Black book: il film di Paul Verhoeven è nei cinema da venerdì 2 febbraio 2007

Nel settembre 1944 Rachel Steinn (Carice van Houten), bellissima ed esuberante soubrette ebrea del varietà, fugge dalla Germania nazista per rifugiarsi in Olanda.

Grazie all´aiuto di esponenti della resistenza capeggiati da Kuipers Rachel (Derek de Lint) riesce tra mille peripezie a sfuggire a un eccidio che coinvolge la sua stessa famiglia, massacrata sotto i suoi occhi dai soldati nazisti del comandante Franken (Waldemar Kobus).

Per vendicarsi di chi, tradendo, ha favorito la carneficina, Rachel assume una nuova identità che le consente di infiltrarsi tra gli alti ufficiali tedeschi nei panni di una seducente e impudente spia capace di superare tutti i check point.

Nel corso di un’operazione di piazzamento di microspie, il figlio di Kuipers viene catturato e Rachel, ribattezzata Ellis De Vries, sarà incaricata di sedurre l’ufficiale Muntze (Sebastian Koch) per tentare di liberarlo.

Ma il malvagio Franken, scoperta la sua vera identità, riuscirà con un tranello a persuadere Kuipers e i partigiani della responsabilità di Ellis nel fallimento del piano di fuga dei prigionieri e della loro morte.

Ellis, incarcerata, viene liberata del suo devoto spasimante Muntze che la segue nella fuga verso la salvezza, non rinunciando a perseguire i suoi disegni di vendetta, anche se braccata sia dai tedeschi che dalla resistenza …

Il film, sceneggiato da Gerard Soeteman, Paul Verhoeven, è una produzione totalmente europea, girato principalmente in lingua olandese, con dialoghi parziali in tedesco, inglese ed ebraico. Il film ha ricevuto una importante nomination ai BAFTA, il corrispettivo inglese degli Oscar, come Miglior Film non in lingua inglese.

Il film, che durata 135 minuti ed è ispirato ad avvenimenti realmente accaduti, è molto spettacolare, ha immagini forti e di grande valore figurativo.

Giovanni Scotti