Milano: Mostra Convegno Expocomfort

25/11/2017


Mercoledì 22 novembre, a Milano, presso l’UniCredit Pavilion - Greenhouse, in Piazza Gae Aulenti 10, sono state presentate la 41ma edizione della Mostra Convegno Expocomfort (MCE), la manifestazione internazionale, biennale, per il comfort abitativo, che ospita le aziende del settore riscaldamento, ventilazione, condizionamento dell’aria, refrigerazione e dell’efficienza energetica, e la 1ma edizione della Biomass Innovation Expo (BIE), che si svolgeranno a Milano, dal 13 al 16 marzo 2018.

L’importanza assunta dall’eccellenza dell’industria italiana del settore idrotermosanitario, il cui valore di fatturato in Italia nell’anno è stato di 10,6 miliardi di euro, è confermata dai seguenti primi numeri di MCE 2018: già oltre 1.500 aziende iscritte ed oltre 50 paesi esteri rappresentati. Il settore parallelo delle biomasse ha una potenza complessiva installata in Italia di oltre 280 MW ed un impiego di quasi 3 milioni di tonnellate annue di biomassa,

Secondo i dati forniti da Anima (Confindustria Meccanica Varia), le tecnologie italiane dedicate al comfort e all’efficienza energetica continuano a registrare indicatori positivi: rispetto all’anno 2016, infatti, il preconsuntivo del 2017 della produzione registra un +3,6%. Le stime per il 2018 prevedono ancora una crescita potenziale del +2,2%. Continua, inoltre, il traino delle esportazioni, che registrano un +1,2%, mantenendo un trend positivo anche per il 2018 con un possibile +2,9%. Primi segnali di miglioramento anche dall’occupazione, che dovrebbe passare da +0,1% del 2017 a +0,3% del 2018.

I dati forniti da Anima confermano il riscontro degli investimenti di un comparto che da sempre investe in ricerca e innovazione. - ha conferma Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia - E’Â’un segnale positivo che, grazie soprattutto ad un’eccellenza industriale molto apprezzata all’estero, trova riscontro nelle presenze ai padiglioni di MCE 2018, dove abbiamo aree al completo. Dalla componentistica alla tecnica sanitaria, dal trattamento acqua alla climatizzazione alle rinnovabili, tutti i comparti industriali sono in forte evoluzione e trovano, da oltre cinquant'anni, in MCE un’occasione per nuove relazioni di business. I dati presentati dal Politecnico di Milano confermano, poi, come le tecnologie tradizionali per l’efficienza energetica siano mature e come la loro diffusione possa essere ostacolata essenzialmente da barriere culturali e da tempi elevati di ritorno degli investimenti. Mentre le tecnologie digitali (applicazioni IT al servizio della energy management) si trovano, oggi, in una fase di commercializzazione e si presume che raggiungeranno in breve tempo la maturità di mercato."

Nel corso della conferenza stampa è stato presentato un approfondimento sui generatori alimentati a biomasse (stufe a pellet e analoghe soluzioni) per la produzione di calore in ambito residenziale, focalizzando l’attenzione sulle tecnologie disponibili, i benefici conseguibili da una loro adozione e una stima delle loro diffusione attuale e delle potenzialità di mercato italiano. I principali consumatori di questo tipo di biomassa nel nostro Paese sono i privati, per soddisfare il proprio fabbisogno di energia termica per il riscaldamento domestico (caldaie e stufe).

Uno studio realizzato dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano ha evidenziato come, nel nostro Paese, al 2017 risultino installate 11 milioni di stufe, camini e caldaie domestiche a legna e pelle, con un investimento previsto a fine 2017 di 240 milioni di euro e prefigurato la diffusione delle tecnologie per lo sfruttamento delle biomasse ed un aumento del volume di affari. Il mercato più redditizio al 2020 sembra riconducibile a quello delle stufe a pellet (92%), seguito da caldaie a pellet e caldaie a cippato che ricoprono rispettivamente il 5% e il 3% del totale.

La convenienza dell’investimento dipende fortemente dalla zona climatica di riferimento: ne risultano favorite, in particolare, le regioni del Nord Italia, caratterizzate dal più alto numero di ore di funzionamento degli impianti di riscaldamento. - ha–affermato il Prof. Federico Frattini, curatore dello studio - È in questo contesto che possono essere raggiunti tempi di ritorno dell’investimento intorno ai due anni. Altro aspetto che merita di essere sottolineato è la diversa convenienza dei meccanismi di incentivazione disponibili: le detrazioni fiscali risultano essere maggiormente convenienti nelle zone climatiche del Sud Italia, mentre nelle restanti zone climatiche è il Conto Termico che consente di raggiungere economics migliori.

Info: www.mcexpocomfort.it