La città è pronta ad uscire dal cono d’ombra di Firenze e di Pisa, in cui ha vissuto per secoli

Pistoia: capitale della cultura

  In viaggio tra gusto e cultura  

Pistoia, che è stata Capitale della cultura 2017, non è solo una città d’arte, ma anche di artigianalità e manualità. Vanta una storia ricca di vicende tumultuose e personaggi bizzarri. Una serie di itinerari turistici inediti permette non solo di conoscere la città, i suoi monumenti, la storia e riscoprire anche Marino Marino, artista pistoiese.

Pistoia ha vissuto, tra il 1000 e l’inizio del 1300, due secoli veramente d’oro: è stata sede di vescovo e di mercatura, primo libero comune italiano, centro attrattore degli artisti più famosi del tempo ed anche tappa fondamentale di pellegrinaggi: possiede, infatti, una preziosa reliquia di San Giacomo,

A Pistoia si possono ammirare, ad esempio, il pulpito di Giovanni Pisano nella chiesa di Sant’Andrea, il preziosissimo paliotto d’argento e d’oro dedicato a San Giacomo, situato in una cappella all’interno della Cattedrale, le ceramiche invetriate dei Della Robbia, il Battistero, la Cattedrale di san Zeno, San Giovanni fuori Civitas, San Paolo e Sant’Andrea in stile gotico pisano, a tarsie bianche e nere di marmo di Carrara e travertino di Prato.

Consigliamo, anche, di seguire il nuovissimo itinerario Pistoia sotterranea: si parte dalla piazza dell’Antico Ospedale del Ceppo, che, da solo, merita una visita, per lo splendido fregio cinquecentesco in facciata, dedicato alle opere di misericordia, e si percorre un tratto dell’alveo del torrente Brana, che, un tempo, era a cielo aperto e forniva forza motrice a decine di mulini per l’olio e la farina, ama anche per gli opifici di armi, coltelli, attrezzi per l’agricoltura e per la medicina.

La Pistoia di quegli anni è stata un cantiere in continuo fermento, un crogiolo di eccellenti artigiani. Come, tuttora testimoniato daii nomi delle strade del centro: degli orafi, dei fabbri, di stracceria.

Ma … la città ha ospitato grandi artisti anche in tempi moderni, come, ad esempio, Marino Marini, uno dei più grandi scultori del Novecento, al quale è dedicata una Fondazione permanente ricca di capolavori. Fino al 7 gennaio 2018 si può visitare la mostra Marino Marini. Passioni visive, allestita a Palazzo Fabroni, che raccoglie tutti i temi dell’artista: i busti, i nudi maschili, i grandi “Cavalieri”, le “Pomone” e i nudi femminili, i cavalli e cavalieri di grande drammaticità. Ma … le opere monumentali di Marino Marini sono disseminate anche in tutta la città: dall’atrio del Palazzo Comunale all’atrio del bellissimo Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, che raccoglie molte delle ricchezze cittadine, tra cui anche il famoso Arazzo dei mille fiori di provenienza fiamminga.

Ma visitando Pistoia non si può certo trascurare un’attività molto sviluppata: il florovivaismo, legato ad antiche tradizioni agricole e ad un terreno particolarmente fertile. Tra i vivai più interessanti segnaliamo il vivaio Mati, che appartiene alla famiglia Mati dal 1909: è possibile, con visite guidate, ammirare il giardino sperimentale, quello terapeutico, rilassante e rasserenante, e l’orto con le verdure più diffuse per le celebri ricette della cucina toscana, come le zuppe, la ribollita o la pappa col pomodoro. Proprio accanto al vivaio, c’é il ristorante Toscana Fair, che propone piatti leggeri e creativi.

Per i golosi suggeriamo una visita alla Confetteria Corsini, che, da oltre cento anni, produce cioccolata, dolci e confetti particolari, come i famosi unici confetti bitorzoluti di Pistoia dai mille ripieni (www.brunocorsini.com).

Nel centro storico di Pistoia è bene perdersi nelle vie e viuzze per godere di giorno delle coloratissime bancarelle di frutta e verdura e di sera dei mille locali, che conservano la struttura delle botteghe medievali e propongono tanti gusti e sapori.

Dove mangiare: La Degna Tana, in Piazza della Sala 1, un locale che è un mix tra la Toscana ed il Nord Europa, regno delle birre e dei gusti vegetariani e vegani, perfetto per nuovi buongustai (www.ladegnatana.it); il ristorante Bonodinulla, che è insieme osteria, caffè e forno, con cucina a vista, che propone piatti tipici come “Il carcerato”, una zuppa di verdure e di resti di macelleria, lampredotto, fritto di fiori di zucca ripieni con mozzarella e acciughe, cipolla rossa di Toscana capperi e uva passa in agrodolce, tagliere misto di salumi toscani e crostini con salsa di fegatini, peperonata alla toscana con crostoni e burrata, granfritto dell’aia pollo, coniglio, verdure di stagione (www.bonodinulla.it); il Ristorante Agrituristico Toscana Fair, in Via Bonellina 49, presso il vivaio Mati, che propone piatti creativi per lo più a base di verdure (www.toscanafair.it).

Dove dormire: LSM Palazzo Puccini, in Vicolo Malconsiglio 4, a due passi dalla Cattedrale, splendida dimora storica, l’atmosfera è elegante e l’accoglienza è raffinata (www.lsmpistoia.it/residenza-storica).

Info: www.pistoia17.it - www.pistoia.turismo.toscana.it

Giovanni Scotti

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