Una campagna di comunicazione in occasione della giornata nazionale del malato oncologico

I diritti dei lavoratori affetti da patologie oncologiche

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In occasione della quinta giornata del malato oncologico, celebrata il 16 maggio, ha preso il via una campagna di comunicazione volta a promuovere le iniziative di sensibilizzazione e solidarietà nei confronti dei malati di cancro.

Lo spot, televisivo e radiofonico, realizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero della Salute, ha l’obiettivo di informare sulle opportunità e sulle tutele di cui possono disporre i lavoratori affetti da patologie oncologiche e di sensibilizzare le imprese e l’opinione pubblica ad un approccio più sereno e non discriminatorio nei confronti dei malati di cancro, in particolar modo nel contesto lavorativo.

L’art. 46 del Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, la cosiddetta Legge Biagi, modificando l’articolo 12 bis  del Decreto legislativo n. 61/2000 prevede che I lavoratori affetti da patologie oncologiche, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, anche a causa degli effetti invalidanti di terapie salvavita, accertata da una commissione medica istituita presso l´azienda unità sanitaria locale territorialmente competente, hanno diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale verticale od orizzontale. Il rapporto di lavoro a tempo parziale deve essere trasformato nuovamente in rapporto di lavoro a tempo pieno a richiesta del lavoratore. La disposizione fa salve, in ogni caso, disposizioni più favorevoli per il prestatore di lavoro.

Tale diritto è stato poi esteso ai lavoratori del settore pubblico dall’art. 1, comma 44, della Legge n. 247/2007. Ai familiari dei malati spetta una preferenza nella conversione a part-time, compatibilmente con le posizioni disponibili.

Il concreto interesse del Governo e del Ministero della funzione pubblica, in particolare, a favorire il recupero ed il reinserimento dei lavoratori colpiti da malattie gravi, si è manifestato anche nella modulazione dell’azione volta al controllo delle assenze per malattia ed alla repressione dei possibili abusi: con la circolare n. 1/2009, dedicata ai malati oncologici, sono state date indicazioni in merito agli accertamenti fiscali ed all’utilizzo di modalità flessibili di lavoro, indicazioni richiamate anche dalla circolare n. 7/2009 e riportate nel Decreto ministeriale 18 dicembre 2009, n. 206 quando all’articolo 2 prevede i casi di esclusione dall’obbligo di reperibilità.

Ricordiamo anche che l’art. 6, comma 3 bis, del Decreto legge n. 4/2006 convertito nella Legge n.80/2006 ha velocizzato l´accertamento dello stato di invalidità e di handicap per i malati oncologici, riducendo a 15 giorni dalla data di presentazione della domanda il tempo entro il quale la Commissione medica della ASL deve fissare la data della visita ed imponendo alle Commissioni di emettere nei successivi 15 giorni il verbale di accertamento, avente efficacia immediata per il godimento dei benefici connessi allo stato di invalidità e di handicap.

Per rimediare, infine, alla grave disparità territoriale di accesso ai trattamenti assistenziali INPS, causata dalle difformità di procedura nelle diverse Regioni e dalla molteplicità di enti coinvolti nel processo di accertamento, verifica e erogazione dei benefici connessi all’invalidità civile ed all’handicap,

Come previsto dall’art. 20 del Decreto legge n. 78/2009, convertito nella Legge n. 102/2009, dal primo gennaio 2010 è stata resa operativa una nuova procedura unificata per l´accertamento dell’invalidità civile, dell’handicap e della disabilità. Come successivamente chiarito dall’Inps con la circolare n. 131 del 28 dicembre 2009, le domande da parte dei cittadini per l´accertamento vengono presentate in tempo reale per via telematica, tramite i medici di famiglia ed altri soggetti qualificati ed autorizzati, direttamente all´Inps con conseguente abbreviazione della procedura e parità di trattamento su tutto il territorio nazionale. L’Inps è stato così messo in grado di garantire normalmente l´erogazione dei benefici spettanti al cittadino entro quattro mesi dalla domanda.

Questi importanti traguardi legislativi ottenuti dalla concertazione tra gli organi di Governo e Legislativi e le associazioni di volontariato portavoce dei cittadini pongono l’Italia all’avanguardia a livello europeo nella tutela sociale dei malati di cancro.

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