Il film sarà nelle sale da giovedì 22 gennaio 2015, distribuito da Good Films distribuito

Still Alice di Richard Glatzer e Wash Westmoreland

  Cultura e Spettacoli  

La protagonista del film è Alice Howland (Julianne Moore), moglie del Dr. John Howland, ricercatore biomedico (Alec Baldwin), che, una volta scoperta la malattia della moglie, non vorrebbe del tutto abdicare alle sue ambizioni professionali e madre di tre figli (Kristen Stewart, Kate Bosworth e Hunter Parrish). Alice è una professoressa di linguistica alla Columbia University di New York, ha una bella vita e tanti ricordi.

Invitata all’Ucla di Los Angeles a tenere una conferenza, Alice ha un improvviso vuoto di memoria che non le fa trovare il giusto vocabolo durante il suo discorso. Tornata a New York, mentre fa il suo solito giro di jogging intorno al campus, si smarrisce e non sa più dove si trova. Confermata dal neurologo la diagnosi, una forma rara e precoce di Alzheimer, Alice confessa prima al marito e poi ai figli la malattia e l’angoscia. La difficoltà nel linguaggio e la perdita della memoria non le impediscono, comunque, di lottare, trattenendo ancora un po' la donna meravigliosa che è e che ha costruito tutta la vita.

Sarà proprio Lydia (Kristen Stewart), figlia ribelle, che vorrebbe fare l’attrice, a ricomporre i legami tormentati con la famiglia e cercare di curare la madre con la letteratura drammatica: la memoria del bello, infatti, agisce sui circuiti emozionali, che irriducibili e sbalorditivi sopravvivono a quelli cognitivi.

Il film “Still Alice”, scritto e diretto da Richard Glatzer e Wash Westmoreland, compagni sia nell'arte che nella vita, si interroga e si misura così con il dolore muto ed ingrato dell'Alzheimer, la malattia che comporta il progressivo declino delle facoltà cognitive. Ma, mentre in altri film la malattia viene osservata dal punto di vista di coloro che stanno accanto al malato— coniuge, familiare, medico o amico — qui, in "Still Alice", lo spettatore vive il dramma proprio dal punto di vista della persona malata. È Alice, infatti, che prende pian piano coscienza della propria condizione, si accorge della gravità della sua malattia e cerca di lottare contro un morbo che si insinua, giorno dopo giorno, nel suo corpo e nella sua mente.

Il film è la trasposizione del romanzo "Perdersi" (Still Alice) scritto nel 2007 dalla neuroscienziata Lisa Genova. Il suo primo lavoro è stato un incredibile caso letterario, premiato da un clamoroso successo internazionale. "Perdersi" (296 pagine) di Piemme Edizioni è disponibile a 16,90 euro, ed anche nella versione ebook.

Giovanni Scotti

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