo di origine ma anche al differente processo di distillazione. Lo scotch è un whisky distillato solo in Scozia e forse uno dei più riconosciuti al mondo. La distillazione deve essere effettuata in botti di rovere, all'interno della Scozia, per almeno tre anni, per ottenere un liquore con un minimo di 40% di gradazione alcolica. Il whiskey irlandese viene, invece, prodotto sulla base del distillato della fermentazione dell'orzo e nella produzione di questa tipologia è molto comune il processo di tripla distillazione.

Passando al continente americano, in Canada il whiskey è derivato da una miscela di cereali tra cui orzo, mais, frumento, e talvolta segale. Come nel caso del whisky scozzese, deve passare per tre anni di invecchiamento, anche se la disciplinare non specifica di che materiale dev’essere la botte in cui invecchia. Il whiskey americano viene prodotto principalmente da mais che viene fatto fermentare per almeno un paio d'anni, sempre in botti di rovere e talvolta, e a seconda della tipologia, vengono impiegati segale, orzo e anche grano rosso. All'interno di questa gamma ci sono alcuni prodotti ampiamente consumati negli Stati Uniti e conosciuti in tutto il mondo, ovvero Bourbon, Rye Whiskey o Tennessee Whiskey, come il famosissimo Jack Daniel's.

Alcuni dei migliori whisky del mondo provengono, però, dall’Asia. Il whisky giapponese è forse meno conosciuto rispetto agli omologhi scozzesi e irlandesi ma ogni giorno prende sempre più forza nel mondo dei distillati, con una significativa influenza scozzese nel processo produttivo. Grazie al suo sapore eccezionale questo prodotto oggi può essere trovato nei grandi bar di tutto il mondo. Infine, tra i paesi emergenti in questo mercato troviamo l’India, con il suo distillato di diverse melasse che sta trasformando il paese in una delle grandi potenze del mondo del whisky.