Ozpetek, giunto ormai al suo sesto film, torna con una pellicola ad alto tasso autobiografico nel quale racconta la vita di un gruppo di quarantenni ed affronta il tema della separazione e della difficoltà di accettarla.

“Saturno contro”: il film di Ozpetek è uscito nelle sale lo scorso 23 febbraio

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Al centro della storia c’è un gruppo di amici quarantenni, alcuni dei quali omosessuali, di lunga data, apparentemente felici e uniti. Ma la loro amicizia presenta anche segni di stanchezza dovuta all’abitudine.

Nell film di Ferzan Ozpetek, distribuito da Medusa e girato ed ambientato interamente a Roma, gli interpreti ruotano intorno ad una casa nel quartiere romano Ostiense e si ritrovano, in piena crisi delle ideologie ed esaltazione della realizzazione economica del singolo, a fare i conti con il senso e la tenuta della loro amicizia.

Una sera durante la cena del gruppo di amici, all´improvviso, un´emorragia cerebrale si porta via uno di loro e, come spesso accade di fronte alla morte di una persona cara, ciascuno di loro è costretto a rivedere il senso della vita e del rapporto con gli altri. La morte non è più soltanto un fantasma lontano. Ed allora il bisogno di protezione e di immortalità non si concretizza più solo nella realizzazione personale e nella sicurezza economica, ma anche nella protezione degli altri che, in assenza della famiglia tradizionale ormai terremotata, si trova nell´amicizia e nella creazione di famiglie allargate e non istituzionali.

I vari personaggi di questo film si trovano, così, a confrontarsi con il tema della separazione e con l’impossibilità di accettarla e sono così costretti a confrontarsi con i loro sentimenti, le loro emozioni e le loro paure più profonde.

La storia privatissima del gruppo diventa così lo specchio di una società alla ricerca di nuove regole e nuove dinamiche relazionali.

Margherita Buy e Stefano Accorsi, lei medico e lui bancario, interpretano una coppia eterosessuale sposata, in crisi da tempo, che non riesce a separarsi, Pierfrancesco Favino é uno scrittore affermato che vive con Luca Argentero, il suo amatissimo compagno pubblicitario, Ennio Fantastichini é il sarcastico ex compagno di Favino. Il gruppo di amici è completato da Filippo Timi e Serra Yilmaz, un´altra strana coppia formata da un poliziotto e da una ironica traduttrice turca, Michelangelo Tommaso, un neolaureato in medicina dichiaratamente bisessuale e Ambra Angiolini, qui al suo debutto sul grande schermo, nei panni di Roberta, una ragazza appassionata di droghe e astrologia.

Dopo il successo di “La finestra di fronte” e “Cuore sacro”, che hanno ricevuto innumerevoli apprezzamenti dalla critica, il regista italo-turco torna a dirigere un film corale dai toni talora melanconici e a volte amari, ma che sa affrontare temi morali e problematiche sociali di estrema attualità, rendendo contemporanei i suoi personaggi.

Ozpetek, che è anche co-sceneggiatore insieme all’inseparabile Gianni Romoli, ci offre una chiave di lettura del film già nel titolo “Saturno contro”, che si riferisce a quello che in astrologia è considerato il pianeta della maturità, dell’introspezione e dei cambiamenti.

Nel cast troviamo anche Isabella Ferrari, che ha una tresca con Accorsi, Michelangelo Tommaso, Milena Vukotic, Luigi Diberti, Lunetta Savino.

Due o tre chicche …

In ospedale, quando tutti si stringono intorno all´amico in coma, si sentono dire: "chi siete voi? solo degli amici, e gli amici in questo caso non contano un ca...".

Ambra Angiolini, vegliando l´amico in coma, confessa: "Io mi drogo". L´infermiera Milena Vukotic, impassibile: "io faccio l´uncinetto. Lei di cosa si fa?" "Di tutto meno che di eroina". "Ah, io faccio soprattutto centrini".

Lunetta Savino, la matrigna del ragazzo morto, ad un certo punto chiede a Ennio Fantastichini: "lei è gay?". E lui risponde "No, sono frocio". "Credevo fosse la stessa cosa", ribatte la donna: "Sì ma io sono all´antica".

Giovanni Scotti

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