Dal corredo della Regina Maria José di Savoia: fino al 3 novembre l’esposizione nella Galleria Grande alla Reggia di Venaria Reale

Manti Regali a Corte

  Cultura e Spettacoli  

Maria José di Sassonia-Coburgo Gotha, figlia del re del Belgio Alberto I, moglie di Umberto II di Savoia e ultima regina d’Italia, è stata un personaggio di notevole rilievo della nostra storia nazionale proponendosi come un’intellettuale moderna ed anticonformista.

Lasciando l’Italia dopo il referendum istituzionale del giugno 1946 per prendere dimora prima a Cascais in Portogallo, e poi a Merlinge in Svizzera, portò con sé alcuni bauli che custodivano, riposti con cura, una serie di manti e abiti da cerimonia che l’avevano accompagnata negli impegni pubblici previsti dal suo ruolo di principessa di Piemonte. A più di sessanta anni di distanza, il prezioso contenuto rivede la luce e costituisce una testimonianza estremamente importante del gusto di un’epoca e dello stile dell’ultima corte reale italiana.

Fino al 3 novembre 2008 la cornice dell’esposizione sarà la straordinaria Galleria Grande della Reggia di Venaria: l’evento è promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Umberto II e Maria José di Savoia che ha messo a disposizione gli abiti e i manti.

Fra i dieci manti reali presenti alla Reggia, tutti di notevole fattura per la qualità dei tessuti e la raffinatezza dei ricami, si potrà ammirare in particolare il manto della sartoria Buonanno di Napoli, in gros moiré di seta color avorio rosato con applicazione di rose in rilievo in lamé d’oro e argento, confezionato per il battesimo della primogenita Maria Pia e indossato in seguito per il battesimo del principe Vittorio Emanuele e per la proclamazione di Papa Pio XII in Vaticano nel 1939; è presente anche il manto delle dame di corte in velluto unito di seta blu Savoia, con applicazione di una fascia continua d’argento che contiene i nodi e le rose simboli della casa regnante.

Per l’occasione del matrimonio della principessa Maria José con il principe ereditario Umberto di Savoia, celebrato a Roma l’8 gennaio 1930, il principe stesso fece confezionare dalle più importanti sartorie italiane il corredo di abiti e manti per la sposa: segnalare l’ingresso di una sposa straniera in una corte rivestendola di abiti che simboleggiassero l’assunzione della nuova nazionalità, era una sorta di “rito di passaggio” che affondava le sue radici in una tradizione antica. Dei quattro manti confezionati per tale avvenimento, si distinguono il manto di velluto di seta rossa con ricamo di oro e argento e il manto in gros moiré di seta avorio con ricami oro e argento (entrambi della sartoria Gori di Torino) che, abbinato all’abito di raso crêpe di seta avorio, appare nella foto di Ghitta Garrel.

Nella suggestiva esposizione, oltre ai manti vi sono anche venti abiti di corte e da sera, testimonianza preziosa del gusto degli anni Trenta sia nella scelta dei tessuti che nelle fogge interpretate dalla nascente sartoria italiana: tra questi, l’abito lungo con strascico color rosa a disegni floreali d’argento con cappa del medesimo tessuto bordata di volpe nera; l’abito da gran sera in taffetas crêpe color arancio con disegni floreali in oro e l’abito da sera in raso di seta color avorio con inserti del medesimo raso usato al rovescio che formano motivo di nastro. Di particolare interesse storico anche l’abito lungo di raso di seta nero con cappa di merletto dello stesso colore indossato per l’ostensione della Santa Sindone a Torino nel 1931. Particolare preziosità riveste il lungo velo da sposa di pizzo confezionato dalle ricamatrici di Bruges e la sua scatola in taffetas con fodera interna di seta avorio su cui sono ricamati gli stemmi del Belgio e dell’Italia. Gli abiti sono stati studiati e catalogati da esperti tessili del Museo Studio del Tessuto della Fondazione Antonio Ratti di Como e sono stati “restaurati” dalla Sartoria del Teatro Regio.

La sede dell´allestimento è la juvarriana Galleria Grande della Reggia di Venaria Reale. Le dimensioni monumentali della Galleria hanno suggerito agli architetti Pagliero e Simonetti un’esposizione concentrata sul suo asse longitudinale, dove i manichini che indossano abiti e manti sono appoggiati in sequenza cerimoniale su un tappeto continuo di velluto verde pallido, interrotto solo in corrispondenza dei due portali centrali per non interferire con le uscite di servizio e permettere un agevole flusso dei visitatori.

Sui bordi del tappeto sono posizionate in fila continua alcune consolles trasparenti autoportanti con funzione di dissuasori, sul cui ripiano inclinato continuo sono poste le didascalie e l´apparato didattico. Gli abiti e i manti di corte sono indossati da manichini tipologicamente compatibili con la taglia della regina e con la peculiarità sartoriale della moda degli anni Trenta del Novecento.

Il controllo dell´intensità luminosa naturale richiesto a tutela dei tessuti e dei ricami è assicurato dalla posa di tendaggi filtranti su tutte le aperture verso l´esterno della Galleria.

Completano l’esposizione due pannelli multimediali che, con filmati e fotografie d’epoca, illustrano la vita di corte dell’ultima regina d’Italia.

Manti Regali a Corte. Dal corredo della Regina Maria José di Savoia - Galleria Grande, Reggia di Venaria Reale - tel +390114992333 – www.lavenariareale.it

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