Il Rajo è un tipo di olivo caratteristico di questo territorio e conosciuto fin dall’antichità

Amelia: il comune della provincia di Terni in cui si coltiva il Rajo

  In viaggio tra gusto e cultura  

Il Rajo è un albero di elevata vigoria, con portamento espanso e produzione media e costante.

Il suo frutto, di colore nero, ha forma ellittica, leggermente asimmetrico. Numerosi alberi di “Raio” di dimensioni notevoli (diametro basale superiore a 150 cm) sono presenti in forma sparsa o come oliveti in diverse zone dell’Amerino.

E’ questo il territorio di Amelia e dintorni, nella zona sud-ovest dell'Umbria, vicino al confine con il Lazio, all'estremità sud della catena subappenninica dei monti Amerini.

L'agricoltura costituisce da sempre l'attività tipica di questo territorio: qui i vigneti, gli uliveti ed i seminativi si fondono con l'ambiente naturale creando, così, una "cultura" del paesaggio, considerato tra le venti realtà rurali italiane da preservare..

La città di Amelia dà il nome al comprensorio dell'Amerino, nella Valle del Tevere, che riunisce nove comuni: Amelia, Montecastrilli, Avigliano Umbro, Penna in Teverina, Lugnano in Teverina, Guardea, Alviano, Attigliano e Giove.

Segnaliamo che una della realtà più importanti del territorio è il frantoio Italyheart, un’azienda in cui soci, dipendenti, fornitori e clienti condividono gli stessi valori: sono solidali, attenti e rispettosi gli uni degli altri, così come della terra e dei suoi frutti. Fanno cioè parte di una grande famiglia (www.italyheart.it)

Giovanni Crocelli, presidente Italyheart, ha dichiarato: Alla base del marchio Italyheart e del progetto della Ecofamiglia c’è l’orgoglio di essere umbri e la consapevolezza della fortuna che abbiamo a vivere in un territorio autentico e ricco. Ciò che ci guida è la ferma volontà di promuovere il valore, a nostro avviso tanto grande ma spesso dimenticato, della cultura tradizionale contadina dell’Umbria, così attenta alla sostenibilità ambientale ed economica della filiera agroalimentare locale.

Nel frantoio Italyheart Il Mulino delle Fate” a Guardea ha sede il Centro Ricerca e Sviluppo dell’azienda. Qui l’azienda utilizza tecnologia Mori Tem, in particolare la linea Tecnotem, per risultati di elevata qualità. Al “Mulino delle Fate” nasce, ogni anno, l’Olio Extravergine d’Oliva L’Infinito, unico al mondo, ottenuto in quantità limitata, esclusivamente da olive Rajo del territorio.

Annesso al frantoio si apre C'era una volta in Amelia, il centro degustazione Italyheart, il luogo in cui ci si ritrova con il piacere di stare a tavola, mangiare sano e naturale e godere della compagnia di chi ama trattarsi bene. La chef Donatella propone sapori autentici, attraverso ottimi piatti della tradizione, realizzati con ingredienti a filiera corta, come, ad esempio, i prodotti a marchio Le Birigotte (sei sorelle, donne dagli occhi grandi e sorridenti, ospitali e generose), legumi (ceci, lenticchie, fagioli, fave), cereali (farro, farina di grani antichi, pasta artigianale di grani antichi), salse, salumi, formaggi e le carni fresche da animali allevati allo stato brado.

Ricordiamo che già Virgilio, Macrobio e Palladio hanno parlato di una varietà definita Radius, mentre Catone e Varrone di una chiamata Radius major e Columella di una chiamata Radiolus, senza fare, però, alcun riferimento all’area di coltivazione. La prima menzione della varietà Rajo riferita all’Umbria è del 1888, nel volume “L’Umbria olearia” pubblicato dalla Camera di Commercio: all’interno della categoria degli “olivi frantoiani” si fa riferimento a un gruppo definito “Razzi”, a cui vengono ascritte varietà definite Razzi, Raggi, Raj, Raggioli, Ragi.

Visitato il frantoio ed anche i campi di olivo di Italyheart, posti a Montecampano, non trascurate una visita ad Amelia, anticamente nota con il nome di Ameria, fondata dal re Ameroe, di origini antichissime, tra i primi centri italici.

Dalle imponenti mura ciclopiche formate da massi perfettamente incastrati tra loro, talora molto grandi, senza l'ausilio di malta, si entra nel centro storico da una delle porte d’accesso rimaste: 4 su 6, Porta Romana, Porta Leone IV, Porta Posterola, Porta della Valle.

Qui si visita con un unico biglietto Palazzo Petrignani, le Cisterne Romane e il Museo Archeologico di Amelia.

Del Municipio romano è rimasta la statua bronzea di Germanico Giulio Cesare, unica nel suo genere, conservata nel Museo archeologico della città, che ospita anche i reperti archeologici provenienti dal periodo romano e pre romano e rinvenuti nelle tombe, lungo la via Amerina, nelle numerose ville rustiche e nelle necropoli del territorio.

La monumentale cisterna romana, risalente al I secolo a.C. è situata in piazza Matteotti, costituita da dieci vani contigui, con una capacità di oltre 4.300 m³.

Tra i palazzi rinascimentali, segnaliamo, in particolare, Palazzo Petrignani, con la sala dello zodiaco.

Giovanni Scotti

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